Un accompagnamento, frutto di esperienza e pratica pastorale, che aiuta a vivere in pienezza il sacramento della penitenza, per riconciliarsi con Dio, con la comunità dei credenti e con se stessi.

Una riflessione incisiva e sapiente sulla messa e sulle ragioni che motivano il credente a partecipare e a vivere ciò che costituisce il centro e la fonte della vita cristiana.

Un racconto, riportato nel volumetto attuale, ha vinto il Primo Premio ad un concorso letterario nazionale. Nasce così il desiderio di scriverne altri. Ed ecco il libro, composto di 32 racconti. I lettori potranno rispecchiarvi il proprio volto, la propria situazione esistenziale. Ogni storia si caratterizza per brevità, chiarezza e attrattiva. Molte hanno un sapore di spiritualità, da non intendere come devozionismo bensì come valori umani e sociali. Questo, del resto, è il vero intento dell'autore, che confida: 'Sarei curioso di sapere se, dopo averli letti, qualcuno fosse in grado di indovinare qual è il racconto premiato. Mi augurerei che foste indecisi, perché significherebbe che tutti vi sono piaciuti. Comunque se voleste farmi sapere qualcosa in proposito, avete a disposizione la mia e-mail'.

Protagonista di questo romanzo è don Filippo, un giovane viceparroco che, investito della carica di sottosegretario nella Congregazione della Santa Sede, deve confrontarsi con la realtà delle più alte cariche istituzionali del Vaticano. Lasciati i rassicuranti e noti confini della parrocchia che lo ha visto crescere e godere della stima della gente, Filippo 'approda' al mare magnum della capitale; qui, accolto con doveroso rispetto, subito dà prova della sua genuina schiettezza e profonda empatia, guardando dritto negli occhi di chi incontra, parlando al cuore di quanti incrocia nel suo cammino. Presto non è più il titolo a garantire per lui, ma la sua saggezza e la sua spontaneità. Filippo rimane un uomo semplice, poco gli importa della carriera, eppure ne farà; con ironia e dolcezza guarda ai fasti del mondo che lo accoglie, ne rifugge la vanità senza disprezzo, con compassione ne perdona le debolezze. Modello di paterna misericordia, autorevole senza mai essere autoritario, il sacerdote instrada sulla via del Signore un giovinetto e assieme i due lavoreranno in periferia, conquistando nuovi fedeli.

Un parroco e i suoi collaboratori in un paese di campagna, le relazioni con la gente, le esistenze dei parrocchiani: parole, fatti, fatiche, amori, paure, incomprensioni, insomma... la vita. L'autore che si cela nella voce narrante del protagonista scrive una lunga storia, e nel farlo non riesce a evitare qualche riferimento personale. Probabilmente non desidera nemmeno farlo. Un romanzo dal sapore antico, scritto con garbo e realismo.