Piera è una maestra che nel suo tempo libero scrive poesie, favole, impressioni davanti al mare e istantanee. Scrivere le consente di fotografare e al tempo stesso di far luce sulla Storia che rivive in Istantanee nella sua dimensione squisitamente emotiva ed affettiva. Sedici istantanee proiettate sulle pagine con la narrazione in filigrana.

Nebule, al plurale, intitola Piera Caivano, perché molteplici possono essere le oscure vie in cui si perdono i nostri pensieri, ma altrettanto infiniti, come le stelle raccolte nell'universo, sono i modi in cui possiamo cercare la nostra casa, il nostro cuore.

La poesia di Piera Caivano racchiude un simbolismo capace di accostare gli elementi naturali alle tante, intense, sfaccettature dell'anima. La sua è una poesia emozionale, che rapisce e conquista per la forza della sua espressività e per la ricerca di una forma capace di catturare il lettore ed immergerlo in una lettura dalla forte connotazione passionale. Nella sua apparente essenzialità si rivela una silloge di carattere, con versi diretti, capaci di penetrare il lettore nella parte più viscerale di sé.

«La visione che ci restituisce la poesia di Piera Caivano è quella di un dono - quello di essere donna - in realtà fortemente ossimorico, poiché spesso appare come una pena, una vergogna, se non addirittura una colpa... sembra essere un tormento mitologico, quello di nascer femmina, eppure, arrivando alla fine del volume, scopriamo che in realtà lo scorrere delle pagine non è altro che il massimo elogio ad una figura che proprio con le sue dicotomie, i suoi opposti, le sue violenze e vivide sensazioni è capace di atti e sforzi inenarrabili.»