Un thriller che nasce nel primo dopoguerra unitamente ai primi night club, detti locali notturni, dove si fa intrattenimento e spettacolo. Durante la rappresentazione di uno spettacolo, cede il pavimento, inghiottendo l'artista che stava danzando. La malcapitata finisce sopra un'urna funeraria che svela un passato terrificante dimenticato. Le successive pagine mostreranno aberrazioni mentali che viaggiano dentro antri confusi tra la realtà di una mente che porta con sé voci del passato. Una serie di circostanze sveleranno animalesche violenze a giovane donne innocenti che porteranno a inimmaginabili scoperte dentro antri maledetti.

L'autore con questa seconda raccolta di poesie mette a fuoco quel mare, inteso come universo simbolico, ma anche luogo fisico, dove transitano desideri ed emozioni tipici delle sue tematiche.

Agosto 1964. Alfonso e Iosé due burloni e scanzonati amici passano le ferie campeggiando nei boschi liguri del Finalese. La prima notte, Alfonso, nel bosco accanto ad una chiesa abbandonata ad ammirare le stelle cadenti, nota che dalla chiesa filtra una luce. Curiosando all'interno, scorge una donna legata sopra la mensa dell'altare. Una figura animalesca che Alfonso non riconosce la sta stuprando. Spaventato a morte ritorna al campo da Iosé. Da quel momento, sia di giorno che di notte una presenza inquietante (uomo o animale?) si presenta intorno a loro disturbandoli pesantemente nel tentativo di farli scappare via. L'atmosfera da vacanza in un primo tempo rilassata e tranquilla diventa tesa, in un bosco che sembra spettrale e popolato da ombre. La storia giungerà ad un tragico epilogo e ad una scoperta sconvolgente.