La giustizia si configura, da un lato, come l'esigenza di preservare e tutelare i diritti degli uomini secondo la legge e secondo principi di equità e umanità che trovano espressione nella Costituzione e nelle Dichiarazioni Universali dei Diritti dell'Uomo. Dall'altro lato, la giustizia è anche l'insieme degli strumenti predisposti dagli ordinamenti giuridici per risolvere le controversie tra i cittadini e perseguire i reati. Una parola così fondamentale - Giustizia - si declina attraverso molteplici istituti. Ed è proprio questo il senso del libro: un Sillabario, pensato per essere di facile consultazione che illustra alcune delle declinazioni di questa parola tanto comune quanto poco conosciuta. Dalla A alla Z, da 'Adulterio' a 'Generazione Zeta', si snoda un percorso attraverso cui l'autore - magistrato - racconta la giustizia con gli occhi della propria esperienza professionale e umana. Ne evidenzia meriti e criticità, adeguatezze e inadeguatezze, funzionalità e disfunzionalità, illusioni e disillusioni. Perché la giustizia - quella dei processi e dei giudici - è umana e limitata, come tutte le cose umane. Ma di essa - così come dei giudici - non si può fare a meno.
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