Si tratta di una raccolta di favole filosofiche. La filosofia da scienza astratta e contemplativa diventa occasione per mettere in pratica dei consigli molto semplici ed elementari da offrire come guida morale anche per i bambini.

Attraverso il recupero della tradizione orale della cultura popolare africana, si apre un accesso per comprendere ed apprezzare l'essenza e la peculiarità del popolo africano. Il libro vuole costituire un percorso che, attraverso l'analisi della struttura della favola e la riproduzione di quelle più famose, ci porti a scoprire in ciascuna di esse una risposta di rispetto in un'epoca di ingiustificati pregiudizi. '...accade poi di fermarsi/raccontando di dove si viene e di dove si andrà, quasi che/facendolo si tracci la via'

La raccolta di poesie è centrata su concetti filosofici, religiosi ed esistenziali che ogni uomo e ogni donna devono comprendere. Sin dalle prime pagine si legge che il ciclo di alternanza tra il giorno e la notte, è eterno. Il Sole e Simbolo dell'Altissimo e l'immenso firmamento di stelle splendenti cede il posto alla Luna dal perlaceo colore, simbolo di un ente che è la principale testimone delle vicende umane di viandanti di Amore o di semplici Pellegrini mossi dalla ricerca di un senso o di uno scopo da dare alla loro vita. La notte è meno dura se l'uomo e la donna capiranno che non siamo più ai tempi di Caino e di Abele. La madre potrà cullare allora il suo bambino, mentre fuori infuria la tempesta.

Da una separazione tra due amanti sullo sfondo di montagne dove scorrono acque cristalline di un fiume che arriva al mare nel suo ultimo tratto, si manifesta al lettore una nuova tipologia di realtà che è composta da copie belle di quelle brutte esistenti in tutte le immagini di questo mondo. Il motivo di ispirazione è dato dalla dottrina filosofica di Platone il quale affermava che ciò che esiste in Natura fosse una copia bella delle Idee. Allo stesso modo un altro grande filosofo greco, Aristotele, introduce i concetti di atto e di potenza. Ciò che si dà in potenza diverrà in un secondo momento atto puro. Il neonato è dunque l'immagine di potenza che lo condurrà a quella di atto quando diventerà uomo adulto. Gli uomini adulti devono sapere corteggiare una signora prima di potere ricevere il suo Amore che e il Motore immobile della nostra esistenza.

Il percorso poetico montaliano (dagli Ossi di seppia a, Le occasioni e a La bufera e altro) e caratterizzato dall'intersezione dei piani esistenziale, storico e salvifico. Una ben precisa situazione storica, la guerra, rimanda al tempo stesso alla tragica condizione esistenziale dell'uomo e del suo male di vivere

In una stanza in penombra una figlia scrive al padre morto. Rievoca con la memoria gli episodi piu importanti della vita dell'amato genitore

La protagonista del libro e una bambina, che diviene vittima di un evento molto increscioso ad opera di due soldati nazifascisti. Siamo all'epilogo della Seconda guerra mondiale e la bambina protagonista di questo infausto destino e ebrea e il suo nome e Annalisa. Il libro e caratterizzato dalla presenza di due forze contrapposte, che si incarnano nella figura del Principe Azzurro e in quella del Grande Demone. In generale il romanzo manifesta una visione prettamente manichea. Tuttavia, lungo il divenire delle pagine avvertiamo che il ricordo di episodi a carattere positivo si intreccia al ricordo di episodi a carattere negativo, che vedono altre figure protagoniste del romanzo oltre ad Annalisa. In conclusione, grazie alla resilienza Annalisa riesce a capire che soltanto facendo leva sulle sue proprie forze riesce a cambiare il suo destino

Due nomi, Anna e Gioacchino, anticipano la venuta del messia per i cristiani: Gesù. In questa figura Dio si fa piccolo e povero per vivere con i piccoli e con i poveri. Una nuova era si apre all'umanità intera. La povertà è da preferire alla ricchezza, perché grazie ad essa coltiviamo gli ideali più semplici e più umili necessari per entrare nel regno dei cieli. Accanto alla figura di Gesù nostro Signore siede Maria, la Madonna considerata la madre di tutta l'umanità. Dopo circa duemila anni, Anna e Gioacchino ripetono senza avvalersi dello Spirito Santo la vicenda narrata nella Bibbia. Dal loro incontro nasce Maria, la figlia pura e semplice che ha lo scopo di strappare via la zizzania dal giardino immenso della Terra. Qui gli uomini sono mortali e la morte e l'unica verità che l'uomo viene a sapere sin da quando nasce.

