1881, Currabubula, Nuovo Galles del Sud. Nata nel sudore e nella fatica di un allevamento di pecore in un villaggio sperduto dell'Australia meridionale, Dolly Maunder è diversa dai suoi fratelli e sorelle. È brillante, testarda, ha un carattere selvaggio come la sua chioma di riccioli rossi, un fiume scintillante di luce. Fin da bambina sa qual è la vita che non vuole vivere: quella di sua madre, che da anni non accenna un sorriso, desolata come le tre vie che compongono la loro cittadina, schiava delle esigenze di un marito e di sette figli. Dolly non vuole essere moglie. Perlomeno, non solo. Sogna un futuro diverso, vuole creare qualcosa che le appartenga veramente, che la faccia sentire padrona del suo destino. Quel continente sperduto e crudele in cui è nata, tuttavia, non la tradisce, diventando scenario delle sue prove d'autonomia: Dolly si trova a gestire un negozio, un pub, poi un hotel di lusso in una delle zone più ricche d'Australia. Ma dopo l'ascesa, segue l'inevitabile caduta: per una donna come lei, infaticabile e ambiziosa, l'indipendenza è un prezzo che si paga ogni giorno. Come sfogliando le pagine di un album familiare, Kate Grenville dedica un romanzo alla figura di sua nonna Dolly, irrequieta e coraggiosa, che custodisce dentro di sé le storie di mille altre donne di ogni tempo.

Durante la ristrutturazione di una residenza storica di Sydney, viene rinvenuta una scatola di latta incastrata dietro una trave del sottotetto. La scatola, piena di vecchi fogli quasi illeggibili, contiene le memorie di Elizabeth Macarthur, moglie di John Macarthur, passato alla storia come primo colono e padre dell'industria laniera australiana. Il ritrovamento è eccezionale, perché svela ciò che nessun documento della storiografia ufficiale osa raccontare: la vita di una donna straordinaria, capace di amministrare un'azienda agricola enorme, allevando pecore da lana pregiata e gestendo una manodopera composta da galeotti abbrutiti. Gelosamente conservate, sottratte alla furia di un mondo in cui il ruolo della donna si perdeva in un desolante nulla, le memorie diventano la finestra attraverso cui è possibile affacciarsi su un'esistenza non comune. Elizabeth nasce nel 1766, figlia di un agricoltore del piccolo villaggio di Bridgerule, nel Devon. Ancora bambina, viene accolta nella casa del pastore, dove cresce in modo analogo a quello della quasi contemporanea Jane Austen. È qui che incontra e sposa il sottufficiale John Macarthur, un uomo irrequieto e sgradevole. Un anno dopo i due sposi, con il figlio in fasce, salpano verso la colonia penale del Nuovo Galles del Sud, appena istituita: poco piú di due granelli d'Inghilterra in mezzo a incalcolabili miglia di terra selvaggia.

Durante la ristrutturazione di una residenza storica di Sydney, viene rinvenuta una scatola di latta sigillata e incastrata dietro una trave del sottotetto. La scatola, gremita di vecchi fogli quasi illeggibili, contiene le memorie di Elizabeth Macarthur, moglie di John Macarthur, passato alla storia come primo colono e padre dell'industria laniera australiana. Il ritrovamento è eccezionale, perché svela ciò che nessun documento della storiografia ufficiale osa raccontare: la vita di una donna straordinaria, capace di amministrare un'azienda agricola enorme, allevando pecore da lana pregiata e gestendo, con grande temperamento, una manodopera composta da galeotti abbrutiti. Gelosamente conservate, sottratte alla furia di un mondo in cui il ruolo della donna si perdeva in un desolante nulla, le memorie diventano la finestra attraverso cui è possibile affacciarsi su un'esistenza non comune. Elizabeth nasce nel 1766, figlia di un agricoltore del piccolo villaggio di Bridgerule, nel Devon. Ancora bambina, viene accolta nella casa del pastore, dove cresce in modo analogo a quello della quasi contemporanea Jane Austen. È qui che incontra e sposa il sottufficiale John Macarthur, un uomo irrequieto, sgradevole, roso dall'ambizione. Un anno dopo i due sposi, con il figlio in fasce, salpano verso la colonia penale del Nuovo Galles del Sud, appena istituita: poco più di due granelli d'Inghilterra in mezzo a incalcolabili miglia che non lo sono affatto. Un destino, per la giovane donna, approntato dalle regole sociali del tempo che non tengono in alcun conto la sua volontà. Tuttavia, n

In 1787 Lieutenant Daniel Rooke sets sail from Portsmouth with the First Fleet and its cargo of convicts, destined for New South Wales. As a young officer and a man of science, the shy and quiet Rooke is full of anticipation about the natural wonders he might discover in this strange land on the other side of the world. After the fleet arrives in Port Jackson, Rooke sets up camp on a rocky and isolated point, and starts his work of astronomy and navigation. It's not too long before some of the Aboriginal people who live around the harbour pay him a visit. One of them, a girl named Tagaran, starts to teach him her own language. But her lessons and their friendship are interrupted when Rooke is given an order that will change his life forever.Inspired by the 1790 notebooks of William Dawes in which he recorded his conversations with a young Gadigal woman, The Lieutenant is a story about a man discovering his true self in extraordinary circumstances.

The Commonwealth Writer's Prize-winning author of The Secret River presents a follow-up set in late 18th-century New South Wales that finds misfit Daniel hoping to find his place in life when he joins the military, constructs an observatory and forges a relationship with an Aborigine girl. Reprint. Selected for the Indie Next List.

€ 13,40

A reissue of an early novel from the author of }The Secret River{, which was shortlisted for the Booker Prize and won the Commonwealth Writers' Prize Best Book in 2006. '}Lilian's Story{...takes you into another world, which is rare.' }Guardian

Two awkward characters are thrown together in an Australian town that has pinned its hopes on tourism.