Le immagini, affiorano nella mente, per poi dissolversi; scomparire. Piccoli lampi di una luce, che svanisce nel breve spazio di un attimo; ricordi di un tempo lontano, che ormai la tua mente ha quasi del tutto cancellato ma che sono rimasti nascosti, pronti a esplodere in ogni momento. Attimi della vita di un bimbo spensierato, che scorrazzava per la casa, guardandoti con quegli occhietti birichini, che improvvisamente diventavano tristi, pensierosi; con tutte le sue domande; con tutti i suoi... 'perché?'.

'E' questa, una raccolta di racconti; un avvicendarsi di personaggi, che si affacciano nella mente per poi susseguirsi in una interminabile girandola di emozioni. Emozioni, a volte tragiche, a volte drammatiche, che lasciano lo spazio a brevi momenti in cui, l'immaginario, il surreale, ti prende la mano; per poi, lasciarsi andare nel mondo dei sogni. Sognare, per qualche attimo e poi risvegliarsi, alfine, nella dura realta che ti circonda. Per finire, volendo dare un senso poetico al testo, le parole diventano poesie, o per meglio dire, sono le poesie che si trasformano in parole; per dar vita a momenti tragici, drammatici. Poche righe in cui l'autore mostra il suo stato d'animo; servono a chiudere un volume in cui, le emozioni sono state le vere protagoniste di un lungo tragitto'. (L'autore)

'Con Nicola Zambetti si ha l'impressione di compiere un viaggio onirico dove tutte le cose affiorano come significanti allusivi, come icone cariche di annunci misteriosi, di sapienze segrete che ci trascinano in un giardino incantato fatto di sfumature vivaci e tinte forti: l'autore ci mette di fronte ad un afflato originale, perché le parole della poesia sono sempre sensibili, dotate di una loro materia fisica, concreta, con tutte le risonanze, le scie di luce e di ombra che ogni oggetto - e ogni nome - inesorabilmente porta con sé.'