Chi sono i figli alfaparlanti? La lettera alfa in questo caso non ha valenza negativa, non va associata a potere, comando ed aggressività in quanto, come prima lettera dell'alfabeto greco, è portatrice di novità, di cambiamento, di speranza, di inizio di una nuova vita. Essi, ragazzi e bambini, piccoli e grandicelli, per primi riescono a parlare e finalmente a narrarsi per ristabilire l'equilibrio perduto. Il romanzo poliziesco di cui sono i protagonisti li conduce a ritrovare se stessi grazie all'aiuto di alcuni adulti davvero illuminati.

L'obiettivo principale del libro è quello di salvare gli adolescenti, finchè si può, dal destino che la psichiatria (depressione, ansia, disturbo bipolare, disturbo ossessivo-compulsivo, fobia sociale...) e la cronaca nera (bande violente, bullismo, uso di armi...) ogni giorno ci raccontano. Arrivare prima del destino è una grande impresa ma apre probabilità inaspettate nel mondo sconfinato del possibile e del probabile. Un secondo obiettivo è mirato a raccontare e valorizzare i giovani della generazione Alpha, erroneamente ritenuta inutile e senza solidità. Per farli conoscere l'autrice ha scritto 42 storie che li rappresentano in azione nel quotidiano familiare, scolastico, amicale. Da esse si apprendono le loro enormi difficoltà nel costruirsi un'identità funzionante che li renda sicuri di sé e li accompagni nel loro cammino su questo pianeta. Il terzo obiettivo si delinea nelle numerose riflessioni sulle opportunità migliori di istruirli e formarli perché interiorizzino valori certi, ben definiti, resistenti e sicuri; comprende inevitabilmente riflessioni sul mondo genitoriale, scolastico e sociale chiamato a conoscerli e tutelarli giorno per giorno.