Il romanzo si basa su un fatto di cronaca realmente accaduto. Nel 2008 un 34enne fu ucciso dalla moglie, da tempo affetta da gravi disturbi psichici, con un fendente alla gola inferto con una roncola. La donna tempo prima aveva già tentato di uccidere il marito con un cocktail di medicinali diluiti in una bevanda. La mattina dell'8 agosto 2008 l'uomo non si presenta al lavoro. Il suo principale, preoccupato da questa assenza improvvisa, dopo aver cercato invano di contattare il suo collaboratore, allerta le forze dell'ordine. Gli agenti de Commissariato di Cava de'Tirreni fanno irruzione nella abitazione della coppia. Il corpo dell'uomo è riverso sul pavimento della cucina in una pozza di sangue. Un colpo inferto alle spalle con una roncola gli ha reciso la carotide. Secondo le ricostruzioni, la sera prima la donna aveva apparecchiato la tavola per la cena e aveva atteso che il marito rincasasse. Una volta a casa il marito si era messo a tavola per cenare. È stato allora che la donna lo ha colpito, dopo averlo stordito con dei sedativi versati nel vino. Sferrato il colpo mortale l'assassina era tornata a letto a dormire. E a letto la trovano gli agenti di Polizia intervenuti sul posto. Imbracciava ancora l'arma del delitto.

Il giardino di Bianca Lancia è un romanzo storico ambientato nel paese siciliano di Brolo (ME). Qui, nell'antico castello medievale tuttora esistente, soggiornarono a lungo i Lancia, aristocratica famiglia di origine piemontese che scese in Sicilia al seguito di Federico II. Dai Lancia proveniva Bianca, che dell'Imperatore fu la quarta e ultima sposa, nonché l'unica che, pare, egli abbia sposato per sincero amore piuttosto che per calcolo politico. Eppure il loro matrimonio finì in tragedia: Federico fece imprigionare Bianca, che terminò i propri giorni da reclusa. Impossibile, sulla base delle scarse fonti storiche pervenuteci, spiegare l'accaduto. È parso legittimo all'autore supplire a tali lacune con la fantasia e anche collegare le notizie storiche alle non poche leggende locali, in particolare quella che ha come protagonista Maria la Bella, anche lei di nascita nobile e anche lei tenuta prigioniera (in questo caso dalla famiglia). Maria incontrava segretamente il proprio innamorato, il quale nottetempo scalava la rocca di Brolo arrampicandosi alla lunghissima treccia di lei. La storia termina nel sangue, col giovane che viene assassinato per vendetta dal fratello di Maria, e Maria stessa che si uccide gettandosi in mare dalla rocca. Ancora oggi i pescatori sostengono di poter udire i lamenti del triste fantasma. Particolare attenzione è stata messa nel fornire al romanzo basi storiche non solo per quanto riguarda la vicenda, ma anche in merito ai luoghi, alle tradizioni, alla nomenclatura e, in genere alla vita quotidiana nel Medio Evo. Tanto che gli abitanti del post

Il giardino di Bianca Lancia è un romanzo storico ambientato nel paese siciliano di Brolo (ME). Qui, nell'antico castello medievale tuttora esistente, soggiornarono a lungo i Lancia, aristocratica famiglia di origine piemontese che scese in Sicilia al seguito di Federico II. Dai Lancia proveniva Bianca, che dell'Imperatore fu la quarta e ultima sposa, nonché l'unica che, pare, egli abbia sposato per sincero amore piuttosto che per calcolo politico. Eppure il loro matrimonio finì in tragedia: Federico fece imprigionare Bianca, che terminò i propri giorni da reclusa. Impossibile, sulla base delle scarse fonti storiche pervenuteci, spiegare l'accaduto. È parso legittimo all'autore supplire a tali lacune con la fantasia e anche collegare le notizie storiche alle non poche leggende locali, in particolare quella che ha come protagonista Maria la Bella, anche lei di nascita nobile e anche lei tenuta prigioniera (in questo caso dalla famiglia). Maria incontrava segretamente il proprio innamorato, il quale nottetempo scalava la rocca di Brolo arrampicandosi alla lunghissima treccia di lei. La storia termina nel sangue, col giovane che viene assassinato per vendetta dal fratello di Maria, e Maria stessa che si uccide gettandosi in mare dalla rocca. Ancora oggi i pescatori sostengono di poter udire i lamenti del triste fantasma.

Neurology Book è dedicato alle conoscenze di base (semeiotica, neuroanatomia e neurofisiologia) senza le quali è impossibile e rischioso accedere all'apprendimento e all'esercizio della neurologia clinica. La neurologia è una disciplina complessa. A ben guardare il cervello è contenuto in una scatola chiusa (cranio) non accessibile all'esame diretto: eppure il neurologo può individuare con il solo esame obiettivo una lesione cerebrale o spinale indicandone la sede con una precisione talora millimetrica. La corposa disciplina della semeiotica neurologica si basa sulla conoscenza dei segni e/o sintomi delle diverse malattie del sistema nervoso. La diagnosi richiede un ragionamento logico derivante dall'anamnesi e dall'esame obiettivo neurologico con il ricorso a indagini strumentali che potranno essere richieste, di volta in volta, a conferma o a confutazione dell'ipotesi diagnostica. Il tratto distintivo dell'opera è l'aver voluto la doppia versione - italiano/inglese a fronte, così che il lettore italiano, ormai uso alla terminologia inglese, rafforzi la propria conoscenza del linguaggio specifico e della terminologia neurologica, mentre lo studente straniero che affronta i corsi in Italia possa riconoscere in quest'opera il frutto e il cammino della neurologia italiana direttamente nella lingua più diffusa.