Esistono bugie buone (poche) e bugie cattive (tante): lo impariamo sin da piccoli e cresciamo camminando a piedi nudi, con estrema attenzione, sul filo del rasoio fra verità e menzogna, pur essendo certi che la verità sarebbe teoricamente la scelta migliore. Poi, in un momento di innocente relax, ci ritroviamo a scorrere le notizie e i post che Facebook ci propone sul nostro cellulare. E scopriamo, in ordine sparso, che l'ex presidente Barack Obama è in realtà un alieno rettiliano, che Adolf Hitler è ancora vivo ed è stato visto in Argentina da un blogger coreano, che il Governo Mondiale ci sta lentamente avvelenando con le 'scie chimiche' degli aerei di linea per poter meglio controllare le nostre menti. Ed entriamo, senza avvedercene, nel magnifico e preoccupante mondo della post-verità.

Per i corsi di laurea in mediazione linguistica e in lettere.

In questa monografia viene studiato un aspetto particolare della comunità linguistica dell'antica Cipro: quello dell'antroponomastica. Attraverso un'analisi dettagliata della distribuzione statistica dei nomi di persona testimoniati nelle iscrizioni sillabiche e in quelle alfabetiche, si evidenzia come sull'isola esistessero alcune tendenze significative nella predilezione e nell'uso di specifiche serie antroponomatiche, che hanno a che fare con il problema più generale dell'identità etnico-linguistica della Cipro antica, stretta fra il mondo greco, quello fenicio e il Medio Oriente.