'Come la pioggia, leggera, sui vetri, riflette segreti bagliori d'incanto. Così le parole, sussurri dell'anima, lievi discendono, nel silenzio, sull'arcana tela del cuore. Sciogliendo la tenebra in un raggio di sole, l'odio e la rabbia, in un dolce sorriso... dipingendo sull'ombra il delicato idillio d'un sogno rosa senza fine...'

Flowers moon è una raccolta poetica che fonde l'estetica giapponese con la sensibilità lirica dell'autrice. Ogni componimento è un haiku o un breve testo che evoca immagini eteree e senza tempo: geisha danzanti, samurai silenziosi, fiori che sbocciano nella quiete, gatti e farfalle come simboli di purezza e leggerezza. La luna, i fiori e la natura diventano metafore di emozioni sottili, di ricordi e desideri sospesi nel vento. Con uno stile raffinato e visivamente evocativo, Sabrina Gatti accompagna il lettore in un viaggio intimo tra bellezza, silenzio e armonia. Un'opera che invita alla contemplazione e alla riscoperta del valore delle piccole cose. Ideale per chi ama la poesia, la cultura orientale e l'arte della scrittura come strumento di meditazione.

Un viaggio lirico nell'anima e nella memoria, Forget-me-not è una raccolta poetica che intreccia immagini eteree e visioni oniriche con emozioni universali: l'amore, la perdita, la speranza. Ogni componimento è un frammento di luce tra sogno e realtà, tra il tempo che fugge e il desiderio di eternità. I versi, delicati e intensi, attraversano paesaggi interiori e naturali - venti, pioggia, stelle, fiori - per raccontare la fragile potenza del sentimento umano. Sabrina Gatti dipinge con le parole un universo sensibile, in cui ogni dettaglio - un sorriso, una goccia, un ricordo - è custode di bellezza e significato. Un invito poetico a non dimenticare ciò che ci rende vivi.

Un viaggio poetico tra ombra e luce, tra dolore e speranza, 'Il riflesso dell'anima' è una silloge intensa che esplora le profondità più intime dell'animo umano. Con parole cariche di emozione e immagini evocative, Sabrina Gatti racconta le ferite dell'esistenza, l'ansia, la perdita, ma anche la forza del ricordo, la bellezza della rinascita e la melodia silenziosa che accompagna ogni cammino. Tra simboli antichi, divinità femminili e visioni alchemiche, i versi si fanno specchio dell'identità, svelando ciò che si cela dietro l'apparenza. Una raccolta che accarezza l'anima, come un raggio di luna tra le tenebre.

Profumo di menta è una raccolta poetica che si muove tra ricordo e nostalgia, dolore e speranza, in un alternarsi di immagini eteree e intensità emotive. Sabrina Gatti, con voce delicata ma profonda, evoca frammenti di vita e stati d'animo in cui il tempo, l'anima e la memoria diventano protagonisti. Le sue poesie, attraversate da simboli naturali come vento, stelle, fiori e colori, parlano di rinascita interiore, resilienza e ricerca di senso, anche nei momenti più bui. Un viaggio lirico e introspettivo che tocca il cuore e stimola la riflessione, dove il profumo della menta diventa metafora di un passato tanto dolce quanto irrecuperabile.

Una rosa fragile, eppure indomabile, si trova sospesa tra due fiamme: due amori, due anime, due destini in conflitto. Attraverso una narrazione poetica e intensa, Sabrina Gatti intreccia emozioni profonde, riflessioni esistenziali e immagini simboliche. 'Le fiamme e la rosa' è un viaggio tra dolore e rinascita, luce e ombra, passione e ragione. Ogni poesia e ogni prosa breve è una tappa nell'evoluzione interiore della protagonista, una rosa antica che, pur colpita dal gelo dell'anima, custodisce ancora il calore dell'amore. Tra metafore ardenti, lettere all'infinito e scelte impossibili, il lettore viene trascinato in un vortice emotivo che tocca corde universali: la forza delle donne, la resilienza, la ricerca della verità. Un'opera intensa, evocativa e spirituale, che parla al cuore con la voce della poesia.

