Il romanzo costituisce il quarto ed ultimo capitolo della cosiddetta quadrilogia ultras di Pierluigi Felli, iniziata con L'amor teppista e proseguita con Vendetta ultras e Ragazzi di curva. Il protagonista Ismaele De Santis e la fida spalla Baconchi sono oramai vecchi, ma hanno ancora qualche conto da regolare con i nemici di sempre. Il tutto per evitare di morire da pensionati. Un proposito che li porterà, da facinorosi fuori tempo massimo, a rivivere sensazioni da stadio sopite nel tempo, affrontando così nuove folli situazioni. Una storia che prende spunto da vicino anche sulla più antica e discussa società di calcio romana: la S. S. Lazio e delle sue origini affondate nel tempo.

In questo romanzo, Felli si addentra in una trama che riprende quanto lasciato in sospeso sia in 'Camerata addio', romanzo d'esordio, che ne 'L'amor teppista'. Lo scenario in cui si svolge la vicenda, infatti, è anche il Sudafrica, dove si stanno per inaugurare i campionati mondiali di calcio 2010. Il 'mondiale' non è però solo la meta di trentadue nazionali, ma anche la destinazione finale di killer e di bersagli, di presidenti di Stato e di presidenti di club, di tifosi veri e di infiltrati tifosi laziali in missione. E soprattutto dei Dead Cats, il gruppo ultras protagonista nel romanzo 'L'amor teppista', e della voce narrante in 'Camerata addio', quel mercenario neofascista di nome Sante Corsara, ucciso in Rhodesia da Otto Pezzi, il sanguinario generale che fino al 1981 stava a capo solo della guerriglia indigena mentre nel 2010 ce lo ritroviamo addirittura nelle vesti della massima autorità dello Zimbabwe, nazione confinante ed un tempo, quando si chiamava ancora Rhodesia, 'alleata' con il Sudafrica.

Esponente di quella corrente letteraria denominata 'hard boiled' e usando lo stile 'duri dal cuore tenero', Felli propone l'avventura dell'investigatore privato Andrea Doria ( già protagonista di 'Nella coda il veleno') impegnato ad uscire fuori dai guai incontrati nell'ambiente camorristici di Cuma e partire di conseguenza verso una meta, Haiti, apparentemente inspiegabile. Solo seguendo le tracce lasciate da un uomo oramai folle si riuscirà a comprendere il segreto della fine di un amore. Un segreto che porterà prima Andrea Doria e poi uno scrittore male in arnese a veleggiare verso l'isola della magia nera, dove verrà risolto l'atroce mistero della Sposa Cadavere.

A Felli, linguaggio spiccio alla Humphrey Bogart, basta disseminare un indizio a capitolo, metter su un ritmo incalzante e provocare un'emozione a pagina. 'Nella coda il veleno' è un giallo classico in puro stile pulp. Dopo venticinque anni l'investigatore privato Andrea Doria torna a Latina. La città è cambiata, troppo, e gli amici di una volta non sono più quelli di prima. La morte di uno di questi fa scattare un'indagine a binario portata avanti 'insieme' al commissario Alfredo Notte. La chiave di volta è nel passato che ritorna. Da lì ne uscirà fuori una storia di lolite, d'usura, di amori, tre uomini e una donna potremmo dire, e di scherzi tra universitari forse troppo pesanti per non lasciare il segno.