Un viaggio misterioso alla scoperta del mondo degli Arcani. Cosa raccontano quelle suggestive carte? A cosa portera l'avventura del cavaliere Galahad accompagnato da una guida speciale? Un viaggio alla scoperta del sé e alla riscoperta del mondo e dei suoi segreti. Nulla è scontato, nemmeno gli esiti degli incontri del protagonista, nessun finale e definitivo e ogni finale può essere riscritto. Il tema del viaggio, dunque, della formazione interiore e un terzo livello di lettura; il libro si presenta come un esercizio di stile: gli Arcani Maggiori dei Tarocchi ispirano 22 racconti, scritti in 22 generi letterari diversi che vanno dal diario di viaggio, al noir, alla fantascienza, al flusso di coscienza, alla fiaba, contenuti in una Cornice e con doppio finale.

Dagli archivi storici dei Comuni, dalle tradizioni e leggende tramandate oralmente, dalle vicende belliche, religiose ed artistiche dei secoli X-XVI emerge l'immagine del territorio umbro, nella sua vivacità viaria e mercantile dei borghi, nell'austerità dei castelli e delle rocche, nei silenzi dei luoghi dello spirito. Fiorenza Mosci amplia con questo volume il quadro storico-artistico-religioso dedicato alla sua terra, l'Umbria, già avviato con le pubblicazioni sulle vie francescane e benedettine.

Nell'A.D. 1250, quattro cavalieri, un menestrello e un mercante percorrono l'Europa per portare a compimento una analoga missione. I Regni e le Citta che attraversano mostrano un continente in piena trasformazione, tra il sorgere di cattedrali gotiche, lo sviluppo dei commerci e dei mercati, l'esaurirsi degli ideali crociati. E mentre sullo sfondo aleggia il mito dell'Imperatore Svevo, un brulichio umano si dispiega per le strade d'Europa: mercanti e banchieri, chierici e inquisitori, trafficanti e ladri, prostitute e castellane, artigiani e architetti, poeti e pellegrini, usurai, nobili cavalieri, mercenari e avventurieri di ogni sorta. L'autrice si attiene ad una precisa lettura storica dell'epoca, inserendo tuttavia in alcuni racconti l'elemento fantastico e allegorico proprio del medioevo.

Dopo i "Racconti gatteschi" dello scorso anno, Micio e Albert hanno deciso di far conoscere la loro citta, Perugia, ai giovani lettori, ripercorrendo le vie che ne attraversano i Cinque Rioni, spiegandone caratteristiche e curiosità. Età di lettura: da 8 anni.

"Voglio raccontare storie di uomini, la loro fragilità, la loro ricerca del profondo, lo stesso desiderio di armonia a cui aspiriamo noi donne. Perché in fondo siamo un'unita indivisibile, una complementarietà necessaria, razionale e irrazionale ad un tempo, dolorosa talvolta e talaltra gioiosa... in equilibrio emotivo... o forse no?"

I conflitti interni che lacerano oggi la filosofia vanno oltre le pure dispute teoriche: l'antropologia e le scienze dell'uomo (biologia, linguistica, ecc.) sono le prime a risentirne gli effetti, trovandosi cosi a dover scegliere sul terreno metodologico fra soluzioni ancora del tutto provvisorie e da sperimentare; Sartre e Levi-Strauss ci hanno proposto alcune di queste soluzioni.

Percorrere le vie del nostro territorio umbro significa ripercorrere la storia medievale durante la quale si interseca la vita della civiltà comunale, della nobiltà feudale e degli ordini religiosi. Tempo di mutamenti profondi, il XIII secolo vede la crisi sia del mondo laico feudale che della vecchia concezione monastica, per far posto da un lato allo sviluppo urbano e dall'altro al moltiplicarsi di conventi francescani, cluniacensi e camaldolesi.

