Conscia della tensione fra vecchio e nuovo mondo, che tanto aveva sconvolto la vita dei migranti europei negli Stati Uniti tra Otto e Novecento, Willa Cather scelse di raccontare l'ombra e le contraddizioni della frontiera attraverso semplici ed eroiche figure femminili.

A diciotto anni Lucy Gayheart si trasferisce dal Nebraska a Chicago per studiare musica. È bella, acerba e ardente, dà l'idea che 'in lei la vita scorra molto vicina alla superficie', e queste sue qualità attraggono l'attenzione di Clement Sebastian, un musicista molto più adulto di lei ma assai carismatico, un uomo dotato del fascino di chi ha abbandonato tragicamente la vita per l'arte. Lucy si sente sospesa tra gli sconfinati paesaggi dell'infanzia e lo sfavillio della grande metropoli, tra Harry, il pretendente di sempre, e Clement, e si ritroverà a districarsi tra i propri progetti e gli scherzi del destino, fatto di grovigli e di repentine svolte. Pubblicato per la prima volta nel 1935, 'Lucy Gayheart' ci parla del carattere effimero dell'innocenza, del conflitto tra provincia e città nei grandi e difficili Stati Uniti, dei sentimenti che si agitano in una giovane donna che abbandona il suo piccolo mondo per cercare fortuna e diventare adulta.

A diciotto anni Lucy Gayheart si trasferisce dal Nebraska a Chicago per studiare musica. È bella, acerba e ardente, dà l'idea che 'in lei la vita scorra molto vicina alla superficie', e queste sue qualità attraggono l'attenzione di Clement Sebastian, un musicista molto più adulto di lei ma assai carismatico, un uomo dotato del fascino di chi ha abbandonato tragicamente la vita per l'arte. Lucy si sente sospesa tra gli sconfinati paesaggi dell'infanzia e lo sfavillio della grande metropoli, tra Harry, il pretendente di sempre, e Clement, e si ritroverà a districarsi tra i propri progetti e gli scherzi del destino, fatto di grovigli e di repentine svolte. Pubblicato per la prima volta nel 1935, 'Lucy Gayheart' ci parla del carattere effimero dell'innocenza, del conflitto tra provincia e città nei grandi e difficili Stati Uniti, dei sentimenti che si agitano in una giovane donna che abbandona il suo piccolo mondo per cercare fortuna e diventare adulta.

Una notte, la giovane Myra Driscoll scappa di casa portando con sé solamente un manicotto e un portamonete. A passo svelto e testa alta, sene va per sempre. Raggiunge Oswald Henshawe, giovane spiantato di cui è innamorata, e lo sposa in gran segreto, rinunciando così alla cospicua eredità che le spetterebbe. Un gesto audacemente romantico, che in famiglia diventa una leggenda. Quando, molti anni dopo, una giovane amica le chiede se lei e Oswald sono stati felici, la risposta è glaciale: «Felici? Oh, sì! Come la maggior parte della gente». E allora a che cosa è servito quel sacrificio? Che senso ha avuto barattare grandi fortune per una vita banalmente normale? Quelle che emergono, in questo romanzo breve ma stratificato, sono le mille sfumature di una figura ambigua e tormentata, una donna tanto risoluta nelle sue clamorose rinunce, quanto incapace di godere di una felicità che di clamoroso non ha nulla. Uno spirito libero che si trova a combattere contro i limiti della quotidianità e la crescente, esasperante consapevolezza di essere una donna totalmente diversa da quella che pensava di essere in giovane età.

