È indubbio che il mutamento della realtà indotto dalle trasformazioni economiche e sociali del XX secolo e, soprattutto, l'inarrestabile progresso tecnico-scientifico, segnato dall'avvento delle biotecnologie, delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) e della c.d. intelligenza artificiale, abbiano svelato l'«ambiguità del corpo - della sua qualificazione, della sua consistenza, del suo 'spazio' - e quindi della sua 'appartenenza'». L'indagine che ci si appresta a compiere intende dunque verificare, in termini generali, se e come possano individuarsi talune - quantunque minime - coordinate operative per la risoluzione dei conflitti di interesse riguardanti le plurime 'identità corporee', mettendo in relazione le tradizionali categorie del diritto civile con il nuovo biodiritto civile; «la settorialità» delle questioni biogiuridiche, infatti, «non implica necessariamente la frammentazione, bensì sollecita al coordinamento in cerca di un guadagno di senso che può essere conseguito tramite il confronto sistematico su entrambi i piani (...) in biunivoca interazione».