'Se per scrivere i miei romanzi ho impiegato sette-otto mesi, per arrivare a definire 'La conta dei giorni sbagliati' ho impiegato circa un decennio. Lo consegno alla benevolenza dei miei abituali lettori e alle riflessioni di coloro che vissero appieno quel periodo post-bellico, ma soprattutto gli anni '70, rivoluzionari, contestatari, violenti in cui le donne - dei cortei, delle fabbriche, dei collettivi, dei terroristi, complici e custodi di strategie eversive, di armi e segreti - hanno avuto, ancora una volta, un ruolo centrale.' (l'autrice)

Margaret è un'affascinante quarantenne che, appena abbandonata dal suo terzo marito, cerca una spalla consolatoria su cui riversare pianti e ricevere conforto. Si confida con gli amici dell'ex marito e scopre, attraverso esilaranti incontri clandestini, che questi due amici, Thomas e Johnatan, vogliono 'consolarla' soltanto in un modo, portandosela a letto. Lei resiste alle tentazioni e decide di stare al gioco provocandoli fino al ridicolo assumendo il ruolo di finta ingenua e riuscendo a scavare nella vita coniugale dei due uomini. Viene fuori così il ritratto di uomini 'felicemente sposati' che regolarmente tradiscono le loro mogli. E anche Samuel, un agente di cambio, conosciuto per caso, non fa eccezione. Accanto alla protagonista, l'amica Patricia, single per scelta, che raccoglie tutte le confidenze, di Margaret, dispensa consigli da 'rubrica di cuori infranti al femminile' e ricette culinarie. Nelle irresistibili disavventure di Margaret, una Bridget Jones all'incontrario, spunta la figura di un quarto uomo, Gabriel, molto più giovane di lei. Anche lui 'felicemente coniugato'. Il resto lo scoprano i lettori.