Chi conosce Guido Cagnacci? Pochissimi, quasi nessuno. Invece ai suoi tempi era così tanto famoso che i pettegolezzi sul suo conto viaggiavano in tutta Europa e, decine di anni dopo la morte, venivano ancora narrati dai concittadini riminesi. Dopo la metà del Settecento, tuttavia, il mio Guido cadde nell'oblio e il nome fu dimenticato fino al primo trentennio del Novecento. Sono i suoi quadri a raccontare di lui nelle più ricche dimore e nei più importanti musei di tutto il mondo.

Il volume nasce con l'intenzione di fornire al lettore uno strumento di consultazione che, utilizzando un linguaggio il più possibile semplice, lo aiuti ad orientarsi nell'affascinante ma complesso e pericoloso mondo delle attività online. L'idea è nata cercando di mettere ordine tra le numerose dispense realizzate dall'autore negli anni, per gli allievi degli Istituti di Formazione. Partendo da concetti semplici ma fondamentali, viene esplorato il mondo della sicurezza delle informazioni, analizzando quindi il contesto in cui ci si inoltrerà. Vengono quindi affrontati argomenti come le minacce, il diffusissimo 'Phishing', ed altre tipologie di minacce. Un particolare accento viene posto sul 'Social Engineering', tecnica che ormai precede quasi sempre ogni altro tipo di attacco. Una buona parte del libro tratta la crittografia, i metodi di autenticazione e la gestione delle password, fino ad arrivare a parlare del sistema pubblicodi identità digitale (SPID). Vengono anche affrontati argomenti di assoluta attualità come i Social Networks, il Furto di Identità ed i più recenti DeepFake. Un'escursione nel mondo dei pagamenti online è doverosa, come pure approfondimenti su geolocalizzazione, supporti removibili e reti wireless. Una semplice spiegazione della rete T.O.R. per la navigazione 'anonima' e di una corretta gestione del rischio completano la parte tecnica. La seconda parte, che riguarda l'Informatica Giuridica, fornisce una panoramica partendo dal quadro giuridico internazionale, fino ad affrontare temi come il G.D.P.R., i dati personali, la protezione dei beni informa

Una città immaginaria che somiglia a molte città. È una città antica, ha avuto un passato straordinario che le ha lasciato una grande bellezza; poi nel tempo è arrivato il degrado. La storia si sviluppa attraverso la vita e l'esperienza di due bambini: Miriam goccia di mare e Matteo dono di Dio, che sognano la città meno caotica e più accogliente verso chi è fragile o giovane: ci vorrebbe un miracolo. I miracoli avvengono solo se c'è qualcuno in grado di farli: una Fata e un Re. Ma ci vuole il tempo di realizzarli: perciò gli orologi vanno fermati almeno per sei mesi. Questo è il tempo necessario per eliminare l'inquinamento, la sporcizia e il brutto dalla città e dal mare che la bagna.

Una ragazza esita davanti allo specchio. È ora di uscire, ma qualcosa del suo viso non va... In un altro luogo, in un altro momento, anche un ragazzo osserva dubbioso la propria figura riflessa. Vorrebbe chiederle qualcosa. Ma non si può: uno specchio non risponde, se ne frega. Restituisce un'immagine che nemmeno ti somiglia. In questi nove racconti e mezzo, brevi e incisivi, i personaggi guardano dentro se stessi e, inevitabilmente, anche dentro di noi. Sono storie graffianti di esistenze comuni, talvolta emblematiche, spesso sorprendenti, che scorrono tra riferimenti alla cronaca e alla letteratura, giochi di parole e prospettive ribaltate, pulsioni erotiche e frustrazioni, speranze e delusioni dell'umanità contemporanea.

Questo libro parla di malattie rare. Gli incontri avuti con i malati o i loro familiari - nel corso delle attività del Polo Provinciale per le Malattie Rare, svolte per conto dell'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Roma - hanno suggerito storie di vita piuttosto che anamnesi. Questo ha incoraggiato l'ascolto e ha favorito la comprensione tra persone che non si conoscevano; ha consentito di formulare ipotesi per iniziative più complesse di un semplice sostegno terapeutico. L'intenzione narrativa si propone di svelare un mondo nascosto oltre le diagnosi. Sono ventisei frammenti di vita di persone che hanno chiesto aiuto: noi li pubblichiamo nella speranza che una più ampia informazione stimoli la cultura della solidarietà.