Quando la Terra scoppiò, furono gettate nel mare dell'Universo le navette spaziali dove gli uomini, le donne e i bambini furono indotti ad un sonno profondo e grazie all'ipotermia rimasero giovani riuscendo a sconfiggere le tracce della vecchiaia sul viso e sul corpo. Ma dove erano dirette, ora che la Terra non esisteva piu? Altroev?

'Mamma sento il bisogno di scriverti un'epistola per attestare il rapporto vero che intercorreva tra te e me. Ci facevamo compagnia affinché nessuno potesse percepire la tristezza dell'altra. Sin dall'età dell'infanzia mi consideravi come il tuo piccolo pulcino spelacchiato. In virtù del tuo ricordo ti ho dato una buona sepoltura e per me sei e sarai sempre la mia dolce madre che nessun altra potrà mai sostituirti. Il nostro Tempo, quello che sto vivendo, rigetta il lutto, nel senso che porta sia agli uomini che alle donne a sostituire la persona defunta. Si tratta di prendere atto della perdita dell'oggetto e di sostituirlo, senza alcuna presa di coscienza di dover elaborare il lutto. Sono conscia anche che morire per una lunga malattia significa valorizzare la malattia della persona cara perché l'accompagniamo fin oltre la fine di una terapia. La tua adorata figlia'.

La lirica che da inizio alla raccolta è 'La catastrofe' dove l'autrice parla di distruzione, o meglio, di autodistruzione dell'umanità. Dalla figura biblica di Caino l'uomo è riuscito ad agire in modo incomprensibile e inesprimibile riuscendo quasi ad obliare i limiti posti da Dio. L'uomo non è solo in guerra con gli altri suoi simili, ma soprattutto contro se stesso. Sullo specchio della memoria riecheggiano così come hanno riecheggiato un tempo i rintocchi delle campane che invitavano ad entrare nella casa del silenzio. Calano le tenebre...e la luce e solo un'illusione nel lungo e intricato tunnel di questa terra. Il poeta appende la sua cetra, perchè di fronte a questo Demone non può più scrivere, non sa più che cosa cantare. Chi potrà più testimoniare? Chi potra più ricordare? ...Non c'è un perchè?

La storia e ambientata in Umbria, terra di ricche vallate e di preziose tradizioni. Il libro puo essere considerato di genere giallo perche si apre con un drammatico incidente in cui sono coinvolte oltre a Violet, una fanciulla portatrice della sindrome di Aspergh, altri personaggi protagonisti della vicenda. Viene considerato colpevole un ragazzo di nome Vincent che ama Violet e ne e corrisposto.

La vicenda di una coppia (Anna e Filippo) si incrocia con le vicende storiche del secondo dopoguerra. Al termine della sua esistenza Anna dovra confrontarsi con i propri errori e con la necessita del perdono.

L'opera affronta la problematica della fragilità del genere umano. A questo ultimo e preclusa la possibilità di poter vivere per sempre, ovvero, di avere una struttura del tutto opposta che è immanente e che è l'unica insieme a tutto il creato a non essere inficiata di caratteri non soltanto realisti. L'uomo in particolare ha coscienza di dovere morire una volta dato alla vita. Tutto intorno è circondato da una condizione contradittoria: vorrebbe essere eterno, ma non lo è. Un limite è posto allora agli uomini e alle donne perché siano coscienti di questo limite che, oltrepassato, porterebbe lo stesso uomo e la stessa donna a peccare di hybris.

In un mondo in cui dominano la violenza e si covano sentimenti di vendetta, l'essere umano ha di molto deteriorato il suo valore. Le conseguenze a queste azioni si sono concretizzate nella razzia dei tesori della Bellezza della Natura, per cui sembra agli stessi scienziati che la Terra ha i giorni contati e che l'essere umano ha bisogno urgente di trovare un altro luogo o un altro pianeta adeguato alla sua vita. Di certo quest'ultimo deve imparare ad essere responsabile di qualsiasi azione compiuta e dettata dalla propria volontà.

Il libro si presenta come un corale nostos che caratterizza la vita di ciascuno dei suoi personaggi. È difficile il momento del ritorno, poiché tra i bei e gioiosi momenti della vita di un uomo o di una donna, si intreccia quella malinconia e quella tristezza insita nella stessa essenza della vita umana. Di certo il genere umano non può tornare sempre. Quando arriva la fine della sua vita, deve camminare sempre avanti perché gli o le rimane solo questa direzione. Dalla situazione di Morte nessuno ha mai fatto ritorno. La nostra esistenza deve essere allora alleggerita dai pesi come i peccati considerati errori, grossolani ritorni per cui la coscienza umana deve considerarsi responsabile di situazioni ed eventi che vengono considerati incresciosi.