'...Le pagine di un diario, al primo sguardo scritti in un tempo da noi non così lontano, alcuni fogli di quaderno, anche questi piuttosto recenti... uniti però a qualcos'altro come in un invisibile viaggio attraverso il tempo mi guardo intorno e capisco da dove provengono e cosa sono... sono pagine, pagine prese da un libro... ma quale?... più di uno penso. da quelli che giacciono dilaniati fra tutto ciò che non serve più... Perché... Procuravano dolore a chi questo ha fatto, o erano tutto ciò che di essi voleva conservare, portare con sé, insieme a quei fogli manoscritti che una fragile striscia di stola abbraccia come fossero, oltrepassando le barriere della memoria, un'unica storia. I drammi dell'esistenza, il dolore, la pena, la sofferenza declinata ad un livello inimmaginabile, ma anche la gioia, la speranza, e la voglia di vivere che vince su ogni cosa... racconto di vite, abbandonate ad un destino che alla morte tristemente somiglia o purtroppo conduce, naufraghe come foglie d'autunno disperse dal vento del silenzio e tra loro sconosciute, eppur cosi simili, così vicine, ritratte dallo stesso nero filo di un inchiostro fatto dell'anima, di un intreccio composto da solitarie e dimenticate...'

Una stanza avvolta dall'oscurità... una scrivania... penne, colori, computer... dei fogli, scritti a mano... e un piccolo batuffolo di pelo... una gattina... che l'ordine trasforma in un caos armonico, mentre le storie racchiuse in quelle bianche pagine, non più solo parole, ma come d'incanto prendono vita... Odio e amore, dolore e gioia, delusioni e speranze, sofferenza estrema e la più completa felicità. Le mille sfumature dell'esistenza, avvolte da un'aura di sogno, un acquerello sospeso, tra le tenebre d'una mestizia senza lacrime e la luce d'un sorriso senza allegria... Anime solitarie e inermi, contro il destino, che disperate un lungo viaggio intraprendono, sulle ali della speranza, alla ricerca di quelle risposte che in sé già il cuore racchiude e che solo attendono, l'arrivo di Eos per dipingere la notte più nera del delicato colore dell'aurora... come lacrime di Gaia splendente, sulle ialine acque del lago del sempre, come frammenti d'infinito rubati alle stelle, come gioielli preziosi, in uno scrigno segreto, custoditi da un candido raggio dell'argentata Luna, in un idillio incantato e senza fine, tra le ombre del tempo.

Ivy Pearl Parker è una ragazza di sedici anni che si trasferisce da Londra a New York dopo il successo dei suoi genitori. La ragazza entra quindi a far parte dell'élite dell'Upper East Side di Manhattan, composta da miliardari che si comportano da adolescenti e figli che fingono di fare gli adulti. Quando Ivy incontra il secchione della scuola, Oliver Newton, inizialmente egli si presenta cordiale, ma diventerà presto il suo acerrimo nemico. Tutto per Ivy cambia quando le acque tra lei ed Oliver si calmano. Ciò che Ivy non sa, però, è che Oliver nasconde un segreto. All'interno di un mondo che all'apparenza sembra perfetto, si celano oscuri misteri, e quello che doveva essere un normale anno scolastico per Ivy si trasformerà ben presto nell'anno che le cambierà la vita. In un vortice di intrighi, feste, verifiche e litigi, la vita di Ivy prenderà una piega inaspettata tra gli alti palazzi di New York.

Rabbia, dolore, paura, disincanto, ma anche forza, coraggio, determinazione e volontà di non abbandonare mai i propri ideali.Questi i compagni del viaggio emozionale di Julie, vittima, salvata, non senza tributo, in extremis, da un femminicidio, nel noir ''Splendente armonia'' e, cuore pulsante di ''Vivere e non vivere'', raccolta di liriche, che attraverso i colori dell'ombra e della luce, ne dipingono i sentimenti e gli stati d'animo, durante il percorso che la porterà, dall'ingenuità dell'amore per l'uomo sbagliato e, dalla scarsa fiducia nelle sue qualità, attraverso la lenta ripresa, fino ad una nuova consapevolezza di sé. Non più un Lilium, candido e delicato, ma un Hydrangea, forte e determinata, coma la donna nuova che ora è, che vede il suo essere pittrice, non più solo un sogno, con gli occhi dell'innocenza, ma una realtà concreta, come l'essere padrona del suo destino.

