Una raccolta di fotografie che percorrono sessant'anni di una importante comunità della provincia siciliana, anni durante i quali sono avvenuti cambiamenti epocali che hanno cambiato la società, i comportamenti e l'ambiente con uno spartiacque che ha diviso prima e dopo la seconda guerra mondiale e poi entusiasmi e contraddizioni del dopoguerra fino ad arrivare a ridosso dei tempi attuali.

In questo libro l'autore racconta la terra delle sue origini attraverso una descrizione della quotidianità ambientata nel suo paese natale, in una Sicilia che sta vivendo, con spirito intensamente antiborbonico, il periodo risorgimentale.

Le vicende di don Liborio, le sue storie, gli intrighi e lo svolgersi in una piccola comunità della Sicilia del secolo XIX diventano il filo conduttore per descrivere la nascita dei primi fermenti rivoluzionari fino all'unità d'Italia e all'affermarsi dei principi di libertà e dignità umana e sociale che lo ispirarono.

In questo libro l'autore racconta la terra delle sue origini attraverso un'intrigante descrizione della quotidianità ambientata in una Sicilia che sta vivendo, con spirito intensamente antiborbonico, il periodo risorgimentale. Le vicende di Don Liborio, il protagonista del libro, le sue storie, gli intrighi e lo svolgersi della vita di questa comunità, piccola, ma ben articolata nelle diverse classi sociali, diventano il motivo conduttore per descrivere la nascita dei primi fermenti rivoluzionari e l'evolversi e l'affermarsi dei principi di libertà e di dignità umana e sociale che lo ispirarono. Da medico poi, non poteva non soffermarsi a descrivere con ironica leggerezza, ma con precisione professionale, il sovrapporsi continuo e contraddittorio tra una scienza medica, ancora spesso impotente, e le prepotenti credenze popolari, in una commistione di maiarie, superstizioni ed esorcismi. Libro bello, divertente, a tratti commovente, certamente istruttivo nella rilettura di un intero periodo storico visto da un osservatorio privilegiato e di rara umanità...