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2022 |
![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Quando si traduce si fanno necessariamente delle scelte, perché non si può tradurre tutto in modo ottimale. Nel caso specifico, quando il testo della traduzione è destinato alla recitazione, tutte le battute devono avere come dominante la recitabilità, la pronunciabilità, la plausibilità della frase. Sono considerazioni che fa in primo luogo l'autore, e che il traduttore deve fare proprie. Fermo restando che un testo del 1896 non ha di solito lo stesso registro e lo stesso lessico di un testo del 2022, le frasi devono suonare verosimili in bocca a chi le pronuncia. Questa è stata la nostra preoccupazione principale traducendo il capolavoro di Cechov. L'altra dominante è stata il rigore filologico. Quando si traduce un gigante, non solo letterario ma anche filosofico e umano, bisogna mettere da parte - se necessario: con Cechov a noi è successo molto di rado - il proprio gusto personale e lasciar emergere quanto possibile la poetica dell'originale. La tragedia (non si capisce perché l'autore la definisca «commedia») ruota intorno alla figura di una donna affetta da disturbo istrionico della personalità, Arkàdina. € 9,99
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Questo racconto di Cechov è del 1898, sei anni prima della morte dell'autore. Il tema dell'amore è presente in quasi tutte le opere cehoviane, fino all'ultimo racconto, La sposa, del 1904, nel quale un tipografo povero e malato, ma capace di sottrarsi ai condizionamenti sociali, 'sobilla' la protagonista che sta per sposarsi in maniera combinata e automatica col figlio di un sacerdote di provincia. Non si viene a sapere come andrà a finire la ragazza, ma solo che andrà in città, scappando dalle nozze in corso di preparazione e rompendo il fidanzamento. Quasi tutte queste opere contengono un alter ego di Cechov. Lo si riconosce perché è medico, oppure fatica molto in campagna, o perché è infelice, o perché la donna che ama è sposata con un altro, o perché non riesce a dichiarare l'amore alla sua amata, o perché si 'sazia' troppo soffocando nella vita grassa qualsiasi pulsione creativa e/o sessuale. € 13,52
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2021 |
![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Nella cultura russa di fine Ottocento non esiste una parola precisa per significare «uomo», «donna». La società è talmente ancora scissa nelle due classi che esistevano ai tempi della servitù della gleba, che per «uomo» abbiamo due parole, bàrin e muz?ìk, e per «donna» bàrynâ e baba. In questo racconto si mettono in risalto i problemi di traducibilità culturale esistenti tra queste due classi, che solo apparentemente parlano la stessa lingua. Non a caso il ricco a un certo punto si rivolge ai poveri dicendo: «Noi vi trattiamo come persone», fatto nuovo e insolito, che è quello che genera tutta l'incomprensione. € 4,99
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2020 |
![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Come spesso succede in Cechov, questa novella esprime di continuo una visione sull'uomo dall'esterno, dal punto di vista delle altre specie. Qui, in particolare, compaiono molti uccelli, in varie forme. È stato spesso pubblicato in raccolte di racconti, intitolate per esempio 'Titolo... e altri racconti'. È proprio un torto, una violenza assemblare per motivi commerciali opere tanto diverse, tanto discrete. 'Kak vsë èto póslo', forse direbbe Antón Pàvlovic se fosse qui a vederlo - 'Come tutto questo è volgare'. € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Questo, tra gli ultimi racconti di Cechov, è considerato il più significativo tra le centinaia di opere di questo genere testuale prodotte da Anton Pavlovic. Nabokov gli ha dedicato un lungo saggio nelle sue celebri lezioni di letteratura russa. Il baratro metaforico del titolo è un baratro morale prima ancora che geografico. Al suo interno, nel paese immaginario di Ukléevo, si consumano nefandezze di vario genere, senza che questo scalfisca la coscienza dei commercianti protagonisti della storia. Profondamente poetico, anche qui come spesso nel Cechov maturo la natura, gli uccelli, il sole, le stagioni, i versi delle rane hanno un valore simbolico sottile. € 4,99