Con il titolo di uno di essi, 'La ragazza boema', questo volume riunisce quattro racconti che ci offrono la dimensione più autentica della scrittura di Willa Cather, da sempre considerata uno dei grandi classici della letteratura americana. Come l'autrice, trasferitasi nell'infanzia dalla Virginia al Nebraska, terra di passaggio di pionieri e cercatori di fortuna, i protagonisti di queste brevi narrazioni sono divisi tra l'accettazione serena della propria realtà e il desiderio di partire lasciandosi ogni cosa alle spalle, alla ricerca di un evento o di una prospettiva che possa accendere improvvisamente le loro esistenze. In questo, 'La ragazza boema' (1912) anticipa felicemente gli esiti di uno dei massimi romanzi della Cather, 'La mia Antonia' (1918); e senza dubbio la sua protagonista, Clara Vavrika, rappresenta uno dei personaggi femminili più riusciti, non solo tra le opere della Cather, ma dell'intera letteratura americana di inizio Novecento. Quell'evento inaspettato, capace di aprire una diversa prospettiva di vita, può arrivare anche dall'arte o dalla musica, ed è questo il tema che accomuna altri due racconti qui riuniti, entrambi del 1905, 'Il matrimonio di Fedra' e 'La casetta nel giardino'. In 'Doppio compleanno' (1929), che conclude questa nostra raccolta, è invece la nostalgia del passato a trasformarsi in momento di riscatto per un futuro diverso. Willa Cather, con la maestria di uno stile sapiente, attentissimo al dettaglio psicologico, tratteggia in tutti questi suoi personaggi, dal temperamento libero e forte, il desiderio di essere padroni del proprio d

Tutto ciò che voleva era lì, tangibile davanti a lui, come il mondo fatato di una pantomima di Natale, ma c'erano spiriti beffardi che montavano di guardia alle porte, e, mentre la pioggia gli soffiava sul viso, Paul si chiedeva se il suo destino non sarebbe per sempre stato quello di rimanersene là fuori a osservare ciò che desiderava tremando nella notte scura.

Protagonista di questa straordinaria storia d'amore e amicizia è Antonia: pelle bruna, ricci incolti e occhi grandi, è una bambina curiosissima che conduce la vita misera degli agricoltori, ma sogna di imparare a leggere e scrivere. Accanto a lei vive il piccolo Jim, e da quando i due si conoscono niente può separarli. Tra i campi dorati di granturco e l'erba alta e rossa delle campagne del Nebraska, i due ragazzi trascorrono mesi spensierati finché una tragedia colpisce la famiglia di Antonia. Da questo momento, le vite di Jim e Antonia sono destinate a separarsi e a incrociarsi più volte, ma nel cuore di lui rimarrà vivido il ricordo di quella ragazzina tenace dalla risposta sempre pronta. Ed è attraverso le sue parole che seguiamo le vicende di Antonia, messa alla prova da difficoltà umane e naturali ma capace di superare tutto, dalla povertà al fallimento amoroso, con fiducia e caparbietà. Nonostante i maltrattamenti e gli ostacoli, Antonia ricerca fermamente la propria felicità con quella passione tipica dello spirito dei pionieri.

Set in the Nebraska landscape in a community evocative of Cather’s own (Red Cloud), My Ántonia tells the story of Ántonia Shimerda, a Bohemian immigrant, and Jim Burden, who like Cather was uprooted from Virginia to the Nebraska prairie. Ántonia and Jim, like many of the other characters in this 1918 novel, are based on Cather’s childhood friends. This Norton Critical Edition is based on the first published edition of the novel. It is accompanied by explanatory footnotes, key illustrations, an introduction that gives readers a historical overview of both author and novel, and a note on the text.

“Contexts and Backgrounds” is a rich collection of materials organized around the novel’s central themes: “Autobiographical and Biographical Writings,” “Letters,” and “Americanization and Immigration.” Willa Cather, Edith Lewis, Latrobe Carroll, Rose C. Feld, Guy Reynolds, Woodrow Wilson, Peter Roberts, Horace M. Kallen, Sarka B. Hrbkova, and Rose Rosicky, among others, are included.

