Giulia aveva la testa china, lui le sollevò il viso per guardarla negli occhi e si avvicinò alle sue labbra. Lei assaporò una bocca diversa, per la prima volta dopo tanti anni.

L'indagine su un ricettario di fine Ottocento, appartenuto alla famiglia aristocratica pugliese dei Lenti Bacile, consente una ricca e feconda ricostruzione dei gusti, dell'arte culinaria, del reperimento degli ingredienti e dell'economia domestica nel periodo e nell'epoca indicati. Prezioso il confronto con i più famosi ricettari editi in Italia nel periodo preso in esame, sullo sfondo dell'economia nazionale ed europea di fine Ottocento. Il ricettario riguarda soprattutto, ma non soltanto, la produzione dolciaria e permette di riscoprire procedimenti e sapori altrimenti dimenticati.

Le immagini del libro costituiscono una tappa nel lavoro di Mariella Poli interamente rivolta al futuro. L'artista è stata coinvolta nella documentazione di un edificio in costruzione, dalle prime fasi all'opera finita. L'edificio è il MART, ovvero il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, con sede in Rovereto, la città d'origine di Poli. Per tre anni l'artista ha seguito le fasi costruttive e di organizzazione spaziale senza voler essere informata sulla natura e le funzioni future degli interni che andava visitando e fotografando, e che riprendeva con ampie vedute generali, solo raramente soffermandosi sui particolari.