Costretta dalla famiglia (era quinta di sette figlie) a entrare come novizia in un convento benedettino di clausura, la diciannovenne Enrichetta Caracciolo (1821-1901), appartenente a una delle pił blasonate famiglie napoletane, si dedicherą a ritrarre con estrema crudezza la vita del monastero, dominata da ignoranza, meschinitą, gelosie, ipocrisie, soprusi. Le sue memorie verranno pubblicate nel 1864 e gli varranno la scomunica da parte delle autoritą ecclesiastiche, anche per via della sua fede repubblicana e antiborbonica. Il libro riscosse un successo insperato fino a diventare il primo best sellers dell'Italia unita e a venire tradotto all'estero con altrettanta fortuna.
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