Il coraggio non ha ceto, non presuppone conoscenza né provenienza; la determinazione è qualità delle persone speciali. Francesca Barone, classe 1883, è donna di poche parole, ha trentadue anni, è analfabeta. Ma è soprattutto una madre coraggiosa. Trentadue anni vissuti tra lutti e tragici eventi. Rimasta vedova e persa la terza figlia, decide di allontanarsi da una famiglia troppo ingombrante per lei, che non ha certo scelto e che non ha mai compreso la sua estraneità. Storia di emigrazione e riscatto, storia di donne e di solidarietà. Storia che si svela come una sponsa di gelsomini, il magico gioco della sua perduta infanzia.