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Versione filologica del racconto del 1899, pubblicato dapprima su rivista e poi nella raccolta delle opere di Cechov. Chiamati in provincia per un'autopsia e un'indagine a seguito del suicidio di un assicuratore, un medico e un investigatore si ritrovano in una tormenta di neve. La forza della natura modifica i loro piani più volte, e la riflessione cade sull'esistenza di due categorie di persone: quelle che si sobbarcano a tutti i pesi della vita, e quelle abituate a perseguire il piacere, viziate e sazie. € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Questo breve racconto del 1899 si svolge tutto nell'arco di poche ore. Nella prima parte una vecchia baba che non sa più nulla della figlia da quattro anni, da quando s'è sposata ed è andata a stare in città col marito, cerca di dettare una lettera a chi è meno analfabeta di lei, un soldato a casa per le feste che intercorrono tra Natale e il 6 gennaio. Nella seconda parte la figlia riceve la lettera. Il mondo è in mano ai maschi. Le donne soccombono sempre e comunque. Versione filologica del racconto. € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno In questa novella-capolavoro del 1891, Cechov si concentra in modo particolare su un tema che tra le righe aveva già caratterizzato alcune altre opere: quello della (scarsa) differenza tra animale non umano e animale umano. Per farlo, ha scelto come protagonista lo zoologo Von Koren, che può essere considerato un Antón Pàvlovic Cechov estremamente darwiniano. L'urgenza del raffronto emerge da frasi come questa, in cui si accostano 'versi' degli uni e degli altri: Laévskij indossò cappotto e berretto, mise in tasca le sigarette e si fermò perplesso; gli sembrava di dover fare qualcos'altro. Nella via conversavano piano i padrini e stronfiavano i cavalli, e questi suoni nel primo mattino umido, quando tutti dormono e il cielo riluce appena, riempirono l'animo di Laévskij di una disperazione simile a un brutto presentimento. € 7,77
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2019 |
![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno 'Fu sei-sette anni fa, vivevo in un distretto del governatorato di T., nella tenuta del possidente Belokùrov, un giovane che si alzava molto presto, portava la poddëvka, la sera beveva birra e continuava a lamentarsi con me di non riuscire a trovare comprensione da nessuna parte in nessuno. Lui viveva nella dépendance in giardino, e io nella vecchia casa padronale, nell'enorme sala con colonne, che non aveva mobili a eccezione del divano largo su cui dormivo e del tavolo su cui facevo i solitari. Qui sempre, anche col bel tempo, c'era qualcosa che fischiava nelle vecchie stufe Amosov, e durante i temporali tutta la casa tremava e, sembrava, cadeva a pezzi, e faceva un po' paura, soprattutto di notte, quando tutte e dieci le grandi finestre venivano all'improvviso illuminate da un lampo. Condannato dalla sorte al continuo ozio, non facevo decisamente nulla. Per ore intere guardavo dalle mie finestre il cielo, gli uccelli, i vialetti, leggevo tutto quello che mi portavano dalla posta, dormivo. A volte uscivo di casa e fino a tarda sera passeggiavo senza meta. Una volta, mentre tornavo a casa, senza volere mi ritrovai in un podere che non conoscevo.' € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno In questo racconto di Cehov si condensano alcuni dei motivi della sua poetica che troviamo in tutte le opere, sia di narrativa sia teatrali, del periodo maturo. Il tema più evidente è quello della sazietà, nemica della ragione, e della capacità di migliorarsi e di progredire. € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Ultimo racconto di Anton Cechov del 1904. Nadja è fidanzata col figlio di un sacerdote, amico di famiglia in questa cittadina di provincia. A casa di Nadja, oltre alla mamma e alla nonna e alla servitù, c'è in questi giorni anche Sasa, una sorta di figlio adottivo, un ragazzo povero e orfano educato in questa famiglia. Sasa vive ormai in città per conto proprio, ma ora è qui per le vacanze, e per il matrimonio di Nadja. Tra rumori di grondaie, insonnie, incubi, quadri di donne nude, acqua corrente nelle case più tecnologiche dell'epoca, sensi del dovere, sensi di colpa, senso della volgarità delle cose andanti e voglia di vivere, si dipana un vero capolavoro della produzione di Cechov. € 4,99
