Un insieme di racconti sorprendenti e minimali, spiazzanti e lirici, intimi e poetici, allusivi e sfuggenti. Dario Ghibaudo si rivela uno straordinario narratore che dal suo Piemonte universale e senza tempo ha appreso a mescolare continuamente e in modo imprevedibile, fantasia e concretezza. L'autore produce racconti raccontando il proprio raccontare. Come ha rivelato in un'intervista: «I racconti nascono dall'osservazione delle persone, spesso da singole frasi ascoltate per caso. Le tue parole sono aria, capisci? Solo aria. Un uomo, con accento straniero, mi era parso dell'Est, ha detto questo a una ragazza mentre li superavo camminando su un marciapiedi in piazzale Lodi a Milano. Ecco, questo è un esempio di come funziona il mio costruire un racconto. La partenza è praticamente sempre reale. Poi distorco la storia e lei viaggia per conto suo, un po' come avviene per i miei disegni a inchiostro: li guardo nascere e formarsi, io decido solo quando sono finiti.»