Un'area priva di forti connotazioni paesaggistiche - una classica 'terra di mezzo' o se si preferisce un 'paesaggio ordinario' secondo la Convenzione europea del Paesaggio o una 'area interna' secondo il noto progetto nazionale - è al centro di un progetto locale di valorizzazione che coinvolge numerosi partner, differenti strumenti istituzionali e soprattutto diverse metodologie disciplinari. La scommessa, assistita dalla Compagnia di San Paolo, dal Comune di San Biagio della Cima e dall'Associazione Amici di Francesco Biamonti e sviluppata dai ricercatori dell'Università di Genova, affronta una ricerca multidisciplinare sulla storia e il paesaggio rurale di San Biagio della Cima (IM), al fine di mettere in luce elementi utili alla valorizzazione 'produttiva' del paesaggio stesso e delle produzioni locali in esso inserite, saggiando virtù e limiti del contenitore 'parco'. Tutelare per produrre/produrre per tutelare è la chiave proposta per costruire un'idea di 'parco' alternativa a quella di stampo naturalistico e vincolistico. Un 'parco produttivo' che si propone di superare i limiti del concetto di 'parco letterario' proprio partendo della ricchezza dell'eredità di Francesco Biamonti e del suo sguardo analitico rivolto al paesaggio. L'indagine si è svolta alla scala topografica delle relazioni spaziali e sociali - la stessa dei romanzi di Biamonti - che si sono intrecciate e ancora si intrecciano negli spazi dei suoi 'paesaggi individuali': un concetto in grado di superare l'idea di un generico 'patrimonio culturale diffuso' più o meno ampio e caratterizzato, ma comunque
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