Monterone: nella chiesa mariana del cimitero c'è un simbolo curioso, sulla cuspide dell'altare. Due V sovrapposte: ai lati, due falci di luna. Sotto è la scritta 'V Santissima delle Grazie'. Che significa? La V è il simbolo più antico della Madre: il triangolo al rovescio indica la Terra a Lei sacra. Nel suo ventre, si seppellivano i Morti: la Dea regnava sul prima, e sul dopo. Come le due facce della Luna che ne componevano il doppio volto. Da Afrodite alla dea romana Carmenta: dietro un simbolo cristiano dimenticato, scopriamo le dee antiche che vegliavano sull'aldilà.

La teoria sacramentale del sacrificio, il matriarcato mitico come modalità di pensiero, l'opposizione tra divinità olimpiche e ctonie spinta fino a significare una metafora del moderno, il riaffiorare di una religione 'domestica' fatta di demoni che lavorano e soffrono, sono alcuni dei temi che decretarono il successo di Themis, considerato, al suo apparire nel 1912, quasi come il manifesto dei Ritualisti di Cambridge. «Libro pericoloso», secondo le parole della stessa Harrison, Themis fu accolto con diffidenza negli ambienti dei classicisti, per avere in letteratura una risonanza immediata, pari solo a quella de Il Ramo d'oro e di Totem e tabù. È soltanto negli anni sessanta, con il diffondersi delle analisi strutturali e morfologiche, e sulla scia della ripresa della tematica delle origini, che se ne è cominciato a riconoscere il valore pionieristico anche in ambiti specializzati. In una lettera del 1955 a Jocelyn Toynbee, Gilbert Murray ha scritto: «L'opera di Jane Harrison è stata memorabile [...] Forse solo pochi ne accetteranno le conclusioni, ma nessuno può scrivere di religione greca senza esserne in qualche modo influenzato».

In un giorno del 1863, nella Terra del Diavolo, il pezzo di Scozia che unisce Glasgow a Edimburgo, Bessy entra a servizio in una magnifica casa. Lavare, cucinare, battere i tappeti e fare il tè, accendere i camini tutte le mattine, pulire la cucina e tenerla accesa, lucidare gli stivali e svuotare il pitale della padrona e del marito sono compiti faticosi, ma Bessy ora ha un tetto sulla testa e la pancia piena. Perché, però, Arabella, la padrona di casa, con gli occhi che le brillavano, le ha messo in mano un libretto con una copertina di cartone e le ha ingiunto di scriverci dentro tutte le sue osservazioni mattina e sera? E che cosa è successo veramente a Nora, la ragazza che era prima a servizio, morta in circostanze misteriose?

Nella primavera del 1888, in seguito al decesso della zia da lei amorevolmente accudita, Harriet Baxter decide di lasciare Londra e viaggiare alla volta di Glasgow. Trentacinque anni, nubile, una piccola rendita annua cui attingere, Harriet arriva nella seconda città dell'Impero nell'anno dell'Esposizione Internazionale. Durante una passeggiata in una giornata insolitamente calda, Harriet soccorre una distinta signora di circa sessant'anni stramazzata al suolo per un malore sconosciuto. Qualche giorno dopo si ritrova a onorare l'invito, elargito in segno di riconoscenza per il suo bel gesto, a casa dei Gillespie, la famiglia della donna soccorsa. Ci sono Elspeth, l'esuberante madre del padrone di casa; Mabel, la figlia di Elspeth inacidita per essere stata abbandonata sull'altare; Kenneth, il figlio belloccio tormentato da un segreto inconfessabile; Annie, la dolce moglie del padrone di casa alle prese con l'educazione di due figlie; il padrone di casa, Ned Gillespie, un giovane, geniale pittore dai tratti meravigliosamente regolari e piuttosto avvenenti, e una punta di tristezza negli occhi blu oltremare. L'incontro con Ned Gillespie risulta fatale per Harriet Baxter. In lei si fa strada la convinzione di dover salvare Ned Gillespie. Salvarlo dalla sua indigenza, che gli impedisce di dare libero sfogo alla sua creatività, e salvarlo dalla sua turbolenta famiglia. Una convinzione che, come ogni ossessione, trascina inevitabilmente dietro di sé l'ombra della tragedia.

