Il 2008 fu l'anno del crollo di Lehman Brothers, del lancio del sistema operativo Android da parte di Google e di Barack Obama primo presidente afroamericano della storia negli Stati Uniti. E poi fu l'anno di 'Vivere con lentezza'. Il mondo correva (non sempre nella direzione giusta) e un libro raccontava con il tono quieto di un amico che ti vuole bene come provare a riprenderti il tuo tempo e soprattutto a viverlo fuori dalla frenesia. Introduzione di Nando Cianci.

Stressato manager di una multinazionale, a un certo punto della sua vita Bruno Contigiani si è accorto che qualcosa non andava e ha deciso di rallentare. Grazie a una spinta «gentile» della vita si imbatte in uno scoglio non metaforico e decide di prendersi i suoi tempi per ritrovare l’equilibrio perduto. In questo libro, serio e giocoso invito a evitare la frenesia cui tutti sembrano adeguarsi, racconta come e perché, suggerendo piccole azioni per grandi cambiamenti. Permettendoci così di vedere un mondo che normalmente ci sfugge perché andiamo troppo veloce e, in definitiva, aiutandoci a vivere meglio il presente. Già capo ufficio stampa di Ibm Italia, di Telecom Italia Corporate e di Telecom Progetto Italia, Bruno Contigiani ha deciso di cambiare vita e ha fondato L’arte del vivere con lentezza, Onlus, organizzando la prima Giornata Mondiale della Lentezza. Per l’occasione si è recato a New York, a multare i passanti frettolosi di Union Square, intrattenendoli con ironici quanto profondi ragionamenti sul loro rapporto con il tempo, l’ansia, la frenesia e la qualità della vita. In seguito si ritroverà a Shibuya (Tokyo) e a Piazza del Popolo (Shanghai), testimoniando un bisogno sempre più diffuso di rallentare in armonia con se stessi, gli altri e l’ambiente.

'Vivere con lentezza' è un serio e giocoso invito a prendersi i propri tempi a discapito della frenesia di oggi, a cui tutti sembrano adeguarsi. Sono piccole azioni per grandi cambiamenti, che permettono di vedere un mondo percepibile solo al ralenti.

'Vivere con lentezza' è un serio e giocoso invito a prendersi i propri tempi a discapito della frenesia di oggi, a cui tutti sembrano adeguarsi. Sono piccole azioni per grandi cambiamenti, che permettono di vedere un mondo percepibile solo al ralenti.