'Fresche istantanee di una natura respirata, ammirata e assaporata nei suoi dettagli. Frammenti di pensieri che accompagnano il silenzio della notte. Sentimenti di un'umanità capace di specchiarsi nell'altro, sia che abbia un volto conosciuto, sia che appartenga alla schiera degli invisibili. La vita che scorre con accenni di malinconia, ma anche tenacemente fiduciosa nella possibilità di restare umani, nonostante tutto. Questi i temi di una raccolta poetica nata, come spesso accade, per restare un colloquio intimo con il proprio mondo, ma anche in grado di interpretare il vissuto di tanti, nel quale riconoscersi e ritrovare una quotidianità rassicurante e sempre diversa nella sua bellezza' (Anna Rita Pinelli)

Una raccolta di racconti che, pur essendo diversificati tra loro per le varie vicende, hanno un punto comune: il nostro essere e le nostre fobie. Ben evidente è la sottile linea che distingue il bene dal male, il sentimento costruttivo da quello distruttivo. L'autrice presenta l'essere vivente visto da varie angolazioni che non sempre mostra sfaccettature scontate. Siamo noi, con le nostre paure e i nostri perché che non sempre trovano risposte.