'Una persona sovrappeso dovrebbe evitare di postare le sue foto sui social in costume da bagno'; 'Se qualcuno riceve un meme su un suo difetto fisico, non se la deve prendere, è soltanto un meme'. Ancora: 'Offendere un compagno/a via Internet per come si veste è sicuramente meno grave che farlo di persona'. Queste sono alcune delle affermazioni utilizzate nell'indagine empirica presentata nel volume, condotta su un esteso campione di adolescenti in Italia e in Romania per rilevare la loro propensione al body shaming online. I comportamenti di prevaricazione messi in atto attraverso insulti, prese in giro o umiliazioni - nel mondo fisico e nel mondo virtuale - sono oggetto nel testo di analisi sociologiche, pedagogiche, psicologiche, semiotiche, mediologiche, e di riflessioni di insegnanti e funzionari del sistema scolastico.
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