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2025 |
![]() ![]() Author: McCloskey Deirdre Nansen Publisher: Silvio Berlusconi Editore Per un secolo e mezzo gli artisti e gli intellettuali europei hanno disprezzato la borghesia. E per un millennio e mezzo i filosofi e i teologi europei hanno disprezzato il mercato. La vita borghese e il capitalismo sono stati, e sono tuttora, considerati responsabili di ogni sventura, dalla povertà finanziaria a quella morale, dalle guerre mondiali all'abbandono di una dimensione spirituale. Deirdre Nansen McCloskey sfida secoli di pregiudizi con un'indagine ampia, documentata e sorprendentemente ironica, a cavallo tra etica ed economia, da Platone a Bill Gates. E smonta secoli di stereotipi sulla borghesia. Si può essere virtuosi e borghesi? I mercati favoriscono l'etica? Il capitalismo ci ha reso non solo più ricchi, ma anche migliori? La risposta della McCloskey è tre volte sì. Con un bagaglio di conoscenze straordinario, in questo saggio affronta i pilastri della critica al capitalismo, ne difende il valore e celebra la vita borghese esplorandone la dimensione etica. Mezzogiorno di fuoco, san Tommaso, Kant, i comici contemporanei, il romanzo moderno, Van Gogh e, naturalmente, l'economia entrano in gioco in questo libro, il primo di un'imponente trilogia dedicata alla borghesia. Un progetto monumentale che può essere considerato la sintesi del lavoro di una vita. Le virtù borghesi è un'abbagliante reinterpretazione della storia intellettuale occidentale, che ridefinisce il dibattito economico contemporaneo e offre una risposta incisiva ai detrattori del capitalismo. € 30,00
Scontato: € 28,50
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![]() ![]() Author: McCloskey Deirdre Nansen Publisher: Silvio Berlusconi Editore Tra il XVIII e il XIX secolo, in Europa nordoccidentale avvenne una svolta epocale: la borghesia, a lungo guardata con sospetto, iniziò a essere riconosciuta come una classe degna e libera di perseguire le proprie ambizioni. Secondo Deirdre Nansen McCloskey, è proprio questa nuova «retorica borghese», fondata su dignità e libertà individuale, la vera forza motrice della crescita economica moderna. Non l'imperialismo, non la brama di ricchezza, non la lotta di classe. McCloskey smonta una dopo l'altra le spiegazioni materialistiche della crescita economica, sia di destra che di sinistra. L'ascesa di nuove classi sociali, l'intervento statale, l'accumulazione di capitale: nessuna di queste teorie riesce a spiegare l'esplosione della ricchezza negli ultimi secoli. A partire dal XVII secolo in Inghilterra e Olanda fino alla Cina e all'India di oggi, il reddito medio giornaliero è passato da 3 dollari a 30, e fino a 100 o più in paesi come la Norvegia. Questo progresso non è il frutto di fattori materiali, ma di un cambiamento radicale nelle idee. Sono state l'adozione di principi liberali in economia e la rivalutazione della borghesia a «garantire alla stragrande maggioranza dell'umanità una vita 'niente male', e la possibilità di un'esistenza pienamente umana». Con sottile ironia e attingendo alle sue vaste e poliedriche conoscenze, McCloskey mostra, in questo secondo volume della sua straordinaria trilogia sulla borghesia, come siamo diventati più ricchi grazie al superamento di pregiudizi radicati da millenni e a un nuovo linguaggio più favorevole al commercio e alla tanto v € 30,00
Scontato: € 28,50
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![]() ![]() Author: McCloskey Deirdre Nansen Publisher: Silvio Berlusconi Editore Negli ultimi due secoli, il mondo ha attraversato un cambiamento senza precedenti. Rispetto ai propri antenati, la maggior parte degli esseri umani ha conquistato condizioni di vita nettamente migliori. Questa crescita è avvenuta in tempi brevissimi: dall'Ottocento a oggi i beni e i servizi disponibili alla gran parte delle persone sono aumentati fino al 10.000 per cento, o almeno del 2900 per cento nel peggiore dei casi. Cifre sbalorditive, che rappresentano quello che Deirdre Nansen McCloskey definisce il «Grande Arricchimento», un progresso che non ha precedenti nella storia. Ma come è stato possibile? In questo terzo volume della sua trilogia dedicata alla borghesia, McCloskey sfida l'idea, sostenuta da molti economisti, da Adam Smith a Thomas Piketty, passando per Karl Marx, che la crescita derivi dall'accumulazione del capitale, come sembra oltretutto comportare lo stesso termine «capitalismo». La ricchezza, sostiene, non nasce dai risparmi, dalle politiche governative o dal ruolo dei sindacati. Viene dallo sviluppo di idee migliori, da innovazioni che hanno cambiato tutto. La vera svolta è che negli ultimi due secoli gli esseri umani hanno «inventato il metodo per inventare». A rendere possibile questa rivoluzione è stata una nuova libertà. Le idee e le invenzioni si sono diffuse grazie alla nuova dignità riconosciuta alle persone comuni, a quell'«eguaglianza» di cui la tanto bistrattata classe borghese e il liberalismo europeo si sono fatti portatori. Le pagine di Eguaglianza borghese spaziano tra gli ambiti più diversi, dalla letteratura alla filosofia, dal teatro € 35,00
