Jeff Buckley, una delle più misteriose leggende della musica rivive attraverso le immagini, classiche ed inedite, della sua fotografa personale: Merri Cyr. Jeff Buckley era nato nel 1966. È morto annegato a un'età tragicamente giovane il 29 maggio 1997. Quando emerse sulla scena dell'avanguardia musicale newyorkese, all'inizio degli anni Novanta, la critica, i musicisti e il pubblico di tutto il mondo ne rimasero subito conquistati. A vent'anni di distanza la sua magia continua sorprendentemente a crescere e il suo mito, quello di una delle più appassionate sirene del mondo musicale, si alimenta ogni giorno di più. Fu subito chiaro che la musica era per Buckley l'unica valvola per sfogare emozioni altrimenti inesprimibili. Voleva essere amato e accettato, era affamato di affetto e non lo nascondeva («Tutte le persone della mia vita mi abbandonano» disse una volta a un giornalista). Le sue foto, scattate da Merri Cyr, erano ovunque, sulla stampa e su tutte le copertine dei suoi dischi. Erano schiette, ironiche, sperimentali, a loro modo dolcemente iconiche e, soprattutto, lasciavano intuire una speciale alchimia tra la fotografa e il suo soggetto. L'amicizia tra Merri e Jeff era iniziata con un servizio fotografico estemporaneo, che aveva convinto il musicista a reclutarla come fotografa ufficiale dei suoi dischi e delle sue tournée. In poco tempo, armata di macchina fotografica, Merri fu libera di fotografare ogni istante di una vita infaticabilmente on the road; quelle immagini riflettono la volontà di Jeff di documentare la propria esistenza, oltre alla sua totale devozio
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