Cosa rende i cani degli esseri unici nel regno animale non umano? Come si spiega il legame speciale che ci unisce ai nostri amici a quattro zampe? E quali aspetti fraintendiamo della nostra relazione con loro? Ogni amante dei cani conosce queste sensazioni: il contatto del loro naso umido, il loro calore quando si sdraiano vicini a noi, i mugolii quando vogliono salire sul letto. Sembra davvero che i nostri cani ci amino. Per anni gli scienziati si sono opposti a questa conclusione, mettendo in guardia dall'attribuire agli animali domestici caratteristiche relazionali tipicamente umane. Ma ecco che Clive Wynne, un pioniere nello studio del comportamento canino, ha contribuito con la sua ricerca a inaugurare una nuova era: quella in cui al centro del rapporto del cane con l'uomo non ci sono più l'intelligenza, le facoltà percettive o la sottomissione, ma l'amore. Basandosi su studi all'avanguardia condotti nel suo laboratorio e in altri in tutto il mondo, Wynne dimostra che, a partire dal muso e dalla coda fino ad arrivare al cervello, agli ormoni e persino al DNA, è l'affetto la qualità che più caratterizza i cani come specie e costituisce la loro stessa essenza. Questa rivoluzione scientifica sta rivelando molte più cose di quante ne avessimo mai immaginate sulle origini, il comportamento, i bisogni e le peculiarità nascoste dei cani.

This volume presents an international group of researchers who model animal and human behavior--both simple and complex. The models presented focus on such subjects as the pattern of eating in meals and bouts, the energizing and shaping impact of reinforcers on behavior, transitive inferential reasoning, responding to a compound stimulus, avoidance and escape learning, recognition memory, category formation, generalization, the timing of adaptive responses, and chromosomes exchanging information. The chapters are united by a common interest in adaptive behavior--whether of human, animal, or artificial system--and clearly demonstrate the rich variety of ways in which this fascinating area of research can be approached.

In so doing, the book demonstrates the range of thought that qualifies as theorizing in the contemporary study of the mechanisms of adaptive behavior. It has two purposes: to bring together a very wide range of approaches in one place and to give authors space to explain how their ideas developed. Journal literature often presents fully-formed theories with no explanation of how an idea came to have the shape in which it is presented. In this volume, however, leaders in different fields provide background on the development of their ideas. Where once psychologists and a few zoologists had this field to themselves, now various types of computer scientists have added great energy to the mix.