La Valle dell'Aterno, in provincia de L'Aquila, vanta una storia molto antica: dalle popolazioni pre-romane ai Romani e ai Longobardi. Ma e certamente il periodo feudale quello che rende il territorio ricco di decine di castelli piccoli e grandi, di borghi difesi da mura e da torri d'avvistamento. Contemporaneamente sorsero eremi, monasteri e abbazie, che hanno conservato nei secoli preziose opere d'arte. Terra di transumanza e di mistici silenzi, questa Vallata offre spettacoli naturali che ne completano il quadro storico, religioso e artistico.

Andrea Braccio Fortebraccio, Conte di Montone, è stato uno dei principali Condottieri dell'Italia centro-settentrionale del Quattrocento, a capo di una Compagnia di Ventura richiesta dalle più ricche Signorie, sorta in Umbria nel periodo in cui si distinguevano altri famosi condottieri, come Boldrino da Panicale, Niccolò Piccinino, Erasmo da Narni detto Gattamelata e Alberico da Barbiano. Il libro esamina i fatti inerenti la Guerra e l'Assedio dell'Aquila del 1424, traendo le narrazioni dai documenti e dalle cronache redatte dagli storici aquilani dell'epoca o dei decenni immediatamente successivi.

Età di lettura: da 10 anni.

Seguendo le orme di San Francesco, da Assisi al Sacro Monte de La Verna, o da Assisi a Sassovivo, o nella Valle del Reatino, si percorrono le vie di tanti territori del Centro-Italia in cui si e svolta la storia medievale, durante la quale confluì la vita della civiltà comunale, della nobiltà feudale e degli ordini religiosi. Tempo di mutamenti profondi, il XIII secolo vide la crisi sia del mondo laico feudale che della vecchia concezione monastica, per far posto da un lato allo sviluppo urbano e dall'altro al moltiplicarsi di conventi francescani. In questo libro, l'autrice propone un itinerario di viaggio a sfondo storico-artistico-religioso per castelli e borghi, eremi e abbazie, pievi e scenari naturalistici di grande afflato mistico.

Percorrere questa via Consolare romana che collegava Roma a Rimini e che attraversava l'Umbria nel tratto Otricoli-Scheggino, sara per il viaggiatore appassionato di storia e di arte un'esperienza unica, a cui potra aggiungere l'immersione in paesaggi naturali di grande fascino e silenzi. Costruita nel 220 a.C., questa via ha visto passare gli eserciti e i mercanti romani, ha testimoniato la diffusione del cristianesimo con le edicole, le cappelle, le chiese paleocristiane e i primi monasteri, ha assistito all'affermarsi del feudalesimo e dell'incastellamento, ai turbolenti secoli comunali e pontifici, fino allo splendore del primo Cinquecento, con gli affreschi e le pitture dei grandi Maestri del colore.

Questo secondo volume e dedicato alla Francia di nord-ovest, partendo dalla chiesa gotica di Notre-Dame di Chartres, proseguendo con i castelli lungo la Valle della Loira, entrando in Bretagna fino alla Costa della Normandia, con soste particolari per ammirare l'architettura di Mont Saint-Michel, l'Arazzo dell'Apocalisse ad Angers e l'Arazzo di Bayeux. Ripercorrendo la rete viaria di epoca romana sulla quale sorsero i primi nuclei delle successive citta medievali, il viaggio prosegue nel mondo dei monaci grazie ai quali sorsero le abbazie come centri di cultura e di studio, fino alla costruzione delle Cattedrali gotiche, delle fortezze medievali e dei castelli cinquecenteschi. Il testo accenna sempre ai conflitti e ai mutamenti storici che hanno prodotto la distruzione e la ricostruzione dei vari monumenti, nonché i passaggi tra i diversi stili architettonici che hanno caratterizzato i secoli dopo il Mille.