Scontato: € 33,25
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2023 |
![]() ![]() Author: McCloskey Deirdre Nansen Publisher: Luiss University Press Per Deirdre McCloskey la storia dell'economia non è solo la storia delle idee economiche, dei suoi modelli e paradigmi, ma è anche - e forse soprattutto - la storia del suo linguaggio e della sua retorica; delle parole attraverso cui ci racconta il mondo in cui viviamo. In questo senso la scienza dell'economia non è differente dai linguaggi di altre discipline umanistiche, come la filosofia o la sociologia. È a partire da quest'idea che la celebre economista propone l'innovativo concetto di Humanomics e lo fa con il suo inconfondibile stile: polemico, colto, rigoroso e ironico. Le critiche sono rivolte soprattutto ai neoistituzionalisti che, secondo l'autrice, 'adottano l'ipotesi implausibile e illiberale che l'economista-papà sappia quel che è giusto fare, trattando le altre persone adulte in modo indegno'. Per sconfiggere l'illiberalismo da cui è affetta la scienza economica serve appunto una humanomics che ci migliori, un'economia che non si sbarazzi degli umani ma che li tratti come soggetti adulti e riflessivi. Basta con il culto dei numeri e il feticismo delle statistiche: è tempo di un'etica seria e di una scienza economica persuasiva e a misura d'uomo. € 25,00
Scontato: € 23,75
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2021 |
![]() ![]() Author: McCloskey Deirdre Nansen Publisher: Luiss University Press Negli ultimi tre secoli l'Occidente prima, e poi il mondo intero, sono cambiati in meglio. Una trasformazione esponenziale e radicale che, sulle ali dell'innovazione tecnologica e sociale, ha portato a un benessere senza precedenti e a un arricchimento diffuso del tremila per cento. Secondo Deirdre Nansen McCloskey tutto ciò non è stato reso possibile dalla sola scienza, né dall'accumulo di capitale, tantomeno dalla coercizione di qualche governo, dallo sfruttamento della schiavitù o da qualche inesistente superiorità degli europei. No, a favorire il cambiamento sono stati gli ideali di libertà e uguaglianza che sono comparsi nell'Europa del Diciottesimo secolo e che hanno consentito, diffondendosi rapidamente, l'esplosione dell'innovismo - secondo McCloskey, la capacità di mettere creatività e ingegno al servizio del benessere, resa possibile dalla libertà economica e personale. Con 'La grande ricchezza' McCloskey ripercorre le vicende storiche del liberalismo in senso classico - quello che Adam Smith definiva 'l'ovvio e semplice sistema della libertà naturale' - mostrando come libertà economica, politica e personale, idee che non appartengono né alla destra né alla sinistra, siano state le inscindibili basi di crescita e sviluppo. McCloskey mostra anche come, nel secondo dopoguerra, la diffusione dei grandi ideali antiborghesi abbia rischiato di mettere l'innovismo in seria crisi, ma è proprio ripartendo dallo spirito delle origini che il mondo potrà riprendere il cammino verso un futuro di uguaglianza e benessere. Postfazione di Paolo Silvestri. € 20,00
Scontato: € 19,00
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1917 |
![]() ![]() Author: Mccloskey Deirdre Nansen Publisher: Univ of Chicago Pr € 28,60
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1916 |