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Questa traduzione è stata realizzata con le allieve del corso di traduzione artistica russo-italiano presso la Civica Scuola Interpreti Traduttori di Milano nell'anno accademico 2013-2014. Ecco un brano tratto dalla postfazione (contiene spoiler): «Il dizionario di psicoanalisi ci dà questa definizione tecnica del Falso Sé che, in termini artistici, Cehov ci dà nel racconto. Non a caso il protagonista è un medico, ed è lui a tracciare a grandi linee la case history. La protagonista, come è tipico di questo profilo patologico, deve continuamente tacitare la propria coscienza. In questo è rivelatoria la metafora dell'uccellino: «E sentendo che ognuno d'istinto lo pensava, sorrideva ancora più affabile e tentava di somigliare all'uccellino». La self-consciousness che non manca alle persone affette da questa sindrome si manifesta esplicitamente anche in questo altro passo: «Nel tentativo di sembrare un uccellino, la principessa svolazzò nell'equipaggio annuendo da tutte le parti». € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno 'Cattiva condotta Una cagna giovane rossiccia - incrocio tra un bassotto e un bastardino - dal muso molto simile a una volpe, correva avanti e indietro sul marciapiede e guardava inquieta da una parte all'altra. Ogni tanto si fermava e, piangendo, sollevando ora una zampa gelata, ora l'altra, cercava di tirare le fila: come aveva fatto a perdersi? Si ricordava benissimo come aveva passato la giornata e come infine era capitata su questo marciapiede che non aveva mai visto. La giornata era cominciata che il suo padrone, il falegname Lukà Aleksàndryc, indossava il berretto, metteva sotto braccio un affare di legno avvolto in un panno rosso, e gridava...' € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno «Un ozio perfetto, questi baci in mezzo al bianco del giorno, con circospezione e paura d'essere visti, il caldo, l'odore del mare e il continuo balenare davanti agli occhi di persone oziose, eleganti, sazie lo avevano come rigenerato». In certi passi la voracità e la golosità - l'oralità - vengono apertamente contrapposte ai sentimenti, come qui, dove al dramma dell'amore impossibile si sovrappone il dramma della sua incomunicabilità, perché Gurov si ritrova circondato da persone che vivono l'intera loro vita ruotando intorno al cibo: «E ormai era afflitto dal forte desiderio di condividere con qualcuno i suoi ricordi. Ma a casa non poteva parlare del suo amore, e fuori casa non c'era nessuno. Non con i vicini e nemmeno in banca. E di che cosa parlare? Quindi la amava veramente? [...] 'Se lei potesse sapere quanto era affascinante la donna che ho conosciuto a Âlta!'. Il funzionario salì sulla slitta e partì, ma improvvisamente si voltò e chiamò: 'Dmitrij Dmitric!' 'Che cosa?' 'Aveva ragione prima: lo storione aveva un odorino così così!' [...] Che costumi selvaggi, che gente! Che serate senza senso, che giornate poco interessanti, insignificanti! La smania del giocare. € 6,79
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Postfazione Ho pensato di tradurre Il giardino dei ciliegi quando mi sono accorto che gli alberi in questione non sono ciliegi, ma amareni. Il dramma ruota intorno all'impoverimento della famiglia dovuto proprio al fatto che le amarene non sono trasportabili (e quindi commerciabili) a meno di sottoporle prima a procedimenti di conservazione (marinatura). Sono proprio i procedimenti che non sono più noti, e che causano la decadenza, con tutto ciò che ne deriva. Manca il tramandarsi di generazione in generazione dei 'metodi di famiglia', delle 'tradizioni' che hanno fatto di questo, il più grande amareneto della regione, una fonte di ricchezza. Quanto al 'giardino', la parola russa sad si usa in locuzioni come fruktovyj sad, 'giardino della frutta', ma che noi chiamiamo «frutteto», zoologiceskij sad, 'giardino degli animali', ma che noi chiamiamo «zoo», botaniceskij sad, 'giardino botanico', ma che noi chiamiamo «orto botanico» e così via. Quindi risulta evidente che la resa «giardino dei ciliegi» è rozza e frettolosa (il che ovviamente non giustifica che non sia stata corretta nei centodieci anni successivi). € 4,99
