Questa è la storia di Maria Gabriella, i suoi cari e Roberto: lui muore, ma non la lascia sola. Roberto torna nella vita di Gabriella e l'accompagna al suo destino assieme e scopre... Gabriella era atea... non è veggenza e la verità si stabilisce quando la realtà corrisponde. Medjugorje: oltre la veggenza un'altra verità rivelata... Gabriella è pronta a gridare al mondo intero il segreto rimasto celato in quella terra, con la sua vita e vissuto è compiuto. Avrebbe dovuto morire prima di conoscerlo. Con uno Spirito nuovo, Gabriella viene condotta nella terra sarda, precisamente nell'arcipelago di Tavolara dove riconosce il disegno di salvezza per i nostri tempi, che Dio ha posto sull'isola di Tavolara e le sue isole al fianco di una base NATO: il centro di comunicazione più importante del Mediterraneo. Un disegno che lascia col fiato sospeso e già visibile a tutti. Dio stesso prende voce con Gabriella perché istruita, parla ai 'Grandi' della terra...Dio e la NATO assieme sulla stessa isola! Due forze opposte si incontrano. La sfida è documentata fra queste pagine. Sardegna e Medjugorje un disegno di salvezza per l'intera umanità, il compimento della profezia 'Se questi taceranno grideranno le pietre' ma non solo le pietre. Per riconoscere la profezia sarebbe servito qualcuno che la vivesse... Gabriella conclude la sua missione assieme a Roberto con la scomparsa di Papa Benedetto XVI Ratzinger che la coinvolge, un evento che richiama l'umanità fortemente in pericolo e che fatica a salvarsi da sola: Dio si manifesta e le dona la chiave. Un nuovo amore nella vita di Gabriella l

Il pericolo sull'umanità è reale, ma c'è una forza superiore che vuole parlare all'uomo. Si trattava di saperla riconoscere: Gabriella doveva morire molte volte, invece è sopravvissuta a tutto e non perché ha gli occhi chiari. Gabriella cade, ma si rialza più forte di prima, eccola qui, ricca di esperienze vere che l'hanno resa ciò che leggerete fra queste pagine che portano alla luce il disegno di Dio per scongiurare la terza guerra mondiale, la guerra batteriologica e ideologica. Da Medjugorje alla Sardegna due disegni di Dio per la salvezza dell'umanità. La vita di Gabriella assieme ai suoi cari è stata un sacrificio che porta ai nostri tempi la speranza, luce dove c'è buio, verità dove c'è menzogna, unione dove c'è divisione. La profezia di Gesù si compie con lei, diventando voce, che scorre fra coloro che ancora non sono riusciti a comprendere la grandezza del disegno di Dio a Medjugorje. Gabriella è responsabile e cosciente delle difficoltà del cammino intrapreso, ma pronuncia il suo 'sì', continuando il suo viaggio da Medjugorje alla terra sarda, in cui Dio l'aveva chiamata a portare alla luce un disegno anche per i grandi della terra al fianco della base Nato. La sua non è veggenza ma la Parola di Dio che si è compiuta con la sua vita. Gabriella non sapeva di essere in un disegno grande tale da spingerla a documentare il vissuto per essere creduta. Da atea a credente in un attimo che Gabriella ci racconta fra queste pagine, in cui siamo tutti scritti: grandi, piccoli, poveri, ricchi, razze e specie. Amore, fede, cultura, scienza e politica si incontrano e si scontra

Una vita segnata dal dolore per la morte delle persone care: lontana da Dio e dalla fede, il suicidio poteva essere l'unica strada percorribile per uscire dalla disperazione, da un annientamento che colpisce l'anima e l'intera esistenza. Eppure l'amore ha vinto sul dolore. Questa è la storia di una donna che dimostra come si possa riprendere il cammino dopo la caduta e che prova che non siamo soli. L'aiuto giunge da ciò che non si vede: ognuno di noi è unito a qualcosa di invisibile, in un disegno più grande di noi che ci rende indispensabili l'uno all'altro. 'Sarei dovuta morire prima di narrare questa storia, invece sono sempre stata salvata a costo della morte di altri e non credo che sia stato perché ho gli occhi chiari'.

Un uragano senza acqua si era abbattuto sulla mia vita. Si portò via un'altra volta tutto quanto costruito, l'amore, la casa dei nostri sogni, il lavoro, il nostro cane. Un attimo che non potrò mai dimenticare. Sola, con la morte nel cuore, ho incontrato un pastore. Non aveva nome, era a me sconosciuto. Mi fece scuola. Non mi diede ricchezze, per riavere tutto quanto perduto, ma pietre, un piccolo Vangelo e segni da seguire 'La mappa del cuore'. Con la forza dell'amore, ho camminato verso la verità e l'ho seguito. Non vedevo il suo volto ma sentivo il suo amore. Dolcemente prese la mia mano, mi guidò ad incontrarlo nel cuore. Sulle pietre a Medjugorje, soffiò in me un'altra vita. Mise nella mie mani il mio cuore di pietra e il suo perdono: l'Agnello. Tornai a casa. Del dolore era rimasto solo il ricordo e di me solo nome e cognome, ma non conoscevo l'autore del miracolo che avevo nel cuore. Iniziai la sua ricerca, Bergamo, Sardegna, Medjugorje. Un triangolo d'amore. Cos'era successo alla mia vita di prima? Nessuno sapeva rispondermi. Volevo la verità. Non mi arresi agli ostacoli. Lottai fino a trovarla. Era scritta in quel libretto che avevo trovato nella soffitta.