''L'ultimo bagliore di luce riflesso sulle acque di un fiume al tramonto...Kawaakari, una parola, un sogno, un gioiello prezioso custodito nell'anima di chi osserva , dipinto di poesia, l'incanto di un idillio perfetto . Ieri, oggi, e domani, ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, unite in un abbraccio senza fine, come l'immagine, fissata nel tempo, il momento perfetto, che senza parole, solo il cuore,sa imprimere per sempre nell'essenza dell'universo. Bianco e nero, ombra e luce, Ying e Yang, che si uniscono, si compenetrano, in un irreale, alchemica armonia, perfetta, come l'accordo eterno che l'infinito da sempre regge. La melodia dell'anima, attraverso la parola scritta, che a sua volta musica diviene nel segreto di un messaggio in codice, il canto del vento che messaggero si fa, d'un piccolo e fragile frammento, di quella magia che l'ultimo istante che tra la realtà del giorno e il mistero delle ombre della sera, racchiude e unisce, in quel limbo fuori dal tempo, dallo spazio e dalla storia, senza tempo ne memoria, di quell'ultimo raggio di luce che splendente si riflette sulle eterne acque del lago del sempre...

Gli ultimi tra gli ultimi, le mille voci del dolore, la vita, nella crudele inclemenza della materia di cui è plasmata la realtà. Sofferenza, guerra, malattia e morte, discriminazione sociale e sessuale, disagio psicologico e mancanza di lavoro. Un tempo breve o lungo, l'arco dell'esistenza, ma dove ogni istante sembra essere solo, l'atroce attesa di una nuova sventura, di nuove lacrime che mai verranno asciugate, di nuove ferite, che mai troveranno guarigione, mentre i momenti di letizia appaiono così lontani, distanti, addirittura irraggiungibili. Eppure questo non può essere possibile, non deve essere possibile, che le ombre trionfino sulla luce, e che l'afflizione e la pena possano divenire l'essenza dell'essere, quando invece non il tormento e la paura, ma il sogno, è l'energia che l'anima guida mentre la speranza, è la rosea scintilla, che il cuore umano non abbandona mai e che il coraggio e la forza, dona fino all'ultimo istante dell'esistenza, di credere in un domani migliore e di combattere perché felicità e amore, amicizia e affetto, non siano solo una pallida illusione e perché i sogni non siano solo candide nuvole spazzate dal vento ma come i più splendenti raggi del sole, il posto delle ombre nella vita... prendano per sempre.

Il linguaggio dei fiori, delicato e leggero come un soffio di vento o una nuvola nel sole, associato spesso, a malinconiche fanciulle vittoriane, con lo sguardo perso oltre l'orizzonte, verso un sogno d'amore romantico ed impossibile, legato ad un ambito apparentemente frivolo e femminile, risulta invece una vera e propria forma di comunicazione non scritta. Un modo di esprimere, sentimenti ed emozioni senza l'uso della scrittura e della parola. 'Florigrafia', la scrittura segreta dell'anima che nei fiori si riflette e che non solo nell'occidente dei romantici quadri vittoriani vede la sua vita, ma in tutte le epoche, in tutti gli ambiti, tra oriente ed occidente, in un filo invisibile che lega, la terra del sole nascente a quella dove il sole torna alla sua dimora. Un filo invisibile, come le lettere non scritte di questa lingua silenziosa eppure vibrante d'emozione e di una melodia dipinta d'incanto, lieve e delicata come la splendente eternità di un fiore.

'Piccolo, infinitamente piccolo, talmente minuscolo da essere invisibile, eppure così temibile, quanto e più di un esercito di creature giunte direttamente dalle porte dell'inferno, così violento, come e più della furia indomita e selvaggia di uno tsunami, così devastante come e più di un esplosione atomica, Come tutto e più di tutto questo... Uno scenario apocalittico, tanto spaventoso da apparire irreale, un film generato da una mente squilibrata e violenta, l'unica possibile madre di tanto orrore, eppure nessun inganno, nessuna finzione, il nome di quella madre è Realtà... Covid-19... il nome del nemico. Un'entità viscida, infame e soprattutto letale, che inafferrabile e incorporea come uno spirito perverso e malvagio, che ovunque estende la sua essenza oscura, oscura e crudele come solo il male sa esserlo, seminando dolore, morte e distruzione, al suo silente atroce passaggio...'.