![]() ![]() Author: Mccloskey Deirdre Nansen Publisher: Univ of Chicago Pr There’s little doubt that most humans today are better off than their forebears. Stunningly so, the economist and historian Deirdre McCloskey argues in the concluding volume of her trilogy celebrating the oft-derided virtues of the bourgeoisie. The poorest of humanity, McCloskey shows, will soon be joining the comparative riches of Japan and Sweden and Botswana. Why? Most economists—from Adam Smith and Karl Marx to Thomas Piketty—say the Great Enrichment since 1800 came from accumulated capital. McCloskey disagrees, fiercely. “Our riches,” she argues, “were made not by piling brick on brick, bank balance on bank balance, but by piling idea on idea.” Capital was necessary, but so was the presence of oxygen. It was ideas, not matter, that drove “trade-tested betterment.” Nor were institutions the drivers. The World Bank orthodoxy of “add institutions and stir” doesn’t work, and didn’t. McCloskey builds a powerful case for the initiating role of ideas—ideas for electric motors and free elections, of course, but more deeply the bizarre and liberal ideas of equal liberty and dignity for ordinary folk. Liberalism arose from theological and political revolutions in northwest Europe, yielding a unique respect for betterment and its practitioners, and upending ancient hierarchies. Commoners were encouraged to have a go, and the bourgeoisie took up the Bourgeois Deal, and we were all enriched. Few economists or historians write like McCloskey—her ability to invest the facts of economic history with the urgency of a novel, or of a leading case at law, is unmatched. She summarizes modern economics and modern economic history with verve and lucidity, yet sees through to the really big scientific conclusion. Not matter, but ideas. Big books don’t come any more ambitious, or captivating, thanBourgeois Equality. € 47,80
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2014 |
![]() ![]() Author: McCloskey Deirdre Nansen Publisher: IBL Libri In che direzione va la scienza economica? Secondo Deirdre McCloskey, da oltre cinquant'anni gli economisti continuano a ripetere gli stessi errori. La ricerca è ancora oggi pesantemente condizionata dai grandi progetti costruttivisti elaborati dagli anni Quaranta da tre premi Nobel: Lawrence Klein, Paul Samuelson e Jan Tinbergen. Scienziati sociali quanto mai autorevoli, l'influenza di Klein, Samuelson e Tinbergen ha portato gli economisti a praticare sempre più diverse forme di ingegneria sociale, con l'ambizione di prevedere e controllare la vita delle persone. I 'vizi' degli economisti sono una conseguenza dell'abbandono delle 'virtù borghesi', anche nella vita intellettuale. La buona ricerca scientifica dovrebbe funzionare come un mercato, non in modo freddo e meccanico, ma attraverso la fiducia, il dialogo e la persuasione. Per McCloskey bisogna allora tornare, nello studio dell'economia, alle virtù intellettuali e morali di David Hume e Adam Smith: un insieme di principi morali che predicano serietà nell'esaminare i fatti, attenzione nella costruzione delle teorie e prudenza nella politica economica. € 16,00
Scontato: € 15,20
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2008 |
![]() ![]() Author: Ziliak Stephen T., Mccloskey Deirdre Nansen Publisher: Univ of Michigan Pr ?McCloskey and Ziliak have been pushing this very elementary, very correct, very important argument through several articles over several years and for reasons I cannot fathom it is still resisted. If it takes a book to get it across, I hope this book will do it. It ought to.” ?Thomas Schelling, Distinguished University Professor, School of Public Policy, University of Maryland, and 2005 Nobel Prize Laureate in Economics
?With humor, insight, piercing logic and a nod to history, Ziliak and McCloskey show how economists?and other scientists?suffer from a mass delusion about statistical analysis. The quest for statistical significance that pervades science today is a deeply flawed substitute for thoughtful analysis. . . . Yet few participants in the scientific bureaucracy have been willing to admit what Ziliak and McCloskey make clear: the emperor has no clothes.” ?Kenneth Rothman, Professor of Epidemiology, Boston University School of Health
The Cult of Statistical Significance shows, field by field, how ?statistical significance,” a technique that dominates many sciences, has been a huge mistake. The authors find that researchers in a broad spectrum of fields, from agronomy to zoology, employ ?testing” that doesn't test and ?estimating” that doesn't estimate. The facts will startle the outside reader: how could a group of brilliant scientists wander so far from scientific magnitudes? This study will encourage scientists who want to know how to get the statistical sciences back on track and fulfill their quantitative promise. The book shows for the first time how wide the disaster is, and how bad for science, and it traces the problem to its historical, sociological, and philosophical roots.
