Uno spaventoso mantello, composto dai volti urlanti delle sue vittime, è l'unico abito che contraddistingue Mezen l'Ariete, un Arcano del tormento assoldato dall'Impero. Il suo compito è torturare senza pietà le sue vittime, nell'agonia più straziante. Gli incarichi ricevuti lo hanno obbligato a commettere crimini aberranti contro innocenti di ogni età, forte della profonda convinzione di aver ucciso per un bene superiore: evitare carneficine da parte dell'imperatore, Thien Seedveen, un tiranno ossessionato dalla conquista di nuovi territori. Combattuto tra l'odio che prova per l'imperatore e il senso del dovere che lo pervade, Mezen trascorre i giorni a viaggiare da un fronte all'altro per soffocare ribellioni. Quando sul suo cammino incontra Nara, una gracile orfana di guerra, le sicurezze di Mezen vengono di colpo incrinate.