L'argentea luce della luna, del secolo che il Romanticismo, delicato nel suo abbraccio cinge, l'origine della lingua di Flora? Forse...ma non solo...Qualcosa...Ancora...Una stella cadente...Una scintilla...Un raggio, rapito dall'oblio, di quella luna eterna, celato, come un tesoro prezioso, tra le sabbie del tempo...tra le ombre della memoria...quando l'esistenza umana ancora non era storia...Il linguaggio dei fiori. La sua storia. Tra realtà e sogno, e l'incanto splendente ella conversazione floreale. Florigrafia. Scrivere con i fiori. La sua grammatica, dei significati il dizionario dei fiori, luci dell'anima, messaggeri del cuore e , del fascino romantico della lingua d Flora.

''Due uomini. Due fiamme ardenti d'amore e desiderio per una donna. La rosa, debole e fragile all'apparenza, ma che sotto la neve sopravvive, con la forza dell'anima. La rosa... Quale tra le fiamme... Chi tra loro sceglierà. La placida rosa blu, dall'energia quiescente di uno tsunami, o la rosa senza spine, dalla fiera bellezza, ma dalla dolce e segreta fragilità. Chi tra loro? Due uomini, due fiamme, ma la rosa, ha un solo cuore, anch'esso ardente di luce e d'incanto, e un solo nome, un solo volto, ed il riflesso di un solo sorriso nei suoi occhi...''

Leggero nella mente, come un sogno, il ricordo di un passato lontano, dolce come un sorriso, caldo e delicato come quel tempo felice, che indietro mai potrà tornare. Non di una rosa l'aura regale, della camelia la leggiadria o dell'orchidea la nobile eleganza ma il timido , semplice, lieve come un ala di farfalla, profumo di menta l'essenza del cuore, la nota melodiosa dell'anima, gentile come una carezza, ma forte, come l'eternità del tempo, e perfetta come l'infinita dolcezza dello splendido ricordo, del più tenero calore.

Una stanza avvolta dall'oscurità... una scrivania... penne, colori, computer... dei fogli scritti a mano e un piccolo batuffolo di pelo... una gattina... che l'ordine trasforma in un caos armonico, mentre le storie racchiuse in quelle bianche pagine, non più solo parole, ma come d'incanto prendono vita. Odio e amore, dolore e gioia, delusioni e speranze, sofferenza estrema e la più completa felicità. Le mille sfumature dell'esistenza, avvolte da un aura di sogno, un acquerello sospeso, tra le tenebre d'una mestizia senza lacrime e la luce d'un sorriso senza allegria... Anime solitarie e inermi, contro il destino: che disperate un lungo viaggio intraprendono, sulle ali della speranza: alla ricerca di quelle risposte che in sé già il cuore racchiude e che solo attendono, l'arrivo di Eos per dipingere la notte più nera del delicato colore dell'aurora... come lacrime di Gaia splendente, sulle ialine acque del lago del sempre, come frammenti d'infinito rubati alle stelle, come gioielli preziosi, in uno scrigno segreto, custoditi da un candido raggio dell'argentea Luna, in un idillio incantato e senza fine: tra le ombre del tempo.

Così lieve e delicato, un acquarello dipinto d'emozione... il momento perfetto, fissato nel tempo, un cristallo rapito all'infinito. La realtà che supera l'illusione, una gioia per l'anima tanto splendore... Perfetto... un momento, che inizio non ha ne fine, un istante inciso perpetuamente, nella memoria dell'eterno. Il riflesso più caro, eppur il più malinconico, sulle ialine acque del lago del sempre, sigillate nella memoria da quella lacrima, che di luna risplende. La voce flebile, come d'un carillon, persa tra le ombre, il canto dolce d'un cuore triste eppur felice, la sua melodia segreta... gelida e soffice come la neve d'inverno... fragile e mesta come una foglia d'autunno straziata dal vento... eterea ed incantata come un fiore di ciliegio a primavera... calda e rassicurante, come in una mattina d'estate, il primo timido raggio di sole...

'I drammi dell'esistenza, il dolore, la pena, la sofferenza declinata ad un livello inimmaginabile, ma anche la gioia , la speranza, e la voglia di vivere che vince su ogni cosa...racconto di vite, abbandonate ad un destino che alla morte tristemente somiglia o purtroppo conduce, naufraghe come foglie d'autunno disperse dal vento del silenzio e tra loro sconosciute, eppur così simili, così vicine, ritratte dallo stesso nero filo di un inchiostro fatto dell'anima, di un intreccio composto da solitarie e dimenticate...'.

