Il camminamento micaelico, promosso dall'assetto questorile, attraversa e condivide l'esperienza multanime del Molise che, di certo, non è terra disanimata, né ambito parassitario. L'arcangelo Michele doppiamente dialoga con la terra molisana; intanto per il diffuso culto santuariale che l'operosa comunità coltiva in comunione con la propria peculiare storia, e poi per la ben significativa congiunzione con il patrocinio che appunto l'Arcangelo ufficialmente elargisce nei confronti della Polizia dello Stato. Per certo, il volto del Molise, che pur è dimensionato in pienezza di senso e di valore, si manifesta nella modalità mosaicale, dal momento che tale rappresentazione nella sua pienezza si mostra ampiamente compiuta pur nella sopravvivenza delle tessere che, nel fornire sintesi, confermano analisi. Questo per significare che trattasi di un corpo polimembrico vivo e vivace.

'La condizione umana della regione pugliese è testimonianza di un grande passato ed è prova lievitata di un presente operoso e di un futuro sorretto da coraggio esistenziale. La cultura, l'economia, la vivacità espressiva dei dialetti, la generosità dell'accoglienza, le tante scontate compatibilità, l'intelligente ottimismo nell'azione e nell'aspettativa, l'esternazione della religiosità territoriale, fanno di questa pubblicazione un'autorevole risposta ad un'attesa non soltanto regionale.' (Angela Schena)