Questa è una storia di amore e morte orchestrata dal Destino, il quale fa leva sulla coscienza e sulla memoria dei personaggi per portarli là dove è già scritto che essi debbano andare, sebbene ciascuno di loro sia convinto di poterlo modificare, illuso dalla presunzione di una propria superiore abilità o peculiare scaltrezza. Da Gorizia a Pavia e poi nei paesi ai confini della Lomellina, Zinasco e Dorno, i protagonisti si rincorreranno per scoprire che solo l'amore è più forte della giustizia e della morte, che il denaro non da la felicità ma agevola tutto il resto, che chi sopravvive comunque si arrangia e ricomincia a vivere: scrivendo un nuovo capitolo della Storia in cui il passato è fuori gioco.

I sogni sono amalgama di vento e neve dei gatti che dura poco più di un momento, lo sanno anche i matti, così come gli angeli del cielo vanno in vacanza sulla terra tra gli uomini, in coppia e mai da soli, per fare qualcosa di bello e di buono per gli altri e riscaldare i cuori. I doni che lasciano attraversano gli anni e le generazioni suscitando amore e altre energie capaci di dare corpo ai sogni, persino a quelli di volare tra le stelle per contarle una ad una, alimentando il calore e la forza che solo una famiglia può dare: anche se non è stata benedetta davanti a un altare perché il bene non fa chiasso ma si vede lo stesso.

C'è del giallo in Lomellina e non si tratta delle stoppie del grano o del riso da mietere, neppure del tappeto di foglie steso dall'autunno per confondere cacciatori e cercatori di funghi o lumache. Infatti un cadavere abbraccia la terra umida e un fucile da caccia: ma chi andrebbe a fare il tiro al volatile o alla lepre in giacca, cravatta e mocassini di cuoio? Un maresciallo dei Carabinieri e un agente di polizia locale, con un passato da operativo dei servizi d'informazione dell'Esercito, intuiranno qualcosa ma dovranno tenerlo per loro e per il quieto vivere di un potente uomo politico che provvederà alla sabbia necessaria a far dimenticare l'intera vicenda. Le vedove, però, si rifaranno una vita facendo a meno di lui concedendogli solo la loro gratitudine: la loro alleanza, non detta e non sancita, sarà sufficiente a farle prosperare.

Piccola antologia di casi della vita in cui l'anima non si rassegna agli eventi infausti, cercando e creando qualcosa di bello per sé e per gli altri che la consoli, mentre il tempo e il destino fanno tanto il loro mestiere quanto il loro dovere. Nasce, così, una sinfonia organizzata in tre movimenti e un preludio da suonare e ascoltare quando, fuori da noi e dalle nostre finestre, piove il cielo freddo e buio: al termine di essa, l'acqua sarà sì passata ma il ricordo di un momento di serenità splenderà ancora a lungo.

I luoghi dove si vive e si matura come persone prendono dimora nell'anima e nella memoria, si nutrono dei nostri sogni e generano storie che ci fanno compagnia e che nessuno può smentire: proprio come queste che leggerete, vi aiuteranno nei momenti belli e in quelli difficili perché forse sono accadute, forse no, ma intanto vi hanno fatto fare un giro lontano dalla malinconia e siete pronti a ricominciare. È la specialità dello spirito di Sairano e dei sairanesi: quella di trasformare cose vecchie in sogni nuovi da sognare, in ogni dannato posto del mondo essi dovessero trovarsi a viaggiare o vivere per non smettere mai di lottare, di sperare, di amare.

Ricettario casalingo per portare in tavola gustose variazioni al menù del giorno, senza lambiccarsi il cervello, usando ingredienti comuni e a portata di mano... e buon appetito a tutti!

Poesie a metro vario, scritte apposta perché non si disperdano come i sogni all'alba e lascino briciole di sogni nei vostri sguardi, se avrete la bontà di leggerle.

Raccolta di esperimenti culinari della Jena Sabauda; non è un manuale o un libro di cucina classico: solamente una raccolta di appunti per risolvere il problema di portare in tavola qualcosa di nuovo ogni giorno, usando materie prime comuni e senza dannarsi l'anima.

Lungo il breve tratto che percorriamo lungo la strada che dal passato remoto tende all'infinito futuro, capita sovente di visitare camere ammobiliate per viaggiatori immaginari: a volte sono sontuosi palazzi, altre volte piccole stanze di curiosi ostelli. Ma, sempre, sollevata la copertina, entriamo volentieri assentandoci per una manciata di minuti e uscendone con briciole di sogni nello sguardo; vi offro quindici porte da aprire, quindici mondi da scoprire, quindici rifugi per riposare prima di correre incontro, di nuovo, al destino.

Azioni, passioni, illusioni di gente comune che recita un copione ignoto sul palcoscenico della vita. Quindici novelle, né buone né cattive, per evadere dalla quotidianità e distendere i nervi sognando ad occhi bene aperti.

Sono storie di uomini, per lo più, in lotta col destino incognito e incomprensibile come le donne, defilate ma migliori di loro perché dotate di maggior senso pratico. Infine, sono storie di gente comune che ama il suo piccolo mondo ma non ne è gelosa, perché si sforza di capire le ragioni altrui, adattandosi con intelligenza ma senza sconti alla dignità.