Questa primo volume è dedicato alla Francia di nord-est, partendo dalla chiesa gotica di Saint-Denis e andando di cattedrale in cattedrale attraverso la Borgogna, la Piccardia, la Lorena, la Champagne fino alla Costa sulla Manica. Ripercorrendo la rete viaria di epoca romana sulla quale sorsero i primi nuclei delle successive citta medievali, il viaggio prosegue nel mondo dei monaci grazie ai quali sorsero le abbazie come centri di cultura e di studio, fino alla costruzione delle Cattedrali gotiche, delle fortezze medievali e dei castelli cinquecenteschi. Il testo accenna sempre ai conflitti e ai mutamenti storici che hanno prodotto la distruzione e la ricostruzione dei vari monumenti, nonché i passaggi tra i diversi stili architettonici che hanno caratterizzato i secoli dopo il Mille. Seguirà un secondo volume dedicato alla Normandia e la Bretagna e un terzo che riguarderà la Francia del Sud, dalla Provenza alla Linguadoca.

I racconti si snodano sulle immagini di donne di varie epoche storiche, con le loro esperienze, il loro vissuto, la loro evoluzione esistenziale, il loro rapporto con gli altri e con il contesto che le circonda.

"Io sono il gatto amabile e selvatico, filosofo che osserva immobile la vita. Che con prudenza saggia il terreno prima di muovere un passo, ma capace di spiccare salti pericolosi verso luoghi sconosciuti".

Diana, giovane colta e appassionata ricercatrice di Perugia, specializzata in Storia Medioevale e Rinascimentale, in compagnia di due studiosi autoctoni (Leonardo e Thomas), con l'intento di condurre la sua ricerca sulle orme di Braccio Fortebraccio in terra aquilana, vi condurrà passo passo nella Valle dell'Aterno, attraverso un dettagliato itinerario, illustrato mediante documenti e riferimenti storico-artistici. Durante il suo percorso scoprirà altresì le straordinarie bellezze naturali di un territorio incontaminato, e arricchirà le sue conoscenze sulla cultura, sui sentimenti religiosi e sulle tradizioni con aneddoti e storie, interagendo con gli abitanti del luogo innamorati della loro terra.

Dopo le storie di "Myra" e "Monia", questo è il terzo romanzo dedicato alle inquietudini e ai rapporti sociali degli anni '80-'90. Qui la protagonista, Ilaria, affronta un tema all'epoca considerato "tabu", ovvero un sentimento nato tra un adolescente e una donna più matura, nella consapevolezza che il disagio esistenziale e trasversale e condiziona la vita di entrambi i sessi e a qualsiasi età.

Io sono il gatto amabile e selvatico, filosofo che osserva immobile la vita. Che con prudenza saggia il terreno prima di muovere un passo, ma capace di spiccare salti pericolosi verso luoghi sconosciuti.

A cosa porterà l'avventura del giovane cavaliere Galahad compiendo il Viaggio misterioso alla scoperta del mondo degli Arcani maggiori dei Tarocchi? Cosa gli insegneranno quelle suggestive Carte? Chi è la guida speciale che lo accompagna? Incontrando i diversi personaggi, i due protagonisti entrano in contato col proprio Io, col mondo e con le sue apparenze, in una crescita continua di consapevolezza e di rivelazioni. L'autrice organizza la narrazione in un'originale architettura: nella Cornice si percorre il Viaggio allegorico, negli Intermezzi si dà voce all'introspezione, nei 22 Racconti, scritti in generi letterari diversi, si realizza il riferimento agli Arcani, costruendo sempre un doppio finale perché nella realtà nulla è definitivo ed ogni finale può essere riscritto.

Giordania: dai luoghi della Bibbia e del Vangelo, delle occupazioni persiana, romana, araba e turca, fra i silenzi dei deserti e delle gole rocciose, le voci delle carovane e dei caravanserragli, i clangori delle battaglie crociate, le imprese di Lawrence d'Arabia, un viaggio indimenticabile che comprende la storia, l'arte, il paesaggio, di una terra di antichissime memorie.