Stephen T. Ziliak is the author or editor of many articles and two books. He currently lives in Chicago, where he is Professor of Economics at Roosevelt University. Deirdre N. McCloskey, Distinguished Professor of Economics, History, English, and Communication at the University of Illinois at Chicago, is the author of twenty books and three hundred scholarly articles. She has held Guggenheim and National Humanities Fellowships. She is best known for How to Be Human* Though an Economist (University of Michigan Press, 2000) and her most recent book, The Bourgeois Virtues: Ethics for an Age of Commerce (2006). € 31,90
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![]() ![]() Author: Ziliak Stephen T., Mccloskey Deirdre Nansen Publisher: Univ of Michigan Pr “McCloskey and Ziliak have been pushing this very elementary, very correct, very important argument through several articles over several years and for reasons I cannot fathom it is still resisted. If it takes a book to get it across, I hope this book will do it. It ought to.” —Thomas Schelling, Distinguished University Professor, School of Public Policy, University of Maryland, and 2005 Nobel Prize Laureate in Economics
“With humor, insight, piercing logic and a nod to history, Ziliak and McCloskey show how economists—and other scientists—suffer from a mass delusion about statistical analysis. The quest for statistical significance that pervades science today is a deeply flawed substitute for thoughtful analysis. . . . Yet few participants in the scientific bureaucracy have been willing to admit what Ziliak and McCloskey make clear: the emperor has no clothes.” —Kenneth Rothman, Professor of Epidemiology, Boston University School of Health
The Cult of Statistical Significance shows, field by field, how “statistical significance,” a technique that dominates many sciences, has been a huge mistake. The authors find that researchers in a broad spectrum of fields, from agronomy to zoology, employ “testing” that doesn’t test and “estimating” that doesn’t estimate. The facts will startle the outside reader: how could a group of brilliant scientists wander so far from scientific magnitudes? This study will encourage scientists who want to know how to get the statistical sciences back on track and fulfill their quantitative promise. The book shows for the first time how wide the disaster is, and how bad for science, and it traces the problem to its historical, sociological, and philosophical roots.
Stephen T. Ziliak is the author or editor of many articles and two books. He currently lives in Chicago, where he is Professor of Economics at Roosevelt University. Deirdre N. McCloskey, Distinguished Professor of Economics, History, English, and Communication at the University of Illinois at Chicago, is the author of twenty books and three hundred scholarly articles. She has held Guggenheim and National Humanities Fellowships. She is best known for How to Be Human* Though an Economist (University of Michigan Press, 2000) and her most recent book, The Bourgeois Virtues: Ethics for an Age of Commerce (2006). € 96,80
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![]() ![]() Author: McCloskey Deirdre Nansen Publisher: Transeuropa 'Il libro di McCloskey ha un valore esemplare; nel senso che l'autore, a parte le difficoltà 'familiari' che hanno però solo un peso relativo, vive in un modo quasi del tutto 'normale' la propria esperienza di transessuale. Memorabili ci sembrano certe pagine in cui, con fine spirito di analisi, riconosce la maggiore ricchezza umana della femminilità. Che, almeno in termini generali, vuoi dire che la sua ricerca di una identità sessuale diversa non nasce tanto, o soltanto, dal disagio che prova ad essere un maschio, ma anche almeno da un certo punto in poi, dal libero riconoscimento del maggior significato che la condizione femminile promette alla sua stessa umanità. Pur partendo da una 'inclinazione' che lo mette in conflitto con la propria identità socialmente riconosciuta, McCloskey fa del proprio crossing un atto di profonda libertà.' (Gianni Vattimo) € 17,60
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