Una storia di intrecci amorosi e vicende inquietanti vissute sul filo del rasoio, con il rischio di sconfinare, a volte, verso la parte 'avversa'. Perché la trincea che scaviamo intorno a noi può essere fragile come un cristallo. Lo sanno bene i due protagonisti, Valerio Bergia e Cristina Corradi, l'uno pregiudicato arrestato per spaccio di stupefacenti, l'altra ispettrice di Polizia. Dietro un'apparente ordinaria inchiesta, che li vede coinvolti, si nascondono verità scomode, destinate a trasformare la vita di entrambi. Un giallo avvincente, ricco di colpi di scena.

Un misto di sogni alati, desideri dorati, dolcezze, purezze, ritmi, cadenze e armonie che sembrano quelli di una volta. E percorrendoli tutti nel garbo avvolgente di una storia tessuta come un delicato ricamo, si arriva a riconoscere che quei sogni, desideri, dolcezze, purezze, ritmi, cadenze e armonie altro non sono che... radici.

Un romanzo epistolare d'altri tempi, discreto, intimo, profondo. Una corrispondenza tra uomini e amici che si accompagnano nella ricerca di sé, del proprio senso, di quello della storia che sta accadendo attorno a loro, in piena prima guerra mondiale. Tre continenti toccati in un racconto solo, mentre, a tenere legate trame tanto lontane nel tempo e nello spazio sono, immancabilmente, l'amore e lo scopo alto di un gruppo di uomini che si uniscono per creare qualcosa che esalti il cuore di ciascuno e la sua volontà.

L'amore che chiama l'amore, che lo genera, rigenera e rinsalda, ma anche l'amore che imprigiona, che manda giù, nel buio marcio che possiede il bene quando non lega per unire, ma per fare schiavi. La verità semplice e rischiosa della storia di 'Amore a catena', il nuovo romanzo dell'autrice che non si stanca di esplorare tutti i possibili risvolti dell'esperienza infinita dell'amore.

Esile, flebile, la piccola farfalla non possiede alcuna forza; il suo volo dura meno di una stagione, delicata al punto che prenderla è perderla. Eppure, resiste e ritorna, varia, mutevole, ma uguale a se stessa nell'essenza legata al suo nome. Niente è più lontano dalla polvere delle sue ali e dalla cromia del suo battito della consistenza potente dell'acciaio e del lucido metallo che ne è il colore. Come può il fragile contenere il resistente, come può il caduco dare forza a ciò che rimane, come può l'evanescente diventare condizione del consistente? Forse è solo nell'amore la risposta, in quel nerbo invisibile, capace di trasformare il nulla in tutto, il debole nel potente, il piccolo nel possente. L'amore che è lasciar fare, lasciar essere, lasciar andare. Lasciare...

Sullo sfondo di un giallo psicologico e non solo, si presenta la vita di Susanna, la protagonista di questo libro, nemmeno troppo simpatica, sicuramente viziata, capricciosa, umorale, che lentamente, però, un po' per simbiosi, un po' per pietà, un po' per resa, conquista il lettore portandolo dalla propria parte. Si entra cosi nella sua esistenza resistita, a tratti triste, a tratti esaltata e si scopre che la vita, proprio quando si sgretola, quando perde il suo senso, se ne smarriscono le coordinate, quella vita in cui Susanna pasticcia e si esilia, proprio quella stessa vita le ritorna piena, vigorosa, arricchita. Nuova.

'La piccola farfalla non possiede alcuna forza; il suo volo dura meno di una stagione, delicata al punto che prenderla è perderla. Eppure, resiste e ritorna; varia, mutevole ma uguale a se stessa nell'essenza legata al suo nome. Niente è più lontano dalla polvere delle sue ali e dalla cromia del suo battito della consistenza potente dell'acciaio. Come può il fragile contentere il resistente, il caduco dare forza a ciò che rimane? Forse è nell'amore la risposta, capace di lasciar essere, andare. Lasciare.' (M. C. Miragliotta)

Vittorio è un ragazzo giovane e spensierato che senza preavviso e senza consenso sarà costretto a crescere e a fare i conti con le apparenze ed il dolore. Tutto è a posto nella sua vita, ma non del tutto consapevole, a cominciare dalla grande domanda sull'amore. L'amore come lo scoppio di un vulcano, la corsa sotto i suoi lapilli o l'amore come nido, una robetta da niente che diventa così massiccia da sembrare cemento, sconvolgente con i suoi materiali di risulta capaci di diventare struttura?

L'acqua inesorabile, sempre uguale e nuova a se stessa e la roccia immemore e fedele, sono ugualmente parti di ciascuno dei due giovani, come singoli e come coppia. Una storia dolce, delicata, sussurrata, una non-storia, tanto è leggero e discreto lo scorrere dei giorni, fino ad un inno inaspettato dell'amore che vince anche quando non pare.