Il capitolo iniziale del volume, dovuto ad Arianna Fermani e intitolato 'Tra ambiguità e misura: l''etica del bere' in alcuni snodi della riflessione di Platone e Aristotele': contributo alla definizione del rapporto tra vino e filosofia, un binomio che la studiosa definisce fecondo e che affonda le sue radici nella ricchissima e varia humus della cultura greca delle origini. Perché 'ambiguità' e 'misura'? Il vino costituisce la bevanda ambigua per eccellenza; esso è un dono del dio Dioniso, una bevanda propria dell'uomo, simbolo della civiltà di un popolo, portentosa medicina dell'anima e del corpo. Il capitolo di Mino Ianne, 'La natura 'parla' ai filosofi. Conservazione dell'ambiente naturale e simbolismo dell'albero d'ulivo nel pensiero dei greci', è diviso sostanzialmente in due parti; nella prima egli delinea l'idea di natura e di paesaggio nella filosofia greca, in particolare nei presocratici e in Platone; nella seconda esamina il simbolismo dell'ulivo, tra l'altro, nella mitologia greca, in Omero e nei lirici greci.
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