Un thriller nel quale un audace questore svela una rete di corruzione, microspie inTribunale e alleanze oscure, mentre un criminale si trova coinvolto in un doppio omicidio dal finale imprevedibile. Tra le sbarre di un carcere e il palazzo del Viminale, la trama si dipana con spregiudicatezza sfidando il destino. Basato su fatti reali, l'opera offre uno sguardo crudo sulla vita di personaggi immersi nel mondo del crimine pontino. 'Affari di Provincia' è un viaggio inquietante nell'oscurità di una città sospesa tra giustizia e corruzione, dove il sipario si abbassa sulla verità spesso inaccessibile.

Nel super carcere di Gorizia, Franco Leone, noto come Eagle, vive ogni giorno in allerta, consapevole che la sopravvivenza richiede astuzia e spietatezza. L'arrivo di Nicol, una donna affascinante e misteriosa, sembra offrirgli una via di fuga, ma dietro il suo volto angelico si cela un animo oscuro. Tra i vicoli di Roma e le ombre di Catania, Eagle si ritrova coinvolto in una lotta feroce per la libertà, affiancato dai suoi spietati compagni, Bulldog e il Macellaio. Tradimenti e vendette scandiscono il ritmo di una storia cruda e implacabile, in cui nessuno è davvero innocente, e ogni decisione può essere fatale.

Leonardo Santoro, condannato all'ergastolo per omicidio, osserva con lucido distacco un mondo ostile, crudele e violento. Una sorta di territorio di caccia. Nessuno su cui contare. Nessuno da volere al proprio fianco. L'imperativo è sopravvivere, per non diventare una preda. Un mondo alieno privo di ogni minimo sentimento. Ma nel pianeta delle scimmie dove la violenza, le prevaricazioni e gli stupri quotidiani costituiscono la norma, l'equilibrio è regolato da chi si dimostra più forte.

Nel cuore della tranquilla Kleinbaai, una cittadina sudafricana, si cela un'oscura presenza: Akin Ayodele, un potente narcotrafficante che domina con fermezza il suo impero dai confini marittimi. Ma dietro il velo di normalità di Kleinbaai si nascondono molte storie intrecciate. Man mano che la luce si fa sempre più intensa sull'organizzazione di Zorzi, si aprono le porte per scoprire una rete di personaggi complessi e tormentati. Le loro vite personali e le relazioni gettano ombre sulle alleanze e le rivalità, dando vita a un intreccio di azioni e reazioni che definiscono il destino di tutti coinvolti. Da Kleinbaai all'America, il romanzo trasporta il lettore in un viaggio attraverso gli abissi dell'animo umano, in un mondo dove il male di Zorzi non conosce limiti. Nelle pagine del libro, ogni evento scaturisce una catena di conseguenze, portando alla rivelazione di un finale carico di tensione e emozione, in cui i destini si intrecciano in un gioco mortale.

Il commissario Di Raio era stato raggiunto da una comunicazione giudiziaria. La sua vita, il suo lavoro, la sua immagine, all'improvviso, erano state messe in discussione. Intorno a lui si era creata un'atmosfera di sospetti e pregiudizi. Quello che lo spaventava di più, era il rischio di perdere tutto quello che si era costruito; il timore che i suoi familiari e amici potessero giudicarlo. La possibilità che potesse essere, addirittura, incriminato come mandante di un omicidio lo faceva impazzire. Era adirato con i suoi colleghi. Gli avevano nascosto che lo stavano controllando da mesi. Lo avevano tenuto all'oscuro di tutto. Non poteva immaginare fino a che punto fosse arrivata la loro sorveglianza e cosa avessero scoperto. Di Raio scosse il capo con un sorriso amaro. Doveva ammetterlo, qualcosa di cui gloriarsi lo aveva. Aveva comunque ottenuto la sua vendetta. Quando l'arresto di qualcuno avviene diverso tempo dopo che ha commesso un reato, il caso diventa complesso. Si trasforma in una faccenda personale. Il commissario Franco Di Raio contro l'enigmatico assassino di via Cerreto. La sfida tra i due avversari aveva assunto dimensioni epiche sui giornali.

Uccidere un uomo guardandolo dritto negli occhi non è facile, nemmeno se questo è un pezzo di merda. Per i ragazzi di Porto Azzurro, invece, è la cosa più naturale del mondo. Bere un caffè o uccidere un uomo è qualcosa che gli viene naturale. I quattro uomini, che erano diventati amici per la pelle, si sedettero attorno a un tavolino. Dovevano prendere delle decisioni. Giancarlo chiuse gli occhi e disse: «La questione si chiama D'Agostino, lo sappiamo tutti.» A uno come Gerardo, non servivano altre spiegazioni per fare due più due. Tra loro c'era stato un giuramento. Un impegno che pretendeva la totale e autentica dedizione poiché il patto tra loro era di sangue.

Carlo Del Punta indaga negli archivi della caserma militare a Livorno dove è stato trasferito da alcuni anni. Scova carte ingiallite che iniziano a parlare svelando traffici illeciti e relazioni ambigue tra uomini di potere, una fitta trama di interessi occulti che lo porterà a scoprire i mandanti delle morti di alcuni paracadutisti, e il pericoloso intreccio con il mercato delle armi in Medioriente.