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2021 |
![]() ![]() Author: De Rosa P. (cur.); Mandelli E. (cur.); Re V. (cur.) Publisher: Meltemi Nel 2017, la serie antologica Feud: Bette and Joan (FX), firmata da Ryan Murphy, ha fornito un'occasione importante per riflettere sulle discriminazioni di genere - in particolare quelle legate all'età delle attrici - nell'evoluzione del sistema audiovisivo statunitense. Nella serie, a distanza di oltre cinquant'anni da "Che fine ha fatto Baby Jane?" (1962), Jessica Lange (68 anni) e Susan Sarandon (71 anni) rimettono in scena i celebri ruoli che furono di Joan Crawford e Bette Davis. A quali età si collocano, socialmente e culturalmente, le "soglie" della vecchiaia? Come distinguono la "mezza" dalla "terza" età? Come queste stesse soglie vengono diversamente negoziate e rappresentate in rapporto alle identità di genere, in particolare a quella femminile? Come si caratterizza e muta la relazione tra processi di aging e sessualità? Come quella tra aging e canoni della bellezza femminile? E, ancora, come si caratterizza e cambia il rapporto tra aging e celebrity? In stretto dialogo con l'ambito internazionale degli Aging studies, il volume intende sfruttare la preziosa occasione di riflessione offerta da Feud per rilanciare l'indagine nel contesto della cultura e dei media italiani e analizzare i rapporti tra aging, identità femminili, sfera sessuale e sistemi industriali nella cultura mediale contemporanea ampiamente intesa: cinema, televisione, stampa, pubblicità, social media. Contributi di: Luca Barra, Sara Casoli, Clementina Casula, M. Elena D'Amelio, Paola De Rosa, Danielle Hipkins, Veronica Innocenti, Giacomo Manzoli, Roy Menarini, Dalila Missero, Marica Spalletta. € 22,00
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2011 |
![]() ![]() Author: Mandelli E. (cur.); Re V. (cur.) Publisher: Terra Ferma Edizioni Oggi abbiamo molti modi di interagire con un testo audiovisivo (televisione, YouTube, cinema...), così come abbiamo molti modi di interagire con un videogioco, e veniamo sempre più in contatto, oltre che con oggetti ed esperienze mediali riconoscibili, con forme testuali ed esperienze che ci appaiono ibride, risultato di sovrapposizioni e interferenze. Ciascuna prevede le proprie pratiche, dispone i propri tempi e spazi, soddisfa determinate esigenze e ne alimenta delle nuove, dà vita a particolari modalità di appropriazione e manipolazione: a volte sono alternative, a volte competitive, a volte semplicemente compresenti, senza gerarchie aprioristiche. "Fate il vostro gioco" è allora innanzi tutto un invito e insieme la rivendicazione della pluralità di opzioni che caratterizzano (e potrebbero caratterizzare in misura ancora maggiore) la cultura mediale contemporanea: e della libertà, appunto, di scegliere il gioco che preferiamo. € 18,00
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