Già dal titolo della raccolta si evince che si nasce e si vive grazie ad un cammino sulle onde. Non c'e dunque nulla di solido o di precostituito, ma un'esistenza sempre in movimento che non fa trovare il nostro punto di riferimento, ovvero, la forza di gravita a cui tutti gli esseri del mondo sono sottoposti. L'erranza porta l'individuo a cercare un'altra realtà che si oppone alla precedente perché per giungervi bisogna entrare nella zona dell'entroterra, dove si manifestano pero segni di pericolo. Questi ultimi appartengono al bosco nel quale bisogna stare attenti alle belve selvagge. Esse si trovano nell'entroterra più complesso che e il bosco. La paura di grado più elevato e la morte con la coscienza che nasciamo per morire. L'esterno si profila in generale non sicuro, mentre solo nella casa e nell'abitazione si respira un'aria di sicurezza.

È amaro il risveglio da un dolce e suadente sogno: non si hanno infatti le forze per reagire, eppure le lancette dell'orologio segnano le ore 7.00 e Karola sotto una coltre di coperte non sa ancora rispondere al richiamo della vita. Nella cucina si ode venire la calda voce della madre che la invita ad alzarsi e ad apprestarsi a fare una buona e gustosa colazione in fretta perché è giunto il momento di andare a scuola. 'È tardi!' esclama la madre 'Lo so , mamma, ma farò in fretta attraversando in bicicletta le vie strette e rumorose di questa città: Berlino est!'

Grazie ad un pizzico di magia, la realta puo trasformarsi in un mondo fantastico. Diciassette piccoli racconti per i piu piccoli. Una lettura coinvolgente per tutti

E' ancora l'uomo della fionda il protagonista del romanzo. La guerra descritta è quella che si svolge nella dimensione attuale. Luogo di libertà e di democrazia, oggi la guerra tocca di nuovo le generazioni presenti che sono nate da quei padri e da quelle madri che hanno visto gli orrori della guerra, ovvero, la Seconda Guerra Mondiale. Dopo settant'anni dalla edificazione del muro di Berlino nel 1961 da parte dei sovietici e l'inizio della guerra fredda, USA e URSS diventano i poli di una nuova forma di fare guerra. Dopo il crollo di quel muro nel 1989 l'URSS si disgrega e la Russia ne esce indebolita sia politicamente che economicamente. Il nuovo presidente J. J. Putin cerca con l'invasione dell'Ucraina di poter fare una guerra veloce e rapida. Ritornano i carnefici, le torture e i tribunali. Sia i russi che gli ucraini vengono considerati soggetti di crimini all'umanità, esattamente come tedeschi e i fascisti al tempo della Seconda Guerra Mondiale.

Ognuno di noi è costituito da una propria identità, che viene ad inglobare determinati e precisi elementi (nome-cognome e nazionalità). Soprattutto in determinati casi o in determinate occasioni (le guerre e le rivoluzioni...) della storia deve essere nascosta. Il libro si apre subito con personaggi protagonisti ebrei e lo svolgersi di eventi che la compongono. I due fratelli, Miriam e Giosue, ricevono una diversa educazione da parte del padre Joachin. Giosue privo di ogni identità e di ogni regola giunge ad uccidere il compagno Josef poiché desidera avere l'amore da parte della stessa donna, Maddalena. Ucciso Josef, una grave maledizione grava sulla famiglia di Joachin fino alla fine della settima. I protagonisti si trasferiscono in altri luoghi per assumere diverse identità alla quale si sostituisce quella della dell'invisibilità.

Il libro si suddivide in tre parti e vuole comunicare che nella società del XXI secolo viene a mancare la figura del padre. Se la madre ha sempre avuto sin dall'antichità il ruolo di curare ovvero prendersi cura dei propri figli, il padre ha sempre voluto rappresentare la Legge. Oggi, pero si parla di morte del padre, poiché non svolge più il ruolo di testimoniare. Nella prima vicenda, Francesco è il nuovo Telemaco, perché come quest'ultimo attende il ritorno del padre. Costui pero, a differenza del mitico Ulisse non è un eroe, ma un anti-eroe che ha lasciato la moglie e i figli senza nessuno avviso. Nella seconda e terza parte, Evelin, la madre di Robert e una madre delle cure, non del desiderio. Costretto a dedicarsi agli studi giuridici, in realtà Robert finisce per divenire una copia del padre. Intricato risulta essere il contesto: manca d'essere e aspira all'essere di cui manca. Solo mediante la scrittura, ovvero, l'arte Robert può dare un senso alla propria vita.

