Attraverso una scelta ponderata degli episodi più significativi della sua esistenza l'autore cerca di dare una direzione e un significato alle azioni e ai pensieri che l'accompagnano e lo condizionano negli anni. Ne nasce una storia intensamente vissuta attraverso i sentimenti, le riflessioni, gli eventi e i rapporti familiari e non solo. L'autore scava dentro se stesso per capire e approfondire le scelte di vita, così come l'influenza del mondo esterno sui suoi comportamenti. La lotta interiore così concepita causa spesso sofferenza, ma può arrivare talora a momenti di piena realizzazione. Al centro della narrazione sta sempre l'uomo nella complessità del suo essere e nella ricerca continua della sua vera dimensione.

L'anaconda è il più grande rettile vivente, potendo arrivare a venti metri di lunghezza. In quanto tale è l'immagine della forza, dell'agilità, della capacità di mimetizzarsi nel suo ambiente naturale e dell'astuzia tipica dei serpenti. Ingaggia lotte mortali anche con i grandi felini, uscendone quasi sempre vincitore e ingoiandoli interi subito dopo. Le inquietudini subentrano alla fine della lotta, quando la fatica sostenuta e lo sforzo di una digestione lunga e difficile la espongono ai maggiori rischi. I protagonisti del romanzo si trovano nella situazione di doversi muovere tra le intemperie della vita tanto meno vittoriosi quanto più in quel preciso momento pensano di essere forti. Le battaglie si susseguono e s'intersecano in un groviglio doloroso e nell'impotenza di trovare soluzioni, che anzi diventano spesso causa e origine di nuove sofferenze. Nel ciclo della vita l'alternarsi delle vicende umane è imprevedibile anche se causato spesso dall'uomo stesso.

«Poi si addormentava e tornavano gli incubi consueti; a volte si svegliava in piena notte. Perché tanta sofferenza? Il suo corpo era tutto un dolore, il suo animo un abisso di disperazione. Avesse avuto almeno il coraggio di gettarsi nel fiume che scorreva a qualche centinaio di metri!». 'Pioveva a dirotto quella sera di novembre del 1883': comincia così il racconto di un paesino del Polesine che parte dai primi anni del Regno d'Italia per terminare con la Repubblica alla fine del secolo scorso. La Storia s'intreccia con le vite dei personaggi che vengono coinvolti ed emarginati al tempo stesso dagli eventi importanti e tragici che scuotono questo periodo. Il racconto si popola di una umanità varia ai cui personaggi è difficile non affezionarsi. Attraverso le loro storie Giuliano Visentin, con uno stile pulito, chiaro ma mai banale, riesce a coinvolgere il lettore nelle sue riflessioni di uomo colto e attento alla società su temi importanti relativi alla giustizia, alla religione, al significato di 'umanità'; su quali valori vogliamo fondare le nostre esistenze e la nostra società; sulla fondamentale importanza della cultura come unico strumento di libertà e coscienza critica personale e di un Paese. Le vite dei personaggi s'intersecano fino a comporre un canto lirico per soli e coro.

'Puoi avere immense qualità intellettive, puoi arrivare con l'intuizione negli abissi più profondi dello spirito, puoi essere in grado di spaziare nelle lontananze infinite dell'universo. Se non accompagni tutto questo con la conoscenza vera di te stesso, con l'umiltà di una coscienza consapevole dei suoi limiti, rimani nel buio dell'ignoranza'. È un viaggio a ritroso alle radici stesse dell'esistenza, che parte da Luca, che nasce nel dopoguerra, e giunge fino ai giorni nostri, a Simona, sua nipote, attraverso diverse generazioni con differenti problemi e difficoltà, ma con un unico denominatore: la famiglia, vera protagonista di questo romanzo, oggi più che mai unico baluardo contro le insidie del mondo. Le vicende dei protagonisti diventano uno spunto per affrontare i temi cardine dell'esistenza: i valori, la fede, i sentimenti. E il dolore che aiuta a crescere, perché 'è attraverso gli avvenimenti tragici dell'esistenza che i ricordi riprendono la loro dignità e gli errori riaffiorano dalle tenebre della memoria. È attraverso il dolore che il passato riacquista il suo ruolo di guida per il futuro'.