I rapporti tra uomini e donne, tra mariti e mogli, tra coniugati e amanti, tra chierici e laici (insomma, a dirla appunto col titolo dello studio di Brusotto, tra 'mariti, mogli, amanti e preti': dove la 'plaque tournante' è appunto il 'prete', che nella Chiesa romana fino all'XI secolo inoltrato può essere anche marito e che d'altronde è talora anche 'amante', talaltra giudice, confessore e/o confidente di ciascuna delle altre tre categorie) si sono profondamente evoluti nel tempo. E il lettore particolarmente competente noterà, al di sotto del pur fitto tessuto di quel che si apprezza della ricerca, un'ancor più spessa trama e un ancor più stretto ordito di fonti esaminate in dettaglio senza risultati apparenti. Tra i pregi di questo lavoro figura in primissima istanza l'aver prestato certo attenzione ai testi giuridici e alla trattatistica, ma l'aver indagato altresì sulle cronache, sui testi letterari, sulle carte processuali: ché nella storia altra cosa sono la teoria e la normativa, altra la prassi e la casistica.
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