Due gruppi familiari si incontrano sullo sfondo di una Sicilia la cui bellezza, oltre a richiamare turisti per i suoi paesaggi mozzafiato, è terra di mestieri remoti (il ricamo, le botteghe artigiane di oggetti unici al mondo) e di leggende e storie del suo tempo. Le città sono arricchite di costruzioni realizzate da popoli stranieri: arabi, normanni e spagnoli. I personaggi protagonisti abitano a Palermo, ovvero, a Bisacquino e a Trapani, precisamente a Pietrosino. Entrambe sono portatrici di malattie neurodegenerative. Tematica principale è l'amore che, a poco a poco, viene sfaccettata nella tematica della Cura, che è un dono che l'equipe medica attua nei confronti della protagonista. Certo, non si tratta di pensare ad amori eterni, ma di condividere, di comprendersi e di accudirsi l'uno con l'altra. Causa principale della Cura è la consapevolezza di riconoscere che la vita dell'uomo è fragile e vulnerabile. Si può parlare a questo punto della cognizione ontologica del dolore. Un pensare l'altro è un sentire l'altro. Come scrive Edith Stein: 'Agire con gli altri nel mondo è anche un sentire l'altro.'

Priva di ogni significato ontologico e deontologico, la vita viene a essere defraudata dalle sue antiche origini. In primis, solo l'uomo pecca tra tutti gli esseri animali e vegetali per una precisa ratio che lo caratterizza: è l'unico essere vivente che conosce la drammatica fine del suo cammino: la morte! Ogni individuo deve allora poter fare delle scelte che esigono una certa coscienza di libertà. A prevalere però è qui la nozione di vita senza la possibilità di fuga. Neanche la rievocazione della madre come 'imago della fatal quiete' riesce a consolare e a confortare i suoi figli e le sue figlie. I pensieri divengono linee immaginarie pronte a segnare in ogni cuore un'improvvisa illuminazione che si completa nella sublimazione della bellezza della natura. È la stagione estiva, della canicola e del profondo meriggio che richiama l'uomo ad agire contro questo misterioso torpore. La contingenza dell'esistenza è assoluta. Non c'è alcuna causa, alcuna ragione, né alcun fondamento ontologico nell'esistenza se non il suo semplice esistere e la sua assoluta necessità.

Nello sfondo storico tra la prima e la seconda Guerra mondiale si collocano le vite di due sorelle, che seguiranno strade diverse. Se Ellys diventera una spia, la seconda cerchera di offrire aiuto e amore al marito appena tornato dalla conclusione della Seconda Guerra Mondiale

Il bambino, nel momento in cui nasce, deve fare esperienza di un percorso che dovrà condurlo dall'apparire delle cose all'essere degli uomini. Il primo contesto che lo caratterizza è il Kaos, ovvero quell'originaria confusione in cui non è possibile trovare una 'via' maestra che lo porterà alla conoscenza della verità. Solo in un secondo momento, al posto del Kaos si origina il cosmo dove ogni cosa trova il suo posto. Gli uomini, cioè, vivono in armonia sia con gli altri che con sé stessi. Sono circondati da una natura di cui hanno rispetto e cura. Eppure, questa tanto declamata natura, formata da tutti gli elementi che le appartengono, si trasforma in una realtà liquida e fa esperienza del divenire. Le acque scorrono nel fiume in cui è impossibile bagnarci due volte, esattamente come affermava il filosofo greco Eraclito. Gli uomini divennero semplici canne agitate dal vento. Il divenire è presente in quello stesso stormire del vento che a muovere anche quelle canne. Puntualizza Holderlin: 'Tu continuerai / come hai cominciato'. Non c'è fine al principio e la parola è la porta aperta al regno anteriore. Non resta che aprirci un varco nella natura, che racchiude i morti e i viventi, l'essere e l'apparire. Non resta che inoltrarci nelle dense tenebre di luce, di cui noi stessi siamo formati.

Nello sfondo storico tra la prima e la seconda guerra mondiale si collocano le vite di due sorelle, che seguiranno strade diverse. Se Ellys diventerà una spia, la seconda cercherà di offrire aiuto e amore al marito appena tornato dalla conclusione della seconda guerra mondiale