Il cammino di san Benedetto è diventato negli ultimi anni un percorso mèta sia di pellegrini che di appassionati della natura e della storia umbra. Si tratta di una via risalente a tempi molto antichi, alla quale si aggiunse, nel medioevo, l'itinerario della pietà religiosa, a seguito della fondazione di cenobi, monasteri ed eremi, inizialmente da parte dei seguaci di san Benedetto e poi dei fraticelli di san Francesco. Il nostro lavoro vuole proporre un viaggio storico, artistico e naturalistico attraverso la Valnerina e il Reatino, per riscoprire, oltre ai luoghi canonici dedicati ai due santi, i borghi, i castelli, i monasteri meno conosciuti e che spesso sfuggono al turismo più frettoloso. Si è voluto aggiungere un accenno alla cultura agricola e gastronomica del territorio, con una serie di ricette. Questo volume fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione e conoscenza diretta della Regione, attuato con la pubblicazione di vari manuali raccolti nella collana "Itinerari umbri".

Da più di mille anni i pellegrini percorrono il Cammino di Santiago, ma nel Medioevo i Crociati partivano da Roncisvalle? Oppure le navi che lasciavano San Giovanni d'Acri approdavano altrove, sulle coste della Catalogna? Questo libro vuole ripetere l'antica esperienza del "Cammino dell'Ebro" che iniziava a Tarragona, aggiungendovi il "Cammino dei Templari" che da Tortosa raggiungeva Saragozza, qui ricollegandosi al "Cammino francese" verso Burgos. Queste vie erano costellate di abbazie, monasteri, fortezze e castelli posti a tutela della cristianità.

Nell'A.D. 1250, quattro cavalieri, un menestrello e un mercante percorrono l'Europa per portare a compimento una analoga missione. I Regni e le Città che attraversano mostrano un continente in piena trasformazione, tra il sorgere di cattedrali gotiche, lo sviluppo dei commerci e dei mercati, l'esaurirsi degli ideali crociati. E mentre, sullo sfondo, aleggia il mito dell'Imperatore Svevo, un brulichio umano si dispiega per le strade d'Europa: mercanti e banchieri, chierici e inquisitori, trafficanti e ladri, prostitute e castellane, artigiani e architetti, poeti e pellegrini, usurai, nobili cavalieri, mercenari e avventurieri di ogni sorta.

Percorre le vie del territorio umbro significa ripercorrere la storia medievale, durante la quale confluì la vita della civiltà comunale, della nobiltà feudale e degli ordini religiosi. Tempo di mutamenti profondi, il XIII secolo vide la crisi sia del mondo laico feudale che della vecchia concezione monastica, per far posto da un lato allo sviluppo urbano e dall'altro al moltiplicarsi di conventi francescani, cluniacensi e camaldolesi. L'Autrice propone un itinerario di viaggio a sfondo storico-artistico per castelli e abbazie medievali, inserendovi parte della Via di san Francesco, oggi tornata meta di pellegrini e turisti.

Assisi e il suo territorio vantano una storia molto antica che va dall'epoca in cui gli Umbri abitavano le pendici del Subasio fino agli Etruschi, ai Romani e ai Longobardi. Ma è certamente il periodo feudale quello che ci introduce al nostro itinerario: città e contado, colline e pianura vennero difese da mura e da torri, decine di castelli piccoli e grandi, dei quali ancora si intravedono le tracce nei suggestivi borghi che vi sono sorti. Contemporaneamente alla costituzione dei feudi, si ebbe la nascita delle Abbazie benedettine, con l'opera fondamentale dei monaci per prosciugare le paludi del Tescio, bonificare la pianura del Chiascio e diradare le selve. Dopo il 1200 fiorirono i monasteri e le chiese dedicate a San Francesco, completando così una quadro storico, religioso e artistico di altissimo pregio.