Questo libro non è destinato al mondo massonista, così pieno di sé, fatto di loci communes e flatus voci. È invece destinato a quella, oramai esigua ma indomabile e ostinata, schiera ancora alla ricerca dell'esistenza di qualche traccia della Massoneria Iniziatica.

Il presente scritto non ha lo scopo di stilare una storia della massoneria, né pretende di farlo; si prefigge invece di guardare alle vicende riferentesi la nascita della moderna massoneria 'sott'altra luce che l'usata errando' e, al contempo, stimolare il massone - ancora libero e di buoni costumi ? ad abbandonare i luoghi comuni e l'oppiaceo pensiero unico che intossica la Libera (?) Muratoria, per ritornare in cotal guisa a com'era all'inizio: né nudo, né vestito... Ovvero, imboccare impavido la strada dell'eresia (aìresis ? scelta), cioè non fermarsi solamente a leggere sui libri cosa sia quel frutto che si sta guardando pendere dall'albero, ma coglierlo, addentarlo e infine scoprirne il gusto, e chissà potrebbe sinanco piacere...

Nella fin troppo vasta produzione letteraria del panorama massonista, principalmente in quella avente carattere sedicente storico, è divenuta consuetudine acclarata ripetere gli stereotipi del pensiero unico, concludendo tali lavori, quasi sistematicamente, con la pubblicazione di una scheda degli iscritti (solitamente personaggi famosi). Il presente scritto si prefigge di guardare alle vicende riferentesi la nascita della moderna massoneria 'sott'altra luce che l'usata errando' e, al contempo, stimolare il massone - ancora libero e di buoni costumi ? ad abbandonare i luoghi comuni e l'oppiaceo pensiero unico che intossica la Libera (?) Muratoria, per ritornare in cotal guisa a com'era all'inizio: né nudo, né vestito...

A causa dell'eclissi del sacro, la caduta rovinosa d'ogni ideologia, la dilagante inòpia culturale e, conseguentemente, spirituale, l'uomo vive in modo fantasmatico, vive per l'apparire. L'apparenza è la nuova religione, la nuova fede. Parlare (e/o scrivere) dunque di Via Iniziatica oggidì può risultare esoleto, se non privo di senso. Di Essa, in tanti sono coloro che se ne arrogano il possesso, adattandola ai propri desiderata. Il fine che questi scritti si propongono, è quello di evidenziare le discrepanze tra il dire e il fare: o accettare supinamente come dogma ogni e qualunque rimaneggiamento dei rituali, i pacchiani anacronismi e gli evidenti usi strumentali applicati dalla pletora di associazioni massoniche pro domo eorum; o riportare quel che resta della Massoneria Iniziatica nel suo alveo naturale: quello tradizionale degli Antichi Costruttori di Cattedrali. A ognuno secondo l'ampiezza del suo compasso.

Se si dovessero scorrere i rituali del RSAA da uomo 'libero e di buoni costumi', si noterebbe che solo una manciata sono i gradi prettamente muratori, cioè per ben intendersi strettamente legati alla 'operatività' degli Antichi Costruttori di Cattedrali. Gli scritti, contenuti nel volume, hanno lo scopo si spera riuscito di cogliere aspetti 'diversi', fuori dagli schemi di stereotipate interpretazioni dei rituali di alcuni gradi.

Il presente volume mette il dito sui luoghi comuni, sulla cultura dell'apparire, sull'insipienza del 'massonismo' che attanaglia la Massoneria dei giorni nostri. Un libro a volte 'corrosivo', sicuramente 'eretico'.

'Uno dei mali di cui le associazioni massoniche italiane (ma forse non solo queste) sono afflitte, è certamente quello di rivedere i rituali e - per usare un vocabolo improprio - emendarli, non tenendo conto che un rito trae la propria forza, dal ripetersi intatto nel tempo. Si dirà che è necessario allinearli ai tempi, che certe espressioni non trovano più significato oggidì. Ma quel che è più grave, è il fatto che tali azioni - creando una babele di variazioni - sviliscono il contenuto iniziatico-simbolico dei rituali, portandoli a diventare mere celebrazioni un po' folkloristiche'.

Il XXVIII grado del RSAA fa parte, a torto, dei c.d. gradi desueti. Molti sono gli studiosi che considerano il rituale in oggetto, non come una creazione moderna, ma come eredità di antiche iniziazioni. In effetti il XXVIII grado presenta un forte sincretismo con l'Alchimia, l'Astrologia, lo Gnosticismo e persino con religioni (misteriche, misteriosofiche e non). Infatti l'insegnamento (e lo scopo) del grado è quello di far sì che l'adepto si liberi dall'errore - dai suoi legami - affinché possa addivenire alla Verità. Il presente volume analizza alcuni aspetti del rituale, tenendo conto delle varie versioni americane e continentali.

Osservazioni 'diverse' su temi inerenti l'Ordine e il RSAA.

Il simbolismo latomistico e Qabalah non sono affatto così lontani come può sembrare a prima vista, anzi. La 'tecnica' qabalhistica aiuta a raggiungere differenti gradi di interpretazione, a seconda del proprio livello spirituale. Ovviamente a chi non è geometra, né sa indossarne i panni, e non avendo nessuna dimestichezza sull'uso del compasso, tutto ciò - lo ribadiamo potrebbe apparirgli un mero giochino. A costui suggeriamo di provare lo stesso a giocare, e chissà... potrebbe anche piacergli...

Se la Massoneria è erede delle Antiche Corporazioni prettamente operative, Essa deve necessariamente avere lo stesso carattere pratico: non si edificheranno certo Cattedrali, ma si dovrà ugualmente costruire su un piano d'esistenza altro. L'autore, partendo da tale presupposto, cerca di individuarne gli insegnamenti (considerati perduti), ritenendo che siano occultati nei grandi libri di pietra: le cattedrali (in particolare modo, quelle gotiche). Partendo dalle antiche tecniche costruttive (utensili, materiali etc.) fino al simbolismo tradizionale latomistico, spogliato delle varie innovazioni (di dubbio carattere iniziatico) adottate nel corso del tempo. Il presente volume, anche se indirizzato agli Apprendisti, non mancherà sicuramente di interessare chi è più avanti nel cammino sulla Via della Massoneria Iniziatica.

'Il mare sa anche ascoltare, 'sentire', parole non dette. A volte qualcuno racconta ad esso storie vissute o inventate. Storie raccontate in solitudine con la complicità della sera. Storie di sere di solitudine. Storie forse come questa'.

Si racconta una storia che si crede sia finita, ma non se ne ha la certezza: potrebbe continuare, chissà, su altri piani, o in modi diversi che la nostra percezione non ci permette di cogliere.

Studi massonici fuori dagli schemi, dalle appartenenze, dagli schieramenti. Approfondimenti latomistici di un 'uomo libero e di buoni costumi'.

Quello che presenta questo testo è un racconto esoterico, ovvero la storia di un percorso iniziatico, tra Conoscenza e operatività.

Con un linguaggio volutamente 'semplice', i concetti base della massoneria tradizionale.