Dopo la questione romana, la questione meridionale e la non meno avvincente questione femminile, ecco un libro sulla questione dell'otto per mille, quella (apparentemente) piccola fetta di imposte che lo Stato italiano destina alle confessioni religiose (e a se stesso, per scopi nobili). Guidato, o guidata, dagli eroici spiriti di Giuseppe Garibaldi e Giorgio Gaber, il lettore, o la lettrice, potrà chiarire in brevissimo tempo i termini di un istituto fiscale troppo spesso ignorato o snobbato. La trattazione, agile e lontana da pedanti schematismi, consente anche ai lettori distratti una facile 'digestione' dei numeri e dei riferimenti alle leggi e alla saggistica sull'argomento. Un po' romanzo, un po' pamphlet, un po' saggio, La 'questione' dell'otto per mille non mancherà di indignare, far sorridere o risvegliare istinti partigiani. Perché dopo tutto, se le cifre non mentono, si tratta pur sempre di decidere come spendere un miliardo di euro (o giù di lì). Il libro contiene una striscia inedita, con Bobo protagonista in una storia sul tema, disegnata per l'occasione da Sergio Staino.

Asènpròprjdociù. Confessioni d'autore è un libro di narrativa, scritto da Michele Antonellini. Una manciata di brevi prose di cui sono immaginari autori i personaggi di alcune tra le più importanti canzoni d'arte italiane. Bocca di rosa, il barista di Albergo a ore, un iracondo oste gucciniano e molti altri (che il lettore avrà il piacere di scoprire) hanno finalmente la possibilità di confessare storie, sentimenti, aspirazioni, idee, liberi da qualsiasi condizionamento e liberati dalle trame nelle quali gli autori li hanno cacciati. Leggendo le loro confessioni, si proverà ancora una volta che la canzone d'autore, femmina, giocherellona e sempre giovane, ha, al pari delle sorelle arti maggiori e forse più di loro, la capacità di parlarci del presente.