Nel 2018, a 90 anni appena compiuti, Elliott Erwitt ha rimesso mano ai suoi archivi cercando nuove immagini o anche solo vecchie vedute dimenticate: qualcosa da trovare e senza dubbio, non da perdere. Così è nato il progetto che ha portato alla realizzazione di questo volume: una raccolta di 170 fotografie inedite, recuperate dalla sterminata produzione di immagini realizzate nel corso della sua lunga e straordinaria carriera. Le immagini seguono tutta la vicenda personale e professionale di Erwitt, da quando, appena a 17 anni, sviluppava nel bagno di casa le sue prime foto fino ai più recenti incarichi in Scozia e a Cuba. Pagina dopo pagina, questo libro offre l'opportunità di conoscere la nascita di uno sguardo, quello unico di un maestro della fotografia che ha fatto del suo punto di vista - sempre ironico, appassionato ma anche sensibile e partecipe nei confronti degli ultimi - un "marchio di fabbrica" subito riconoscibile. La prima immagine presentata nel libro è del 1947, l'ultima del 2010: dall'Europa del dopoguerra all'ex Unione Sovietica, dagli Stati Uniti a Cuba, all'America Latina e al Giappone, il lettore potrà ritrovare in queste fotografie alcuni dei soggetti ricorrenti nella produzione di Erwitt - i cani, i bambini, la vita nelle sue manifestazioni più gioiose e surreali - ma anche le tematiche di attualità seguite nel corso di celebri reportage fotogiornalistici.

Prefazione di Michele Serra.

La fotografia di Elliott Erwitt non è mai semplice. Il suo occhio sa cogliere l'aspetto umoristico e al contempo la sottile vena tragica di ogni situazione, i suoi personaggi celebri rivelano le emozioni che accomunano tutti noi. Ma soprattutto, la sua tecnica, solo apparentemente casuale, cattura senza sforzo le ironie della vita: si tratta di un dono che ha fatto guadagnare a Erwitt non solo il rispetto di altri fotografi e della critica, ma anche la devozione degli ammiratori. Nell'introduzione a questa raccolta, che riunisce fotografie famose e scatti ancora inediti, Erwitt ricorda con ironia la vita movimentata che lo condusse, figlio di espatriati russi, dall'Italia di Mussolini al sud della California, dove trascorse gli anni dell'adolescenza; dal servizio militare in Europa, in forza all'esercito americano, fino al successo come fotografo per i più importanti periodici di attualità. Agli incarichi commerciali, fra cui molte note campagne pubblicitarie, egli ha sempre affiancato i suoi "scatti personali", le istantanee argute e commoventi che lo hanno reso celebre. Con il suo tipico tono autoironico, Erwitt si dice convinto che il vero giudice del "significato" di una foto sia l'osservatore. Secondo la sua filosofia, le foto migliori sono quelle che "accadono", ma solo a patto che si sappia come guardarle. Prefazione di Bibi Giacchetti.

"Regarding Women" rappresenta un suggestivo e personale tributo di Elliott Erwitt alla forza, intelligenza e bellezza delle donne. Si tratta di fotografie che dipingono con rispetto, ammirazione e stupore la vasta gamma di tonalità della natura femminile, sia essa tenace ed impetuosa oppure capricciosa e timida. È attraverso l'abilità a catturare sfaccettature diverse che Erwitt condivide la sua idea di come le donne si facciano strada e lascino un segno nel mondo. I lettori troveranno romanticismo, glamour e un tocco di sensualità, ma anche affetto e quei disarmanti lampi di innocente ironia quotidiana che definisce la quintessenza della sua fotografia.

Un volume di Elliott Erwitt, maestro dell'obiettivo e di vita, fotografo tra i più acclamati al mondo e membro storico di Magnum Photos. Nel suo lungo vagabondare, con macchina fotografica al collo, tra gli Stati Uniti e l'Europa, l'Asia e il Sud America, ha fermato attimi rari ed esilaranti, ha scattato situazioni affettuose o struggenti, spesso buffe ed ironiche del rapporto che ci lega ai nostri amici. Così è nato questo libro: un affettuoso omaggio alla vita, alle sue stranezze e a quel che sempre ci riserva di inaspettato, di buffo, di tenero.

The Angel Tree: Celebrating Christmas at The Metropolitan Museum of Art showcases the magnificent collection of Neapolitan Baroque angels and crèche figures that has thrilled visitors from across the country each Christmas season for more than 50 years. New fiber-optic lighting and a new tree now enhance its beauty.

More than 50 angels and 100 crèche figures, many sculpted by major artists of the period, represent all who came to worship the Babe. This is a true family book, starting with the story of the Nativity and then focusing on the scene in large, gloriously reproduced pictures of the angels and of townspeople and animals, shepherds and their flocks, kings and grand ladies.

André S. Solidor è nato nel 1962 nell'entroterra selvaggio della Guiana francese, nella cittadina di Grand Citron, nel distretto di Saint-Laurent-du-Maroni, da madre indiana e padre aristocratico francese del quale si persero le tracce subito dopo la sua nascita. Fin da piccolo André ha dimostrato una forte sensibilità visiva e un notevole talento nel disegno. All'età di 14 anni il giovane André fu mandato a Haiti per lavorare al raccolto in una piantagione di cassava e fu là, nel più imprevedibile dei luoghi, che scopri la fotografia. L'ispirazione giunse da un fotografo della rivista Life che passava da quelle parti per documentarne la povertà. Egli divenne amico del giovane e sensibile Solidor e ne coltivò il talento. Fu così che André apprese, con sua grande gioia e sorpresa, che la fotografia sarebbe stata la sua missione nella vita e la sua via di fuga dal bisogno, oltre che il suo biglietto d'ingresso nel meraviglioso mondo dell'arte.