“Criticism” spans a century of scholarship on Willa Cather and My Ántonia, from contemporary reviews by Henry Walcott Boynton, H. L. Mencken, and Elia W. Peattie, among others, to recent critical assessments by Terence Martin, Blanche Gelfant, Jean Schwind, Richard H. Millington, Susan Rosowski, Mike Fischer, Janis Stout, Marilee Lindemann, and Linda Joyce Brown.

A Chronology of Cather’s life and work and a Selected Bibliography are also included.

My Ántonia chronicles the life of Ántonia, a Bohemian immigrant woman, as seen through the eyes of Jim, the man unable to forget her. Jim, now a successful New York lawyer, recollects his upbringing on a Nebraska farm. Even after twenty years, Ántonia continues to live a romantic life in his imagination. When he returns to Nebraska, he finds Ántonia has lived a battered life. Although the man to whom she dedicated her life abandons her, she remains strong and full of courage.

Protagonista di questa straordinaria storia d'amore e amicizia è Antonia: pelle bruna, ricci incolti e occhi grandi, è una bambina curiosissima che conduce la vita misera degli agricoltori, ma sogna di imparare a leggere e scrivere. Accanto a lei vive il piccolo Jim, e da quando i due si conoscono niente può separarli. Tra i campi dorati di granturco e l'erba alta e rossa delle campagne del Nebraska, i due ragazzi trascorrono mesi spensierati finché una tragedia colpisce la famiglia di Antonia. Da questo momento, le vite di Jim e Antonia sono destinate a separarsi e a incrociarsi più volte, ma nel cuore di lui rimarrà vivido il ricordo di quella ragazzina tenace dalla risposta sempre pronta. Ed è attraverso le sue parole che seguiamo le vicende di Antonia, messa alla prova da difficoltà umane e naturali ma capace di superare tutto, dalla povertà al fallimento amoroso, con fiducia e caparbietà. Nonostante i maltrattamenti e gli ostacoli, Antonia ricerca fermamente la propria felicità con quella passione tipica dello spirito dei pionieri. 'La mia Antonia' unisce garbo, forza e sentimento, grazie alla penna limpida di un'autrice di culto della letteratura americana, che vinse il Premio Pulitzer e ispirò Faulkner, Fitzgerald ed Hemingway.

**Time Magazine 10 Top Nonfiction Books of 2013**

Willa Cather’s letters—withheld from publication for more than six decades—are finally available to the public in this fascinating selection. The hundreds collected here range from witty reports of life as a teenager in Red Cloud in the 1880s through her college years at the University of Nebraska, her time as a journalist in Pittsburgh and New York, and her growing eminence as a novelist. They describe her many travels and record her last years, when the loss of loved ones and the disasters of World War II brought her near to despair. Above all, they reveal her passionate interest in people, literature, and the arts. The voice is one we recognize from her fiction: confident, elegant, detailed, openhearted, concerned with profound ideas, but also at times sentimental, sarcastic, and funny. A deep pleasure to read, this volume reveals the intimate joys and sorrows of one of America’s most admired writers.

La vita di campagna non è abbastanza per il giovane Claude Wheeler, cosi come le distese sconfinate del Nebraska, la fattoria dei genitori, i preti del Temple College. Ma gli affari di famiglia vanno bene e quando il padre decide di ampliare l'attività Claude è costretto ad abbandonare gli studi e i sogni di emancipazione. Sposa Enid Royce, un'amica d'infanzia dedita più alle opere cristiane che alle gioie e ai piaceri del matrimonio. Siamo però nel 1917, l'America è in guerra. Insoddisfatto e infelice, Claude si arruola volontario e parte per l'Europa. Raffigurazione disincantata delle inquietudini che agivano nell'America delle praterie dallo spirito forte e robusto, ma anche nel meschino, timoroso e provinciale Midwest al quale appartiene il protagonista, 'Uno dei nostri' valse a Willa Cather il premio Pulitzer nel 1923. Un libro di guerra memorabile, un romanzo di formazione in cui l'autrice svelò l'anima di un paese completamente diverso al suo intemo ma accomunato da un'indefinibile spinta alla conquista. Anche se alla fine Claude Wheeler, eroe alla ricerca di se stesso, perso nella sua avventura, non potrà che rimpiangere i giorni da cui è fuggito. Sotto la pioggia di proiettili, barricato in trincea tra commilitoni esausti e sfigurati dal terrore, si farà strada in lui la nostalgia, il rimpianto, prepotente e tardivo, delle piccole cose della sua vita in tempo di pace.

