AVEC D.H.LAWRENCE - MILLET CATHERINE - Flammarion

Text by Catherine Millet, Robert Storr, Tatiana Trouve.

Più l'arte rinuncia a verità superiori o aspirazioni ideali, più sembra serbare la funzione di unico collante sociale. Meno indica un possibile senso della vita più si tende a colmare questa mancanza con la propria presenza. E se le avanguardie hanno alimentato i dissensi e le rotture della modernità, le provocazioni del contemporaneo svolgerebbero al contrario una funzione di collegamento, servirebbero a fondare una nuova idea di comunità. Una geografia dei luoghi e delle correnti, un vademecum per chiunque intenda conoscere le opere degli ultimi decenni; una ideale mappa dei punti di riferimento, delle correnti, dei temi e delle strategie di rappresentazione. Le domande della storia, dei musei, degli appassionati e dei curiosi: quando inizia l'arte 'contemporanea'? Come si spiegano le sue strade contraddittorie? Perché è tanto cambiato il rapporto degli spettatori con le opere? E, dal momento che i confini tra oggetti rituali, moda, design e architettura si sgretolano, è ancora possibile trovare per tanti fenomeni un'unica definizione?

Drawing on the largest survey of doctoral students ever conducted, Three Magic Letters provides a compelling portrait of the graduate school experience and identifies key issues affecting the success and failure of doctoral students.

Michael T. Nettles and Catherine M. Millett surveyed more than nine thousand students from the top twenty-one doctorate-granting institutions in the United States. Their findings, based on rational analysis of a vast amount of descriptive data, shed light on multiple factors critical to the progression of the doctoral degree, particularly adequate institutional funding and engaged and accessible faculty mentors.

This comprehensive volume will provide faculty chairs, administrators, and students with information and evidence for assessing their policies, practices, and programs to improve the graduate school experience and the future of the Ph.D.

Una donna libera racconta, con chiarezza, la sua vita sessuale, dall'adolescenza in poi. Una vita fatta di promiscuità, di sesso di gruppo, di incontri con uomini senza nome e senza volto, nei luoghi più impensati: nei club privati del Bois de Boulogne, nel retro di un furgone o sul bordo di un'autostrada... Perché Catherine M. ha bisogno del sesso come di mangiare e respirare: spregiudicata e sicura di sé, si sottomette solo alla ricerca del piacere più puro, offrendosi completamente e usando il proprio corpo senza inibizioni o moralismi.