Impero Romano, 92 d.C. L'ombra dell'autorità di Domiziano incombe minacciosa su Roma, che trattiene il fiato. Senatori e aristocratici sono intenti a gestire i giochi di potere, cercando di non inimicarsi l'imperatore, che vede intrighi a suo danno dappertutto. Nell'Hispanica, il senatore Marco Coccejo Nerva subisce un attentato che fallisce grazie all'intervento inatteso di un passante lusitano, Victor Deco, e del suo amico fraterno Xun Da. Victor è stato venduto come schiavo da bambino, finendo in Cina, dove si è costruito negli anni il suo futuro di guerriero, fino a conquistarsi la libertà e tornare in patria insieme al fido Xun Da. L'incontro con Nerva, uomo di sani valori, cambia la vita dei due, braccati dai pretoriani, al punto da spingerli a sostenere la causa del senatore e riaccompagnarlo a Roma incolume. Assemblando una squadra di soldati disomogenea quanto funzionale, inizia un'avventura necessaria a recuperare una preziosa tranquillità quotidiana e riconquistare la libertà che viene loro minacciata.

Tutti noi abbiamo un nonno, una nonna. Dai ricordi e dai racconti di chi è venuto prima emerge uno spaccato del tempo che non abbiamo potuto vivere, semplicemente perché non c'eravamo ancora. Eppure quella storia è anche la nostra storia, è parte di noi, ci ha plasmati, magari inconsciamente, trasformandoci in ciò che siamo oggi e ponendo le basi per quel che saremo domani, crescendo. Crescere porta in sé l'idea di un viaggio; è un po' come una lunga camminata in montagna, una di quelle a cui da sempre abbiamo abituato i nostri figli. E se è vero che per viaggiare bene si deve viaggiare leggeri, è importante non dimenticare le cose essenziali, da custodire nel nostro zaino. Il senso di questo libro è proprio quello di raccogliere vecchie storie che non devono andare perdute. Età di lettura: da 5 anni.

Una serie di racconti, poesie e tentativi stilistici diversi nati dalla penna di un giovane uomo, in un percorso di crescita interiore destinato a non finire mai.

Questo volume dedicato agli Antonini, o meglio alle molte linee di una famiglia articolata e importante nella storia del Friuli e in particolare della sua città capoluogo - Udine - dal quattro al Novecento, racconta l'ascesa economica e cetuale di una famiglia che dalla Carnia si porta a Udine dove costruisce un'immagine pubblica di onorabilità e nobiltà nei modi della società di antico regime, ma racconta anche le vite dei singoli membri, i palazzi di città e le ville di campagna che ne testimoniano cultura, magnificenza e solidità patrimoniale.