A Pulitzer Prize–winning novel celebrating its 100th anniversary in 2013, this is a tale of people struggling to carve out a life in the wilderness while battling ever-duplicitous human nature

Alexandra Bergson's father, John, is dying. He entrusts his farmstead on a desolate stretch of plain to her, rather than to her brothers. Faced with the rigors of frontier living, droughts, and penury, Alexandra only becomes more determined to carry on her father's legacy and battles through remortgaging the farm and adopting new techniques. Fast forward 16 years, her hard work has paid off, her brothers Lou and Oscar have both created prosperous farms, and under Alexandra's management the original farm has thrived. When childhood friend Carl Linstrum returns from traveling it appears that romance is on the cards, but Lou and Oscar drive him out of town, fearing that their sister's marriage would disinherit their own children. The community begins to unravel as jealousy spills out into murder. Although born in Virginia, Willa Cather's family moved to Nebraska and her writing reflects her upbringing in the prairie lands steeped in history.

Hailed by reviewers and readers for its originality, vitality, and truth, this novel secured Willa Cather a place in the first rank of American writers. Cather called My Ántonia “the best thing I’ve done.” For Oliver Wendell Holmes, My Ántonia had “unfailing charm, perhaps not to be defined; a beautiful tenderness, a vivifying imagination that transforms but does not distort or exaggerate.” H. L. Mencken declared it “one of the best [novels] any American has ever done.”

Cather drew deeply on her childhood days in frontier Nebraska for her fourth novel, published in 1918. Old immigrant neighbors inspired many of the characters, particularly the heroine. Ántonia Shimerda is memorable as the warmhearted daughter of Bohemians who must adapt to a hard life on the desolate prairie. She survives and matures, a pioneer woman made radiant by spirit.

W. T. Benda’s illustrations further illuminate the fiction of a writer who drew so extensively on actual experience.

Willa Cather’s third novel, The Song of the Lark, depicts the growth of an artist, singer Thea Kronborg, a character inspired by the Swedish-born immigrant and renowned Wagnerian soprano Olive Fremstad. Thea’s early life, however, has much in common with Cather’s own.

Set from 1885 to 1909, the novel traces Thea’s long journey from her fictional hometown of Moonstone, Colorado, to her source of inspiration in the Southwest, and to New York and the Metropolitan Opera House. As she makes her way in the world from an unlikely background, Thea distills all her experiences and relationships into the power and passion of her singing, despite the cost. The Song of the Lark presents Cather’s vision of a true artist.

Before Willa Cather went on to write the novels that would make her famous, she was known as a poet, the most popular of her poems reprinted many times in national magazines and anthologies. Her first book of poetry, April Twilights, was published in 1903, but Cather significantly revised and expanded it in a 1923 edition entitled April Twilights and Other Poems. This Everyman’s Library edition reproduces for the first time all the poems from both versions of April Twilights, along with a number of uncollected and previously unpublished poems by Cather, as well as an illuminating selection of her newly released letters.

In such lyrical poems as “The Hawthorn Tree,” “Winter at Delphi,” “Prairie Spring,” “Poor Marty,” and “Going Home,” Cather exhibits both a finely tuned sensitivity to the beauties of the physical world and a richly symbolic use of the landscapes of myth. The themes that were to animate her later masterpieces found their first expression in these haunting, elegiac ballads and sonnets.