Davanti al cancello di un noto primario del più importante ospedale della città viene trovato il corpo senza vita di un uomo. Tutti, o quasi, gli indiziati dispongono di alibi abbastanza consistenti. Scavando nel passato della vittima e nelle sue relazioni sociali, vengono a galla il gioco d'azzardo, l'usura, la speculazione fondiaria e il comportamento riprovevole di alcuni dei protagonisti. Sesso e denaro sembrano all'origine del delitto. Ma chi è veramente la vittima? E chi sono gli altri protagonisti della brutta storia? Un noto professionista della Torino bene, un grande avvocato del foro subalpino, un impresario edile dal discutibile passato, un vice questore imprigionato da una procacciatrice di sesso, un defilato impiegato di banca e una moglie infedele, e altri personaggi minori, sembra complottino per rendere difficile la vita e l'attività del commissario Lamanna. Sfilano, uno dopo l'altro, politici di alto rango, tenutari di bordelli, organizzatori di giochi clandestini e speculatori di bassa lega. Uno spaccato irriverente di una società priva di interessi meno ignobili del denaro, dell'intrigo e del potere.

Cosa c'entra la morte violenta di un importante e misterioso personaggio della Roma che conta con lontani episodi di lotta partigiana nella Valle di Susa, a pochi chilometri da Torino? E cosa si nasconde dietro un delitto che non ha alcuna logica spiegazione? Il brutto colpo coinvolge, nel ruolo di sospettati, la vedova, la giovane amante, un amico della vittima, un affarista, un usuraio, un fisiatra, una donna in carriera, un senatore e un ambiguo terzetto del generone romano. Ne risulta un quadro complesso e contraddittorio che investe politici, protagonisti della guerra civile, giornalisti, uomini dei servizi segreti e criminali comuni. Il questore di Roma e il commissario Pantaleo fanno l'impossibile per individuare il colpevole. La vicenda si snoda fra la Capitale e la Valle di Susa.