Conseguire rapidità nel racconto fu un'aspirazione di Italo Calvino, dichiarata nella seconda delle 'Lezioni americane'. Era convinto che si potesse ricercare una 'letteratura potenziale' da essere elevata alla radice quadrata. Il tentativo che qui si compie ha il rischio e la presunzione di correre questa impossibilità: scrivere un racconto 'leggero, con le ali ai piedi' nei ritmi del contenuto e del pensiero breve (ma non pensiero corto).

L'epoca nella quale viviamo ci permette di avere piena coscienza delle conseguenze delle nostre decisioni. Possediamo, infatti, sufficienti informazioni e metodologie per poter affermare che siamo giunti a un punto di non ritorno, all'interno di ecosistemi nei quali tutto è interconnesso. Abbiamo sovrabbondanza di ciò che ci serve per vivere e prosperare e, dal punto di vista privilegiato di chi ne ha coscienza, abbiamo il dovere di imparare dai nostri errori come non sprecare tale dono.