'L'anima divisa in due. Il cuore riflesso in uno specchio. Non chi sei. L'immagine che vi compare, ciò che gli altri vedono, ciò che gli altri da te si aspettano. La voce. La mente. Il pensiero. Tutto è nulla, ogni tentativo si riduce ad una porta chiusa, un muro invalicabile, una benda nera sugli occhi... per non vedere... un suono assordante... per non sentire... mille precocetti... per non capire... ciò che dietro il vetro di nasconde. Non solo altro silenzio. Non muta accettazione, un'immagine diversa... sotto il monocromo d'una foto sbiadita dal tempo, d'un illusione... ciò che chi altri vogliono... non chi davvero sei'.

«Come la pioggia, leggera,sui vetri,/riflette segreti bagliori d'incanto./Cosi le parole, sussurri dell'anima,/lievi discendono nel silenzio,/sull'arcana tela del cuore/ Sciogliendo la tenebra in un raggio di sole,/l'odio e la rabbia, in un dolce sorriso.../ dipingendo sull'ombra il delicato idillio/d'un sogno rosa senza fine...»

Come siamo cambiati noi italiani dagli anni Ottanta a oggi? Come si sono modificati i nostri atteggiamenti nei confronti della società, della politica, del lavoro, della famiglia, della religione, dell'Unione Europea, della scienza, dell'ambiente? Organizzato in quindici brevi capitoli dedicati a singoli temi di grande attualità culturale, sociale e politica, il libro presenta i risultati inediti di una grande indagine sui valori degli europei e degli italiani. Grazie al confronto con dati analoghi emersi in ricerche precedenti, gli autori possono condurre un'analisi approfondita delle opinioni e degli atteggiamenti degli italiani nel corso degli ultimi quarant'anni e misurare attraverso il tempo le tendenze di fondo dell'opinione pubblica e della nostra società.

''Due uomini. Due fiamme ardenti d'amore e desiderio per una donna. La rosa, debole e fragile all'apparenza, ma che sotto la neve sopravvive, con la forza dell'anima. La rosa... Quale tra le fiamme... Chi tra loro sceglierà. La placida rosa blu, dall'energia quiescente di uno tsunami, o la rosa senza spine, dalla fiera bellezza, ma dalla dolce e segreta fragilità. Chi tra loro? Due uomini, due fiamme, ma la rosa, ha un solo cuore, anch'esso ardente di luce e d'incanto, e un solo nome, un solo volto, ed il riflesso di un solo sorriso nei suoi occhi... il tuo...''

Sangue, dolore, violenza, incesto... e amore, soprattutto amore, che tutto vince, che su tutto trionfa, in tutte le sue forme e declinazioni. Un vortice di sentimenti. Emozioni, tanto intense quanto contrastanti, come i personaggi che li provano. Un assassino seriale, una scia di crimini sul suo cammino. Una donna sognatrice e innamorata. Un giovane inconsciamente e contro la sua volontà, legato a lui per sempre... una morte tanto atroce quanto misteriosa... come i due esseri senza tempo che delle loro esistenze tessono il filo. I fantasmi di un tragico passato, intrecciati all'orrore di un presente senza futuro... alla fine del XIX secolo... Venezia e Parigi... Tra l'incanto del sogno e la più nera realtà, in un irreale ''Splendente armonia''...

Il linguaggio dei fiori, delicato e leggero come un soffio di vento o una nuvola nel sole, associato spesso, a malinconiche fanciulle vittoriane, con lo sguardo perso oltre l'orizzonte, verso un sogno d'amore romantico ed impossibile, legato ad un ambito apparentemente frivolo e femminile, risulta invece una vera e propria forma di comunicazione non scritta. Un modo di esprimere, sentimenti ed emozioni senza l'uso della scrittura e della parola. 'Florigrafia', la scrittura segreta dell'anima che nei fiori si riflette e che non solo nell'occidente dei romantici quadri vittoriani vede la sua vita, ma in tutte le epoche, in tutti gli ambiti, tra oriente ed occidente, in un filo invisibile che lega, la terra del sole nascente a quella dove il sole torna alla sua dimora. Un filo invisibile, come le lettere non scritte di questa lingua silenziosa eppure vibrante d'emozione e di una melodia dipinta d'incanto, lieve e delicata come la splendente eternità di un fiore.