Nel cuore nero del cosmo, sei astronauti viaggiano in orbita attorno alla Terra, a bordo di una stazione spaziale. Vengono dall'America, dalla Russia, dall'Italia, dalla Gran Bretagna e dal Giappone, e sono partiti per studiare il silenzioso pianeta blu, su cui scorre intensa la vita da cui sono esclusi: un matrimonio in crisi, un funerale, un fratello ammalato, un tifone che minaccia devastazione. Li vediamo nei brevi momenti di intimità in cui preparano pasti disidratati, fanno ginnastica per non perdere massa, dormono a mezz'aria in assenza di gravità, stringono legami tra loro per sottrarsi alla solitudine. Ognuno è preso dai propri pensieri e dal proprio passato terrestre, ma più scorre il tempo più cominciano a sentirsi parti di un unico corpo - Pietro la mente, Anton il cuore, Roman le mani, Chie la coscienza, Shaun l'anima e Nell il respiro. Profondo e commovente, Orbital è un canto d'amore alla bellezza dell'universo e del nostro pianeta, che osservato da lontano diventa prezioso e precario, un gioiello sospeso nell'infinito, un paradiso da proteggere. Con voce incantata, Samantha Harvey ci ricorda che di fronte all'immensità del tempo e dello spazio siamo solo piccole foglie al vento, e che la nostra esistenza è scritta dal futuro che riusciamo a sognare.

Somerset, XV secolo. Oakham è un piccolo villaggio diviso a metà da un fiume senza ponti. Una mattina John Reve, il parroco, viene svegliato da Herry Carter, un giovane noto a tutti in paese. Con voce concitata Carter gli dice che c'è un annegato nel fiume, giù a West Fields. Il corpo si è impigliato in un tronco e ci sbatte contro come uno straccio. Reve afferra l'ampolla del vino consacrato e quella dell'olio santo, e si precipita al fiume per impartire l'estrema unzione. Quando arriva a West Fields, del corpo, però, non c'è piú traccia: tutto ciò che rimane è un pezzo di stoffa, una camicia olandese di buon lino, verde come i campi in primavera. Un indumento prezioso che può appartenere soltanto a una persona a Oakham, al benestante del paese che risponde al nome di Thomas Newman. Newman è scomparso da due giorni, dalla mattina in cui è stato visto qualcuno rotolare nel fiume e svanire tra i flutti. Il sospetto che possa essere stato ucciso spinge il vicario episcopale a recarsi a Oakham e dà inizio a una serie di false ammissioni e sospetti, che John Reve ha l'ingrato compito di raccogliere nel segreto della confessione. Newman è stato ucciso davvero? Chi può essere l'assassino? A Oakham, tutti hanno i loro segreti...

Somerset, XV secolo. Oakham è un piccolo villaggio diviso a metà da un fiume senza ponti. Una mattina, alle prime luci dell'alba, John Reve, il parroco, viene svegliato da Herry Carter, un giovane noto a tutti in paese. Con voce concitata Carter gli dice che c'è un annegato nel fiume, giù a West Fields. Il corpo si è impigliato in un tronco e ci sbatte contro come uno straccio. Reve afferra l'ampolla del vino consacrato e quella dell'olio santo, e si precipita al fiume per impartire l'estrema unzione all'annegato. Una corsa a perdifiato alle calcagna di un giovanotto basso di statura ma di buone gambe, e il parroco è a West Fields. Del corpo, però, non c'è più alcuna traccia, tutto ciò che rimane è un pezzo di stoffa, una bella camicia olandese di buon lino, verde come i campi in primavera. Un indumento prezioso che può appartenere soltanto a una persona a Oakham, al benestante del paese che risponde al nome di Thomas Newman. Newman, del resto, è scomparso da due giorni, dalla mattina in cui il corpulento Robert Tunley, di ritorno forse da una delle sue numerose conquiste femminili, ha visto qualcuno rotolare nel fiume e svanire tra i flutti. È chiaro che l'uomo, che ha appena donato una cospicua somma per la costruzione di un ponte, non può essere annegato, né per accidente né per mano di qualcuno, senza che si indaghi attentamente sulla sua sorte. Il solo sospetto che possa essere stato ucciso spinge il vicario episcopale a recarsi a Oakham e da inizio a una convulsa serie di false ammissioni, intrighi e sospetti che John Reve ha l'ingrato compito di raccogliere nel segre

From acclaimed Orange Prize and Guardian First Book Award finalist Samantha Harvey, a stunning novel of female friendship, betrayal, and revenge

"You were going to work your way into my marriage and you were going to call its new three-way shape holy," writes the unnamed narrator ofDear Thief.

The thief is Nina, or Butterfly, who disappeared eighteen years earlier and who is being summoned by this letter, this bomb, these recollections, revisions, accusations, and confessions.

"Sometimes I imagine, out of sheer playfulness, that I am writing this as a kind of defence for having murdered and buried you under the patio."

Dear Thief is a letter to an old friend, a song, a jewel, and a continuously surprising triangular love story. Samantha Harvey writes with a dazzling blend of fury and beauty about the need for human connection and the brutal vulnerability that need exposes.

"While I write my spare hand might be doing anything for all you know; it might be driving a pin into your voodoo stomach."

Dear Thief is a rare novel that traverses the human heart in a striking and indelible way.

Keene et al., education professionals, describe comprehension instruction for teaching reading to all students across the curriculum. They discuss current comprehension strategy instruction, outcomes and dimensions of understanding, bringing the joy back to reading, teaching the primary and secondary grades, learning targets, book clubs, the role of thinking aloud, different areas of comprehension that go beyond answering literal questions and retelling, history and science comprehension, working with English language learners, the future of instruction, and other topics. Annotation ©2011 Book News, Inc., Portland, OR (booknews.com)

It's Jake's birthday. He is sitting in a small plane, being flown over the landscape that has been the backdrop to his life – his childhood, his marriage, his work, his passions. Now he is in his mid-sixties, and he isn't quite the man he used to be. He has lost his wife, his son is in prison, and he is about to lose his past. Jake has Alzheimer's.

As the disease takes hold of him, Jake struggles to hold on to his personal story, to his memories and identity, but they become increasingly elusive and unreliable. What happened to his daughter? Is she alive, or long dead? And why exactly is his son in prison? What went so wrong in his life? There was a cherry tree once, and a yellow dress, but what exactly do they mean? As Jake fights the inevitable dying of the light, the key events of his life keep changing as he tries to grasp them, and what until recently seemed solid fact is melting into surreal dreams or nightmarish imaginings. Is there anything he'll be able to salvage from the wreckage? Beauty, perhaps, the memory of love, or nothing at all?

From the first sentence to the last, The Wilderness holds us in its grip. This is writing of extraordinary power and beauty.