This book describes the best of practices that can be applied to human capital projects to ensure they deliver planned measureable results at the best value for money. This book will help readers ensure that investments, intended to deliver results, actually achieve those results. In the private sector, these results might include raised revenues, improved margins, higher productivity, reductions in customer complaints, increased brand awareness and enhanced staff engagement. In the public and third sectors, they might include programmes aiming to heighten sustained employment for key groups in the labour market, to increase safety for patients, improve educational outcomes, decrease carbon emissions, lower rates of re-offending or to increase trust between communities.

Evaluating Human Capital Projects will teach those in public, private and third sectors to plan their projects and programmes with the same kind of discipline that is applied to capital investments. The book addresses; effective planning and stakeholder engagement, result tracking, opportunities to address and remove barriers, identifying where improvements can be made and enhance the potential for achieving results and guidance on carrying out robust analysis.

Aimed at both project managers in the public and private sectors, local authority managers, post grad certificate and MBA students, this book will help build competence and confidence that enables programme and project managers, participants and funders to improve, prove and ultimately predict where the best results and value for money can be obtained raising the bar on human capital investments.

The invention of the Jacquard loom in eighteenth-century France paved the way for computing and revolutionary change. From its punch-card origins, code has evolved to define and enable new methods in design, making, visualization, production and communication, achieving the previously unimaginable.

Digital Visions for Fashion + Textiles: Made in Code considers how computing has reinvented image, material and structural processes, highlighting newly advancing 2D, 3D and interactive output. Pioneering shifts of practice have developed from hybrid technical and creative collaborations. Digital and analogue fusions are defining new contexts for the innovative fabrication of surfaces, products and environments.

Twenty-two of the most forward-thinking practitioners, established and emerging, who have embraced developing digital technologies are profiled. Featured are household names, such as Hussein Chalayan, Prada and Issey Miyake, early pioneers (Vibeke Riisberg, Peter Struycken) and more independent, avant-garde individuals (Iris van Herpen, Casey Reas, Tom Gallant). Complete with a reference section and bibliographic information, this unique and richly illustrated book is the perfect resource and inspiration for designers, students, industry professionals, and anyone looking for an exploration of how computer technology has creatively permeated fashion, textiles and related digital sectors.

• A richly illustrated exploration of how computer technology has creatively permeated fashion, textiles and related digital sectors.
• Features profiles of 22 of the most forward-thinking creative practitioners at the vanguard of these developments.
• Includes essential list of key biographies and bibliography.

• Putting together a kit of essential tools
• Tips on basic wall repair
• Understand how to choose and install proper blinds
• How to repair holes in plaster
• How to hang a heavy picture
• Tips for sanding a large area
• How to build a home theater system
• The basics of upholstery
• Common exterior paint problems and solutions
• How to sharpen a mower blade
• Fixing a sluggish garage door
• Understand how to choose and install proper blinds

From the Orange Prize-nominated author of The Observations comes an absorbing, atmospheric exploration of one young woman?s friendship with a volatile artist and her place in the controversy that consumes him. Jane Harris?s Gillespie and I presents a strongly voiced female protagonist evocative of Moll Flanders and Becky Sharp, who offers a keen sensibility, deeply felt observations, and poignant remembrances of the world of a young artist in turn-of-the-century Glasgow in this fantastic work of historical fiction. London?s Sunday Times calls Gillespie and I ?a literary novel where the storytelling is as skilful as the writing is fine.? Fans of The Piano Teacher and The Thirteenth Tale will find it irresistible and unforgettable.