Handsome and collectible, the books are produced to the highest standards. Each volume contains full-page reproductions printed in superb duotone, together with a critical introduction and a full bibliography. Now back in print, the series was awarded the first annual prize for distinguished photographic books by the International Center of Photography.

Elliott Erwitt (b. 1928), an American by adoption, has a humorous outlook that is reflected in his always elegant work. His photographs take advantage of the sudden coincidence, the fortuitous conjunction of objects and events, to reveal the ridiculous or comical sides of everyday life. Dogs are a favorite subject for Erwitt, often serving as a witty metaphor for human foibles.

Poeta dell'immagine, membro dell'agenzia Magnum, americano d'adozione, Elliott Erwitt, nato nel 1928, è un fotografo dallo spiccato senso dell'umorismo, "dallo sguardo mai ottimista, ma sempre elegante". La coincidenza, l'incontro fortuito di oggetti e di avvenimenti, sono il suo modo ammiccante di puntare il dito verso il ridicolo e il buffo. Il cane è il suo bersaglio preferito, amichevole metafora delle stramberie umane. Attraverso le sue immagini, Erwitt lancia le sue allegre provocazioni che colpiscono come pungenti aforismi.

Viewers of Kubota's impressive photos, reproduced in full-page and two-page plates in an oversized (12.25x11.75") format, will be transported by the beauty and variety he has captured of his native Japan. Kubota spent four years touring all of Japan, photographing landscape, agriculture, fishing, cultural events, everyday scenes, traditional industry, food preparation, markets, religious and other traditional events, costume, and city life in superb color photographs. The descriptive captions are grouped at the end of the volume, which also contains an essay by the photographer describing his life and the process of producing the photos. Not indexed. Annotation ©2004 Book News, Inc., Portland, OR (booknews.com)

Un volume di Elliott Erwitt, maestro dell'obiettivo e di vita, fotografo tra i più acclamati al mondo e membro storico di Magnum Photos. Nel suo lungo vagabondare, con macchina fotografica al collo, tra gli Stati Uniti e l'Europa, l'Asia e il Sud America, ha fermato attimi rari ed esilaranti, ha scattato situazioni affettuose o struggenti, spesso buffe ed ironiche del rapporto che ci lega ai nostri amori. Così è nato questo libro: un affettuoso omaggio alla vita, alle sue stranezze e a quel che sempre ci riserva di inaspettato, di buffo, di tenero.

Un volume di Elliott Erwitt, maestro dell'obiettivo e di vita, fotografo tra i più acclamati al mondo e membro storico di Magnum Photos. Nel suo lungo vagabondare, con macchina fotografica al collo, tra gli Stati Uniti e l'Europa, l'Asia e il Sud America, ha fermato attimi rari ed esilaranti, ha scattato situazioni affettuose o struggenti, spesso buffe ed ironiche del rapporto che ci lega ai nostri cani.

Questo volume è il frutto di una lunga selezione che ripercorre tutta la carriera di Erwitt - classe 1928, di origine russa, vissuto in Italia e ormai americano da tanti anni, fotografo di "Magnum" dal 1953. Una raccolta di immagini di cui molte inedite o poco note che, accanto a quelle foto diventate ormai classiche, mette a fuoco la personalità di un interprete sensibile del nostro tempo. Edizione in lingua inglese.

Questo volume è il frutto di una lunga selezione che ripercorre tutta la carriera di Erwitt - classe 1928, di origine russa, vissuto in Italia e ormai americano da tanti anni, fotografo di "Magnum" dal 1953. Una raccolta di immagini di cui molte inedite o poco note che, accanto a quelle foto diventate ormai classiche, mette a fuoco la personalità di un interprete sensibile del nostro tempo. Edizione in lingua inglese.

What is it about hands? We think we communicate with words, but has anyone ever told that to an Italian? Where did the expression "tongue-tied" come from? No one ever tied a tongue. But tie their hands and about half the world's communicators would be silenced. The human (and sometimes non-human) hands are, with the possible exception of the eyes, the most expressive parts of the body, asking for more or less, telling us to come or to go, asking questions and answering them, scolding, rewarding, searching and finding, and, at their most intimate, loving and lustful. Hands reward us, calm us, feed us, and scratch our backs. They intimidate, bless, encourage, and stop us. They soothe, caress, and sometimes go where they shouldn't. We may take hands for granted. But Elliott Erwitt does not. Here is Erwitt at his most serious-and-yet-whimsical best, giving us the moments which, without hands, would not exist. 100 duotone images.

Un volume di Elliott Erwitt, maestro dell'obiettivo e di vita, fotografo tra i più acclamati al mondo e membro storico di Magnum Photos. Nel suo lungo vagabondare, con macchina fotografica al collo, tra gli Stati Uniti e l'Europa, l'Asia e il Sud America, ha fermato attimi rari ed esilaranti, ha scattato situazioni affettuose o struggenti, spesso buffe ed ironiche del rapporto che ci lega ai nostri cani.