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno 'Il 5 luglio 1890 sono arrivato in piroscafo alla città di Nikolàevsk, una delle estremità orientali della nostra patria. L'Amùr qui è molto largo, al mare restavano soltanto 27 verste1; il posto è maestoso e bello, ma i ricordi del passato di questa regione, quello che i compagni di viaggio dicono sul duro inverno e sulle non meno dure usanze locali, la vicinanza dei lavori forzati e l'aspetto stesso della città abbandonata, spopolata fanno passare del tutto la voglia di ammirare il paesaggio. Nikolàevsk è stata fondata non poi da tanto, nel 1850, dal famoso Gennàdij Nevel'skój, momento radioso più unico che raro della storia della città. Negli anni Cinquanta e Sessanta, quando si è cominciato lo sfruttamento agricolo del territorio lungo l'Amùr facendo generoso uso di soldati, detenuti e coloni, a Nikolàevsk facevano soggiorno i funzionari che governavano la regione, qui arrivavano numerosi avventurieri russi e stranieri, si trasferivano i coloni attirati dalla straordinaria abbondanza di pesce e di selvaggina e, evidentemente, gli interessi che si confanno al genere umano non erano estranei alla città, tant'è vero che uno scienziato di passaggio considerò € 17,46
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno «È arrivato Volódâ!» gridò qualcuno fuori. «È arrivato il padroncino Volódâ!» strillò Natàl'â, correndo in sala da pranzo. «Ah, Dio mio!». Tutta la famiglia Korolëv, che aspettava l'arrivo del suo Volódâ da un momento all'altro, si precipitò alle finestre. All'ingresso c'era un grande rozval'ni1 e un vapore denso saliva dalla trojka di cavalli bianchi. La slitta era vuota, perché Volódâ era già nell'ingresso e si stava slacciando il cappuccio con le dita arrossate, congelate. Il cappotto dell'uniforme del ginnasio, il berretto, le galosce e i capelli sulle tempie erano coperti di brina ed emanava dalla testa ai piedi un odore di gelo così buono che, guardandolo, veniva voglia di rabbrividire e dire: «Brrr!». La madre e la zia si precipitarono ad abbracciarlo e baciarlo, Natàl'â gli si accasciò ai piedi e cominciò a sfilargli i vàlenki2, le sorelle si misero a strillare, le porte cigolavano, sbattevano, e il padre di Volódâ, col solo gilè addosso e le forbici in mano, si precipitò nell'anticamera e gridò spaventato: «È da ieri che ti stiamo aspettando! Hai fatto buon viaggio? Tutto bene? Signore, mio Dio, lasciate che saluti suo padre! Cos'è, non sono suo padre?» € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno Nove o dieci anni fa, durante la fienagione, accadde che una volta poco prima di sera, io e Pëtr Sergeic, che ricopriva la carica di giudice istruttore, andammo a cavallo alla stazione per la posta. Il tempo era meraviglioso, ma sulla via del ritorno si sentirono rombi di tuono e vedemmo una nuvola nera alquanto stizzita puntare dritto verso di noi. La nuvola si avvicinava a noi e noi a lei. Sul suo sfondo biancheggiavano la nostra casa e la chiesa, gli alti pioppi si facevano d'argento. Nell'aria c'era odore di pioggia e di fieno falciato. Il mio cavaliere era particolarmente di buon umore. Rideva e diceva un'enormità di sciocchezze. Diceva che sarebbe stato interessante incontrare sul nostro cammino un castello medievale con le torri merlate, con il muschio, con le civette, dove avremmo potuto trovare riparo dalla pioggia per poi essere uccisi da un fulmine... Ma ecco che la prima onda scosse la segale e il campo d'avena, s'alzò il vento d'un colpo e nell'aria cominciò a vorticare la polvere. Pëtr Sergeic scoppiò a ridere e spronò il cavallo. «Bene!» gridò, «molto bene!»... € 5,29
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![]() ![]() Author: Cechov Anton; Osimo B. (cur.) Publisher: Osimo Bruno 'Nella nostra scuola dell'obbligo, dovendo dare ai ragazzi rudimenti di testo, di lettura, di scrittura, ricorriamo a categorie rozze, dividendo i testi nei cosiddetti 'generi' o, peggio ancora, 'generi letterari', perché riteniamo che solo banalizzando la realtà sia possibile tramandarla alle generazioni future. Ma per chi conosce bene un autore, per chi conosce bene un singolo testo, generi e correnti possono badare a sé stessi e restare completamente fuori dal discorso. Cerchiamo di parlarci seriamente, io e te, lettore, lettrice, di cose che sappiamo perché siamo lettori, perché siamo lettori attenti, sensibili. Ogni racconto di Antòn Pàvlovic è poesia, è poesia in prosa. Qui contano le sillabe, contano le ripetizioni, le anafore. Il racconto cehoviano è un meccanismo delicatissimo che il traduttore accorto affronta con cautela, pronto a ricreare - ove possibile - quell'intelaiatura di rimandi intratestuali, allusioni, sensibilità reciproche tra parti del testo, pronto insomma a toccare meno possibile, lasciando al lettore l'oneroso - e godurioso - còmpito di decodificare, di capire, se necessario di vedere spiegato in nota'. € 3,99
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