'Ho appeso per poco / al minuto che fluttua / appena una parola intrepida / sibilo schiuso al margine / di una stagione imperfetta.'

«Nel tempo d'ogni tempo, che sia ieri o una impaziente stagione appena cominciata, ciascuno passa, con la sua danza da danzare, da una meravigliosa euforia ad una canzone che giace, abitando pagine di unicitą che si replica. E se nelle trame, consapevoli o no, amando e attraversando, o sfiorendo vivacemente, si perde o ci si perde, pure non č stato vano il trascinante vagito di un'etą, di questa etą come nessun'altra». (Dalla Nota dell'Autrice)

Nanni non conosce suo padre. Non lo conosce davvero. Per tutta la sua infanzia la figura cui si č aggrappato č il nonno, eroe forte e presente ai suoi occhi, in antitesi all'incostanza di un padre percepito estraneo e lontano. Sono gli anni '80, Nanni č un ragazzino insicuro e sovrappeso, mangia con foga, vomita. Ama leggere, storie di avventure, di terre lontane. Magellano č, dopo il nonno, la sua fonte di ispirazione. Ed anche il suo č un viaggio, a tratti doloroso, a tratti illuminante, attraverso l'infanzia e l'adolescenza, alla scoperta di se stesso e del suo posto nel mondo. Dalle profonditą oscure in cui s'č inabissato, da quell'ultimo abbandono tanto doloroso, emergerą cambiato, consapevole, pronto finalmente ad affrontare il mondo. E a perdonare.